Il vero “botto” è la cifra pagata dai senigalliesi

Belli i fuochi? Spiace rovinare la festa auto-celebrativa del Comune. Ma, belli o non belli, non si spendono, in tempi di crisi, 24 mila euro in botti e colori. Con i soldi pubblici scarseggianti (persino per i servizi essenziali) ci vuole sobrietà, rigore e, soprattutto, trasparenza. Non c’è stato nulla di tutto questo nella notte dei fuochi.

Ieri mattina (martedì 25 agosto, Ndr) mi sono presentato presso l’ufficio turismo per prendere visione della documentazione relativa allo spettacolo pirotecnico. Ho avuto un colloquio surreale con il dirigente Paolo Mattei, responsabile delle spese folli per la serata del 25 agosto. Gli ho chiesto: “Perché non tiene conto delle proposte con costi più bassi di altre ditte?”. Mi ha risposto: “Perché non mi interessano”. Meglio di un botto pirotecnico.

Come quello della cifra gettata via in 45 minuti. Corollario: nessuna gara e affidamento alla solita  “Pirotecnica Santa Chiara” (da sempre la ditta con i preventivi più alti). E così Paolo Mattei ancora una volta ha pensato bene di eliminare il fastidio della gara (troppa trasparenza!).

Lo scorso 5 agosto, grazie all’art. 9 del regolamento comunale per la disciplina delle spese in economia nel quale si prevede l’esclusione dell’obbligo della gara per importi non superiori a 20 mila euro, Mattei aveva inviato una lettera alla solita “Pirotecnica Santa Chiara” comunicando l’affidamento dell’incarico e raccomandando di non superare la somma di 20 mila euro oltre iva.

Detto e fatto: la ditta ha chiesto il massimo aumentando così il costo a carico dei cittadini senigalliesi di 1500 euro rispetto al 2008 e addirittura di 1900 euro rispetto al 2009. Complimenti per l’oculatezza. Si potevano risparmiare oltre 5 mila euro pubblici affidando l’incarico ad altra ditta per uno spettacolo identico.

Si è preferito, come al solito, gettare alle ortiche il denaro dei cittadini.

da Roberto Paradisi