Le prime uscite pubbliche nelle vie adiacenti il Corso 2 Giugno. Arrivavamo con un Apetto , montavamo la "baracca", mettevamo dieci panche di legno e alla fine dello spettacolo si andava verso il pubblico col cappello. Coi pochi soldi, birra e salsicce.
I cittadini senigalliesi accolsero da subito con simpatia e favore crescente i burattini del Teatro alla Panna, seppure artisticamente molto acerbi.
Da lì in poi cominciarono pian piano ad arrivare richieste da parte di feste, sagre, qualche bagnino e poi scuole, asili, comuni. A quel punto divenne indispensabile lavorare a compenso fornendo regolare fattura. Si trattava di scegliere se continuare in maniera amatoriale o "professionale". Optammo titubanti per la seconda: finiva la fase spensierata, ci sarebbero stati da pagare regolarmente un commercialista, i contributi, ecc.
L'estate del 1985 l'allora assessore alla cultura Silvana Amati, dopo aver assistito ad un nostro spettacolo col suo figlioletto ci chiese se ce la sentivamo di organizzare per il Comune un piccolo festival di teatro di burattini e marionette per l'estate successiva. Per noi fu un riconoscimento importante e anche un'occasione di crescita, perché a quel festival, che chiamammo Uomini & Pupi, invitammo alcuni Maestri della tradizione burattinesca italiana (secolare), una tradizione, rinomatissima a livello internazionale, che veniva percepita dal pubblico in via d'estinzione e che viveva invece proprio in quegli anni una felice fase di ricambio generazionale cui anche noi potemmo inaspettatamente partecipare.
Da quel momento il Teatro alla Panna ha cominciato ad essere a sua volta invitato ai vari festival e rassegne teatrali in tutta l'Italia, lavorando con continuità, con gli alti e i bassi legati alle varie fasi di crisi economica, alle mode culturali e quant'altro. Da quel momento la nostra compagnia ha riscosso anche un
successo crescente nella nostra città, frutto di un rapporto strettissimo con un pubblico fedele che continua a seguire i nostri spettacoli anche dopo l'infanzia.
Alla prima della nostra ultima produzione, "L'erba diavolina", hanno assistito circa mille spettatori. Dello stesso consenso gode la rassegna estiva Baracche & Burattini che da anni organizziamo per il Comune, tanto che ormai da qualche anno si parla di "crisi di crescita": al Foro Annonario ci sono mediamente 5-600 spettatori a spettacolo, troppi per questo tipo di rappresentazioni e così dall'anno scorso l'Amministrazione Comunale ha deciso di aprire un nuovo spazio (il cortile della Biblioteca Antonelliana per spettacoli di piccole dimensioni) e di raddoppiare il numero degli spettacoli.
I contributi che il Teatro alla Panna riceve ogni anno dal Comune, da molti anni, servono a pagare gli spettacoli delle diverse compagnie invitate alla rassegna, la loro ospitalità, l'organizzazione e la direzione artistica.
Quest'anno per esempio 17.000 euro andranno a pagare 12 spettacoli, alcuni di compagnie di livello internazionale (con un rapporto qualità - prezzo - partecipazione ottimo). Il pubblico protesta perché ne vorrebbe di più.
Riteniamo di poter dire che
il Teatro alla Panna sia una piccola ma solida realtà, fortemente radicata nel tessuto culturale cittadino. Noi siamo orgogliosi della nostra storia, confortati in ciò dai giudizi delle persone che seguono e conoscono il nostro lavoro. A chi vuole sporcare questa storia insinuando il dubbio che i soldi dei senigalliesi vengano "regalati" alla nostra compagnia per servilismo nei confronti dell'Amministrazione, ricordiamo che negli anni della giunta Mariani il Teatro alla Panna ha gestito cifre ben più consistenti delle attuali per organizzare spettacoli e concerti.
Eppure in quegli stessi anni il burattinaio Roberto Primavera metteva alla berlina, come verde, con le sue vignette il sindaco Mariani, come ha continuato a fare in seguito con i suoi successori, senza alcun calcolo politico.
La militanza politica di Roberto Primavera è sempre stata ben distinta dal suo lavoro col Teatro alla Panna e tale distinzione è sempre stata chiara a tutti.
Tranne evidentemente al consigliere
Roberto Paradisi, al quale interessa solo sottolineare che "il Teatro alla Panna incassa 17000 euro" senza dire (scorrettamente) che serviranno a pagare un'intera rassegna teatrale.
dal Teatro alla Panna
Luca Paci
Roberto Primavera|
Benissimo Luca e Roberto Scritto da Visitatore anonimo il 2009-07-11 15:42:36 Questa città ha bisogno di indignarsi di fronte a chi critica senza sapere di cosa parla; Il Consigliere Paradisi rappresenterebbe l'alternativa a chi distribuisce soldi pubblici a ch fa sorridere grandi e piccini, a chi fà arte, cultura, aggregazione, musica, teatro, fotografia ??!! Maurizio |
Scritto da Visitatore anonimo il 2009-07-13 13:11:11 Ma quanto siete BURATTINI....Quanti credete che siano quelli che vi credono? |
Burattinai e burattini Scritto da Visitatore anonimo il 2009-07-13 18:37:16 A voi con maestria il mestiere di burattinai, pupari, sceneggiatori e autori di un'arte povera e popolare ma non meno di successo. Al povero Paradiso si può dire, in tema di liberismo economico, di essere un po' fiscale, sempre a guardare nelle tasche altrui, forse le sue vuote, forse le sue son mezze, ...(omissis)... ma importa assai a noi. Certo che lui, Paradiso, di altro mestiere sembra intento. Forse a quello di burattino lo vedrei bene. Strumento di basse invidiuzze e ciaccole da paese, velenicoli e inzaccherature che servirebbero a far chiacchiera e malumore che magari nella fiaba potremmo anche chiamar politica. Davvero un pupo di un carattere assai piatto e provinciale che ben rappresenta l'omino manovrato dalla malevola influenza del nano cavaliere dimezzato e mascarato, il quale vittima delle calunnie altrui, arruola scribacchini per seminar zizzanie e paroline piccantine. Americo Alessandrini. |
Circolo Ciampi? No, grazie, non mi occup Scritto da Visitatore anonimo il 2009-07-14 12:05:00 Sono sbalordito! E mi fa specie trovare il nome del Circolo "Piero Ciampi" che qui rappresento, nell'intervento di Paradisi!Ma quali 'finanziamenti a grandine' !? Pensate che non più tardi di due giorni fa ho incontrato un addetto dell’Ufficio Cultura, al quale ho chiesto, per la terza volta in tre mesi e in tono un po’ irritato, quando si decidono a darci il contributo per l’iniziativa "Franco Gasparri. Un volto tra la folla", da noi organizzata con il Comune e che si è svolta nel luglio dell’anno scorso! Il responsabile è caduto dalle nuvole! Non trovava più neanche i riferimenti all’evento e infine mi ha rinviato alla settimana prossima! E tutto questo a un anno dall'evento! Va bene che "Pagare e morire, vien sempre in tempo", ma se i soldi non ci sono, che il Comune lo dica prima di invitarci a organizzare alcunché! Anche perché noi, quei soldi, con l'avallo di una Delibera del Comune, li abbiamo anticipati! E il Comune deve pagare le iniziative cui dà il patrocinio! O no? Ugo Marcheselli |