Con dati alla mano, ha presentato il lavoro portato avanti dal suo partito e dalla sua Amministrazione, lasciando intendere un approccio che si è contrapposto alle politiche penalizzanti delle destre. Osservando la drammatica situazione in cui versano adesso i nostri fratelli e sorelle, ci sembra quasi paradossale l'ottimismo che è stato professato.
Noi migranti vorremmo approfondire i dati presentati e chiedere spiegazioni sul lavoro fatto riguardo le principali tematiche che regolano le nostre vite.
- Il centro di accoglienza è stato realizzato da Giunte passate in una situazione politico sociale diversa e con una presenza in questa città di immigrati molto tenue, per poi essere chiuso quando è diventato drammaticamente necessario. Oggi, è chiuso e i tre cittadini nigeriani che vi risiedono, lo fanno in deroga alle graduatorie previste dal regolamento, in via del tutto clientelare ed in barba alle decine di persone che versano nella loro stessa condizione e che hanno presentato domanda prima.
Noi siamo i primi ad averne chiesto la riapertura e il suo allargamento in "Centro anti-crisi" per italiani e migranti, comprendendo tutta la struttura comunale, ad oggi utilizzata - raramente - solo per i gemellaggi. Richiesta portata a tutti gli incontri con Volpini, ai quali è seguito, nei fatti, un sostanziale “silenzio-dissenso“.
- Per quanto riguarda i contributi affitti tramite la legge 133 del 6 agosto 2008, ne sono esclusi tutti i migranti che non hanno un certificato storico che attesti 5 anni di residenza nella Regione, vorremmo sapere quanto si è risparmiato sulle nostre spalle per questa manna arrivata dal governo Berlusconi e verso la quale non vi è stato nessun contrasto.
- Possiamo presentare almeno 20 casi di famiglie immigrate e italiane che per non sottoporre i figli a pressioni eccessive, hanno abbandonato le loro case senza aspettare lo sfratto esecutivo. La speculazione edilizia ed abitativa sulle nostre vite e quelle degli italiani, va fermata all'origine e non tamponata quando si è già con un piede fuori di casa.
- Il fondo di solidarietà è più che una buffonata per ottenere voti. Oltre alla ristrettezza delle graduatorie che permettono tirocini solo a persone che superano i trent'anni, vengono elargiti spiccioli che non vanno a compensare la paghe perse - soprattutto di fronte a contratti a tempo determinato - a causa della crisi.
Dati e numeri - quelli forniti da Volpini - che a noi sembrano così lontani - propagandistici - scritti nel vento o sulla superficie dell'acqua. Siamo in un momento delicato della nostra storia e proprio per questo serve una rinnovata serietà e sincerità. Non per niente il Pd è in caduta libera per quella che è stata la sua capacità di dialogare e confrontarsi con la città. Capacità corrotta da interessi di partito e delle elite economiche che non hanno nulla da spartire con i semplici cittadini - migranti e italiani - che sono la colonna portante di questa città. Un caso specifico è l'approccio tenuto con il comitato no complanare.
Sulle tematiche principali invece, le domande a cui chiediamo una risposta sono le seguenti:
- Come mai una giunta che si dice di sinistra apporta modifiche di stampo leghista al regolamento di vendita itinerante in area demaniale marittima - per intenderci i venditori ambulanti in spiaggia - andando nei fatti ad avallare illegalità e irregolarità?
- Che fine ha fatto il progetto legalità ed integrazione? Perché nessuno ne ammette il fallimento?
- Come mai il coordinamento migranti "Terza Italia" nonostante la sua attività ed avendo il più grosso appoggio di immigrati nella storia di questa città, si riunisce in strada, e ad una sua richiesta di sede gli si è chiusa la porta in faccia?
Noi della terza Italia parliamo poco e lavoriamo tanto, ne è prova la bassa percentuale di voti che a preso la Lega nel quartiere dove siamo più attivi.
Se l'intenzione è quella di continuare a fare dei migranti un soggetto a metà tra la pietà e il folklore, a sperperare soldi pubblici in feste pseudoetniche, balli e progetti d’integrazione chiamando “prime donne dell'immigrazione” da fuori Senigallia, che nulla conoscono di questo territorio e dei suoi problemi, continuando, invece, a fare orecchie da mercante sulle reali istanze che portiamo avanti, l'Amministrazione, allora, si troverà davanti ad una porta chiusa, ma questa volta da parte nostra.
dal Coordinamento migranti "Terza Italia" |
Hai capito la volpe Scritto da Visitatore anonimo il 2009-06-23 16:22:09 volpini dovrebbe iniziare a pensare sul come dare le dimmissioni piuttosto, che su come dare dati inconsistenti... | |