Pubblicato venerdì, 19 giugno 2009 13:17 - 2606 -
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Senigallia, PD: Volpini e Sardella fanno chiarezza sulla "questione bacheche" |
Sulla vicenda delle bacheche elettorali, dopo le grida dell'opposizione, come dirigenti locali del partito democratico crediamo sia necessario fare chiarezza, senza con ciò voler entrare in sterili polemiche che poco interessano l'opinione pubblica cittadina.
Infatti in questi giorni, nell'esporre i fatti con una veemenza ed una
arroganza che mal si concilia con la moderazione che dovrebbe ispirare forze che si dicono di centrodestra, i signori dell'opposizione hanno compiuto molteplici inesattezze, sia nel merito che sotto il profilo della qualificazione giuridica del fatto contestato.
Nel merito, ci risulta che nelle bacheche del partito democratico vengano quotidianamente esposte copie del giornale “L'Unità” o vecchi manifesti del tesseramento, senza che ciò possa comportare violazioni della normativa elettorale.
Per altro l'opposizione contesta condotte che, stando a quanto ci è stato riferito da numerosi testimoni, attua essa stessa nelle proprie bacheche.
In diritto ci permettiamo di far notare ai sig.ri Marcantoni, Paradisi e Girolimetti che l'articolo 8 della legge 212 del 1956 è stato integralmente ed espressamente depenalizzato dall'articolo 15 comma 17 della legge 515 del 1993.
Sulla materia, per di più, i signori dell'opposizione dovrebbero conoscere l'intervento della Corte Costituzionale, la quale, con la sentenza numero 52 del 27 febbraio 1996, ha affermato che il legislatore con la legge 515 del 1993 ha compiuto un'opera “di completa decriminalizzazione di tutte le figure di reato in materia di propaganda elettorale”.
Quindi, come insegna la Corte Costituzionale, non vi è alcun reato!!
Per concludere crediamo che, se nella vicenda c'è qualcuno che dovrebbe studiare di più, questa è solo l'opposizione, e per essa un candidato a Sindaco, il sig. Marcantoni il quale, oltre a dar prova di una non particolare preparazione nelle materie giuridiche, dovrebbe abituarsi ad usare maggiore moderazione nei toni e nel linguaggio, nonché ad offrire le proprie ricette per il futuro della città, cosa che tutti i senigalliesi si aspetterebbero da colui che ha (ri)lanciato la propria candidatura ben un anno prima delle elezioni.
Ma egli preferisce coprire la mancanza di una benché minima progettualità occupandosi delle bacheche del partito democratico, questione, riteniamo, che poco interessa i cittadini di Senigallia.
Da PD Senigallia |