Pubblicato lunedì, 29 giugno 2009 11:17 - 2413 -
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Senigallia: bandiera blu? No grigia! |
Sabato mattina abbiamo assistito all’ennesima manifestazione ridicola organizzata a Senigallia. “Una festa del mare ma anche di un territorio che sa tutelare l’ambiente e valorizzare il turismo”, ovvero Sindaci, Dirigenti e Assessori in doppio petto che celebrano alla Rotonda, l’ennesimo spazio pubblico sottratto alla città, la consegna delle 16 Bandiere Blu conquistate dalle città marchigiane.
Bandiera Blu? A Senigallia?
Forse lor signori non sono al corrente, o meglio fingono di non esserlo, che questa Amministrazione è responsabile di un progetto che peggiorerà notevolmente la qualità della vita dei cittadini di Senigallia, città che si è già aggiudicata il terzo posto nella lista nera dell’inquinamento, sforando per più della metà dell’anno la soglia d’emissione di polveri sottili e non.
Un progetto che peggiora la qualità della vita e la salubrità dell’aria di tutti per migliorare e rinforzare il portafoglio di pochi. La complanare, infatti, è una strada, o meglio un’opera costruita ad arte per chi poi edificherà attorno ai sei svincoli che si potranno incontrare in soli 7,8 km di strada ad “altissimo scorrimento”!!! Più volte abbiamo chiesto a quest’Amministrazione di porre un vincolo attorno a quei terreni, apparentemente agricoli, che costeggiano la complanare proprio perché questa nostra “malafede” venisse sconfessata. Ancora aspettiamo una risposta.
Però abbiamo la Bandiera Blu! E cosa ce ne facciamo di un mare “pulito”- basti pensare all’Api e ai frequenti versamenti in mare di carburante - se poi il resto della città soffoca e si imbruttisce per lo smog?
Ecco la nostra provocazione: consegnare la simbolica bandiera grigia d’Europa che non rappresenta solo il colore dell’inquinamento, ma anche dell’indignazione di fronte a scelte di una amministrazione dove asfalto e strade vengono prima del diritto alla salute e all’abitare dei suoi cittadini; scelte di un profilo turistico altolocato capace di pagare 6.000 euro al mq un appartamento, oppure di trasformare un porto per far spazio agli yacht a discapito delle possibilità di lavoro per altri.
Ma in questa città le menti sono distratte da molto folklore e tanti intrattenimenti da far perdere di vista le contraddizioni di questa classe politica e per chi parla fuori dal coro solo ingiurie e disprezzo, i fischi si trasformano in pietre che hanno avuto il grande onore di rompere questa orribile vetrina che si sta costruendo, svelando la grande incapacità di chi ci amministra nel gestire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale di questa città.
“Libero fischio in libero stato” . Sandro Pertini
Da Comitato Versus Complanare … e non solo
Csoa Mezza Canaja |
Ultimo aggiornamento ( lunedì, 29 giugno 2009 11:30 )
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