Siamo soddisfatti della raccolta di 556 firme a sostegno delle osservazioni, vista la limitatezza di tempo e risorse a nostra disposizione e l'effettiva scarsa conoscenza del progetto da parte della cittadinanza. Il fondato pericolo, visto il progetto urbanistico-architettonico, è di non sviluppare le enormi potenzialità del luogo.
 

Un progetto imposto. Per massima parte concepito come un qualsiasi banale progetto edilizio, il piano che ne deriva risulta disomogeneo e scollegato dal contesto. Conseguenza di un’assenza di pianificazione e di una mancata visione strategica d’insieme. Nasce già vecchio e antiquato dal punto di vista formale, tecnologico e concettuale.

La soluzione proposta non sembra unire nessuna delle parti che pretenderebbe di unire. Città, Porto e Area Sacelit continuerebbero a rimanere tre corpi separati.

Un progetto sbagliato per una scelta strategica ed epocale, che rischia di far subire le sue conseguenza negative alla città di domani per i secoli a venire.

1 - Chiediamo di rivedere il disegno della nuova viabilità. In particolare la ROTATORIA di fronte alla stazione, gli accessi all’area e il nuovo PONTE CARRABILE tra i lungomari.

Scelte che andranno ad incrementare il traffico e l'inquinamento del centro storico, offrendo una pessimo panorama stradale all'arrivo in città dalla stazione.

Con l’aggiunta del ponte e degli “svincoli” per un consistente tratto, risulteranno affiancate, ferrovia compresa, ben quattro strutture parallele di mobilità a doppio senso, brutte a vedersi e che sottrarranno ulteriore vitale e prezioso terreno agli spazi pubblici.

Non si può accettare un accesso al porto estremamente complesso che andrà a congestionare anche l’area della stazione.

2 - Chiediamo di ripensare l’idea di un hotel a cinque stelle con centro congressi in quella zona e di quelle dimensioni (99 camere) come volano per la de-stagionalizzazione del turismo.

La strategia del turismo congressuale è stata già tentata in passato a Senigallia, senza risultati del tutto soddisfacenti. Il probabile rischio che l’hotel rimanga sotto-utilizzato potrebbe far emergere nel medio-lungo periodo la prospettiva di un cambio di destinazione d’uso con la sua trasformazione in appartamenti turistici, vanificando il suo valore strategico per lo sviluppo economico.

3 - Chiediamo di rivedere, nei limiti del possibile, le cubature di progetto o almeno ripensare l’altezza e l’aspetto degli edifici, riducendo il loro impatto negativo sul paesaggio cittadino e marittimo.

Il numero di appartamenti a destinazione turistica è notevolmente superiore al residenziale, con il forte rischio di avere un quartiere imponente e deserto per gran parte dell’anno.

L’idea poi, che un moderno e cementificato “borgo turrito”, possa essere “fattore di identità marittima e portuale della città” è tutta da dimostrare.

4 – Chiediamo di vigilare sul rispetto degli elevati standard regionali di eco-sostenibilità edilizia e di risparmio energetico (Itaca-3) che la Fortezza s.r.l. si è impegnata a rispettare.

5 – Chiediamo di considerare la presenza di un Museo della Fotografia o Polo Museale, qualcosa di centrale. L’idea di un edificio davvero contemporaneo, prestigioso e quindi strategico.

6 - Chiediamo di concepire una piazza per gli spettacoli che sia davvero tale. Uno spazio polivalente pensato appositamente per la sua fruizione, considerandone aspetti quali l’acustica, la visibilità e l’accessibilità di chiunque.

La versione integrale delle osservazioni è scaricabile qui (formato Pdf - 67,5 KB)

da Nicola Cameruccio