Avevano affisso un cartello in cui esplicitamente annunciavano: "Cercasi operai italiani di settore". E subito sono partite le polemiche, razzismo si, razzismo no, con un seguito di dibattiti e commenti sulla discriminazione degli immigrati che hanno animato la discussione fin dalla tarda di mercoledì 23 settembre. Ora, finalmente è arrivata la nota della Vetreria Misa, che pubblichiamo di seguito in versione integrale.
 

"In relazione a quanto pubblicato sul perseguimento di fini discriminatori nei confronti di cittadini stranieri, si contesta che, la società, al contrario, non aveva assolutamente tale intento ma, la necessità urgente, di assumere una persona qualificata nel settore vetrario e che parlasse e comprendesse correttamente la lingua italiana, al fine di affidargli la gestione di alcuni particolari clienti e lavori".

"Si precisa, inoltre, che l'azienda si è sempre ispirata al principio di integrazione, tant'è che risulta avere alle proprie dipendendenze una quota pari al 50% di forza lavoro straniera. Si chiede pertanto che l'articolo in questione venga rettificato.
Vetreria Misa S.r.l.".