Pubblicato martedì, 08 settembre 2009 11:24 - 2684 -
Condividi
|
Villa Bucci: il Comitato Mancini Sindaco scrive a Ceresoni |
"Assessore Ceresoni,
scrivo personalmente a te, che hai rappresentato più di altri un’area attenta al rinnovamento della politica cittadina, per cercare di capire le vicende di questi giorni relative alla proprietà di Villa Bucci".
"Tutto il dibattito sulla presenza o meno di incompatibilità, sul cosiddetto “conflitto di interessi” a carico del Sindaco Angeloni mi ha riportato in mente il caso, non tanto lontano nel tempo, di una incompatibilità che portò alle dimissioni di Furio Durpetti dal Consiglio Comunale.
Ricostruisco i fatti: eravamo nel secondo mandato del Sindaco Mariani, io ero allora segretario cittadino del Partito Popolare Italiano, ed i Verdi, di cui tu eri l’esponente di spicco, erano all’opposizione. Venne sollevato il caso della incompatibilità del consigliere Furio Durpetti, che risultava essere membro di una società che aveva fatto richiesta di acquisto di un appezzamento di terreno, presso l’uscita dell’autostrada, per realizzare un distributore.
Essendo il terreno di proprietà dell’ex IRAB, Ente la cui nomina del Consiglio di Amministrazione spetta al Comune, tu ed i tuoi amici Verdi sosteneste che Durpetti, nella sua veste istituzionale di consigliere, si trovasse nella condizione di influenzare tutta la vicenda. Da qui la veemente richiesta di dimissioni avanzata con toni, mi sembra di ricordare, particolarmente accesi.
Ti riporto alla mente questo fatto per capire, per sapere cosa pensi oggi della vicenda Villa Bucci. Allora dimostrasti di essere una persona attenta alla correttezza, scrupolosa, un paladino dell’onestà anche intellettuale, tanto da vedere nella posizione di Furio Durpetti un pericolo per la nostra città: sedendo in Consiglio Comunale avrebbe potuto influenzare addirittura un altro ente riguardo alla vendita di quel terreno ad una ditta di cui era socio.
Questi sono i fatti di allora; quelli di oggi sono più importanti, le possibili incompatibilità sono maggiori e più evidenti i motivi che avrebbero dovuto portare il Sindaco a far conoscere, prima di ogni eventuale operazione su Villa Bucci, le partecipazioni societarie sue e dei suoi congiunti. Tu che ne pensi? Ritieni che sia normale, opportuno, eticamente sano, quello che è successo e sta succedendo a Senigallia?
Siete stati “talebani”, allora, con Durpetti o forse oggi tu, i Verdi ed anche altri, adottate criteri di valutazione diversi? Forse esistono due pesi e due misure a seconda della propria collocazione in maggioranza o all’opposizione? Oppure, pur di non mettere in discussione le proprie scelte, è preferibile abbassare il livello di guardia rispetto alla correttezza, ai comportamenti eticamente e politicamente irreprensibili?
Sappi che per me, come per tutti quanti sostengono e sosterranno la candidatura di Mancini a Sindaco, questi vetusti principi conservano intatto il loro valore.
Mi aspetto una risposta".
da Carlo Massacci
COMITATO MANCINI SINDACO PER SENIGALLIA |