Il progetto del
Partito Democratico è un grande progetto, che ha coinvolto due anni fa milioni di persone per costruire un partito con l’intento di unire il centro sinistra per modernizzare lo stato e strapparlo all’assenza della meritocrazia. L’idea di un
partito luogo di discussione sui temi d’interesse della società che dopo aperta discussione prende posizione.
Dopo la sconfitta alle elezioni purtroppo questi presupposti sono decaduti, non si è riusciti ha parlare delle questioni che coinvolgono i cittadini non vi è stata la forza del gruppo dirigente di analizzare e gestire il cambiamento epocale che attraversa la società odierna. Ci siamo chiusi in un dibattito interno, di guerre tra correnti che non interessa al Popolo italiano.
Oggi siamo di fronte al bivio. O capiamo che il vecchio modo di fare politica legato ai tatticismi interni, alla gestione della cosa pubblica a proprio fine è finito o il grande progetto fallisce.
Basta con la contrapposizione D’Alema, Veltroni e gli altri, che da 10 anni ci fa perdere consenso. Per questo nuovo partito, per essere attrattivi e poter parlare alla società ci vuole una nuova cultura politica.
Ignazio Marino per la sua storia di medico, per il fatto di aver visto dall’estero per tanti anni come l’Italia si trasformava, per la tenacia con cui ha portato avanti tante battaglie in Parlamento
è l’unica persona che può dare una sterzata al Partito Democratico. Basta parlare di subrette o veline. C’è un crisi morale, sociale ed economica pesante, noi dobbiamo discutere e dare risposte.
Non è possibile parlare per mesi di un argomento sui giornali (conflitto interessi, testamento biologico, piano casa ecc) e poi far naufragare tutto nei cassetti del Parlamento.
Io invito tutti i sostenitori del PD,
come già altri hanno fatto, ad iscriversi da subito al partito per poter
sostenere Ignazio Marino come segretario fuori dagli accordi di potere, fuori dai tornaconti personali ma con il solo fine di dare le gambe a quel grande progetto rimasto in incubatrice.
Da Cristian Ramazzotti