Noi della Direzione UDC, siamo altresì consapevoli delle potenzialità di sviluppo che potranno emergere da tutta l’area, compresa quella della
Ex-Sacelit, proprio per tale motivo crediamo che un giudizio critico vada comunque espresso a
tutto il sistema viario, che purtroppo, stando ai progetti attuali, risulta
carente ed inefficace.
Detto in termini molto pratici,
tutta la zona Ex-Sacelit, Ex-SEP e Porto non avrebbero un efficace collegamento con il resto della città. Come conseguenze si potrebbero facilmente ipotizzare alcuni gravi danni di tipo economico, architettonico e anche di salute.
Il primo, di natura economica è facilmente riconducibile ai
costi delle stesse opere pubbliche, ed in secondo luogo, non meno importante, al danno economico che accuserebbero sia il commercio, sia le attività turistiche, con l’aggravio che opere di una certa mole sono difficilmente recuperabili nel caso qualcosa sia andato storto.
Fatte queste considerazioni, e preso atto che
soluzioni alternative, almeno in termini di proposte
ve ne sono, vogliamo invitare l’Amministrazione a prendere seriamente in considerazione ogni proposta possibile.
Come UDC, ci sentiamo di suggerire un collegamento tra il lungomare di Levante e quello di Ponente il più allineato possibile, scartando l’attuale idea di un ponte a ridosso della ferrovia.
L’uscita dalla zona Porto con sottopasso e
rotatoria di fronte alla Stazione ferroviaria è da respingere a priori, poiché
creerebbe una congestione del traffico ed allungherebbe le percorrenze.
Infine, per salvaguardare la prospettiva del Porto dal Centro e viceversa, vi invitiamo a prendere seriamente in considerazione l’abbandono a edificare sull’
area Ex-SEP. Una
qualsiasi costruzione in quel luogo comprometterebbe una volta per tutte
quel gioco di vedute che si è creato abbattendo quei vecchi edifici. Si potrebbe recuperare tutta l’area con giardini o aree pubbliche atte a sfruttare appunto quelle potenzialità di prospettiva che quel luogo offre.
da Giuseppe Gambelli - segreteria UdC Senigallia