Si è svolta sabato 27 giugno alla Rotonda a Mare di Senigallia la cerimonia di consegna delle 16 bandiere blu d'Europa che la Regione Marche ha conquistato per la stagione marittima 2009.
Alla giornata di premiazione erano presenti i sindaci e gli assessori dei 16 comuni marchigiani cui è stato assegnato il prestigioso riconoscimento della Fee, l'organismo che assegna il vessillo simbolo della certificazione qualitativa per l'offerta turistica.
Bandiere consegnate dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, dall'Assessore regionale al Turismo Vittoriano Solazzi, dalla Presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, dal Presidente regionale Fee Fernando Rosi e da Roberto Piccinini coordinatore Lega Autonomie Marche per Bandiere Blu.
Sedici i Comuni marchigiani premiati in questa ventitreesima edizione:
Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Marotta-Mondolfo (PU); Senigallia, Sirolo, Numana (AN); Porto Recanati, Civitanova Marche, Porto Potenza Picena (MC); Porto S.Elpidio, Fermo, Porto San Giorgio, Grottammare, Cupra Marittima, San Benedetto del Tronto (AP).
Soddisfazione espressa dal Presidente Regionale FEE, Fernando Rosi, il quale ha ricordato che “su 16 domande presentate dai Comuni tutte hanno ottenuto il riconoscimento, a differenza della Liguria e della Toscana che sono arrivate a presentare anche oltre 20 domande".
"Le Marche sono un territorio di alta qualità” ha concluso il Presidente Spacca, sottolineando l'impegno della Regione "a favore della qualità del territorio e del turismo, che è secondo motore di sviluppo, da affiancare al manifatturiero, basato sull'integrazione delle risorse naturali, culturali e turistiche. Un'offerta completa che rappresenta la cartina di tornasole della nostra regione e che pone le Marche ai vertici nazionali dell'attrattività di un turismo sempre più internazionale”.
Fuori del simbolo turistico regionale, la Rotonda, la contestazione di alcuni esponenti del Comitato Versus Complanare (CVC) i quali lamentavano il fatto che se da un lato si cerca di impreziosire l'offerta turistica, dall'altro si costruiscono opere che vanno in senso opposto.
"Cosa ce ne facciamo di un mare “pulito” - basti pensare all’Api e ai frequenti versamenti in mare di carburante - se poi il resto della città soffoca e si imbruttisce per lo smog?"
di Carlo Leone
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Ultimo aggiornamento ( lunedì, 29 giugno 2009 18:54 )