Pubblicato lunedì, 27 luglio 2009 12:49 - 2759 -
Condividi
|
Senigallia, sulla ciminiera ex Sacelit l'intervento del Sindaco Angeloni: "va conservata" |
" Un errore cancellarla con un disivolto intervento di lifting urbano"
Ogni luogo della città conserva, come rughe nelle pieghe di un volto, i segni della propria storia e mantenerli diventa il modo per salvaguardare un tratto della nostra identità. Per questo sono convinta della necessità di mantenere la ciminiera anche nella nuova riqualificazione dell’area ex Sacelit Italcementi.
Quella ciminiera è un pezzo della storia recente della nostra città, un capitolo di un libro che molti senigalliesi hanno contribuito a scrivere. Racconta la storia di un’industria che diede occupazione a tante persone, il suo sviluppo e il suo declino; racconta lo spettro delle morti per l’amianto ma anche il processo di emancipazione e la stagione delle lotte dei lavoratori per affermare il proprio diritto ad un lavoro dignitoso.
E poi la ciminiera è un segno architettonico che individua Senigallia, la rende distinguibile anche a chi guarda da lontano, rappresenta un tratto forte della nostra immagine urbana entrato ormai nella percezione generale.
In definitiva, questa ciminiera è molte cose insieme e conservarla ci aiuta a comprendere meglio da dove veniamo.
Cancellarla attraverso una disinvolta operazione di “lifting urbano” sarebbe invece un errore. Una città senza memoria è come un albero senza radici.
Sarà bene allora conservare questo patrimonio comune, segno della sofferenza, delle lotte e delle speranze di tanti senigalliesi, piuttosto che inseguire per la ex Sacelit, come vorrebbe qualcuno, un modello di recupero all’insegna di un turismo omologato fatto di Torri Gemelle in miniatura o di piattaforme panoramiche, che non potrà mai restituirci l’anima profonda della nostra città né offrire un valido contributo per la sua proiezione futura.
dal Comune di Senigallia
|
Ciminiera Italcementi Scritto da Visitatore anonimo il 2009-07-27 21:40:52 Concordo in pieno quanto espresso dal Sindaco, ma una cosa di non poco conto ,come già ripetutamente detto,è urgente effettuare una manutenzione di ripristino degli anelli in acciaio scomparsi che legavano i vari tomboli della ciminiera.Se non erro anche l'ultino Direttore dell'Italcementi Dott.Piero Invernizzi accennava a quanto sopra menzionato.Basti pensare che la ciminiera ogni anno veniva controllata da una squadra di operai specializzati che venivano da Bergamo e sono trascorsi più di 20 anni che tutto è rimasto in abbandono.Quella reta da pesca non serve a niente se non una cura palliativa già fatta purtroppo a tanti operai della Sacelit passati ad altra vita. | |