Una delle tre donne che gestivano la "tratta" di ragazze dalla Nigeria, arrestate dai Carabinieri nelle Marche, "lavorava" tra Senigallia e Marotta. Nell'ambito di una maxi operazione denominata "Foglie Nere" sono state fermate anche altre due "madame": una nel maceratese e la terza nel fermano.

I carabinieri del Ros hanno eseguito numerosi fermi e arresti (34) in Italia, Nigeria e altri paesi europei, andando a smantellare così un'organizzazione che "importava" e faceva arrivare dalla Nigeria centinaia di ragazze, molte delle quali anche minorenni, costringendole poi alla vita da marciapiede, con minacce, violenze, intimidazioni psicologiche e riti esoterici. Metodo che induceva le giovani ad obbedire per la paura - ha spiegato il direttore della Dda Anconetana Vincenzo Luzi - di sciagure per sè o per la propria famiglia nel paese di origine.

Spesso queste ragazze, reclutate anche attraverso book fotografici e che sborsavano diverse migliaia di euro per arrivare in Italia, erano costrette a fare anche da corriere della droga, prima di essere avviate alla prostituzione. Un traffico capeggiato da "signore" che gestivano non solo la tratta di essere umani, ma anche lo smercio delle sostanze.

di Carlo Leone