Ciò premesso, con spirito pienamente costruttivo, si propongono le osservazioni e le
proposte integrative che seguono.
1 -
Piazza Simoncelli
Piazza Simoncelli rappresenta uno spazio aperto, in pieno centro, che negli anni ha acquisito una sua caratterizzazione e funzionalità della cui mancanza, crediamo, la città ne risentirebbe pesantemente. La piazza
va senza dubbio riqualificata con un progetto adeguato che ne mantenga ed arricchisca le attuali funzionalità.(anche da persone vicine al nostro ambiente erano partite proposte in tal senso).
Pertanto si chiede lo stralcio delle previsioni edificatorie della piazza stessa.
2 -
Palazzo Gherardi. Auspichiamo il suo
mantenimento ad un uso pubblico, per motivazioni storiche e di centralità urbana già ampiamente dibattute; quindi si chiede di modificarne la sua destinazione d’uso, nel Piano, da residenza privata ad uso pubblico.
3 -
Cinta Muraria.
Particolare attenzione andrebbe rivolta al
recupero della antica cinta muraria. Cosa possibile solo attraverso uno strumento urbanistico specifico quale potrebbe essere un “Piano delle Mura” che si ponga come obiettivo quello di permetterne la
più ampia visibilità possibile. Strumento specifico di cui si chiede la programmazione.
4 -
Il Bastione cinquecentesco del Porto
Il bastione del Porto, l’unico conservatosi integralmente della cinta murata cinquecentesca, rappresenta un
bene monumentale, che andrebbe conservato integralmente, cosa che sarebbe stata possibile se si fosse prevista a suo tempo la delocalizzazione dell’attività e dei diritti di edificazione.
L’edificio condominiale progettato, e inserito forzatamente all’interno del Piano del Centro storico, per forma, cubatura e disposizione appare del tutto
incoerente con il contesto; l’altezza e l’allineamento interferiscono pesantemente con l’immagine e la prospettiva del bastione. L’altezza prevista in particolare appare sovrastante rispetto a quella della scarpa, che ne risulta sminuita. Lo stesso spazio verde ricavato sul suo retro non ha nessuna rilevanza dal punto di vista dell’interesse pubblico, finendo per divenire di fatto uno spazio condominiale.
Si chiede perciò di
eliminare dal Piano la prevista edificazione, destinando l’area del bastione a verde pubblico destinato alla valorizzazione del bene monumentale; individuando altresì forme di compensazione per eventuali diritti acquisiti.
5 - Condividiamo l’idea di un
miglior utilizzo del fiume nell’ambito urbano, di un recupero dei suoi spazi alla vita cittadina; ma ci sembra poco praticabile realizzare strutture che siano allo stesso tempo funzionali e non deturpanti della
visuale dei Portici Ercolani.
Il
lungo Misa potrebbe essere utilizzato sia come
pista ciclabile (come da noi già proposto in passato ed in parte realizzato), sia come camminamento pedonale. Per questi obiettivi non è detto che si debba ricorrere sempre, ed unicamente, a strutture in legno.
Secondo noi sarebbe invece molto importante prevedere
a fianco dei due ponti delle passerelle, queste sicuramente in legno lamellare, per facilitare l’attraversamento del fiume in sicurezza a pedoni e ciclisti. Tecnicamente l’opera risulta del tutto fattibile.
6 –
Correlazione con i quartieri limitrofi.
Riteniamo che la progettazione del Centro Storico non possa prescindere dalle interrelazioni con il resto della città, soprattutto con i quartieri limitrofi. Da questo la necessità di agganciare lo studio ai rapporti con i quartieri adiacenti, in particolare quelli da considerarsi oramai “storici” come il resto del
quartiere Porto (la zona di Via Mamiani, per intenderci), l’isolato della
Penna ed il quartiere del “
Vecchio Piano Regolatore”.
7 –
La residenza
Quello di
far ritornare la residenza nel Centro Storico è uno degli obiettivi più importanti che il piano si prefigge. Ne siamo pienamente convinti.
Come siamo altresì consci che la residenza non può dipendere solo da politiche urbanistiche, essendo un fenomeno profondamente condizionato anche da problematiche di ordine economico e sociale.
Se il
problema casa dipendesse solo da fattori urbanistici, a Senigallia lo stesso non esisterebbe. Infatti, gli appartamenti vuoti non mancano.
I problemi sono quelli ben noti e riguardano un po’ tutta la città, ma assumono particolare rilevanza per il Centro Storico e riguardano, in primo luogo, la
carenza cronica di parcheggi dovuta alla mancanza di una chiara e lungimirante politica della sosta in area urbana; la
mancanza di servizi, e, soprattutto i
prezzi degli affitti e degli immobili elevatissimi ed in continua crescita, frutto di un mercato immobiliare “drogato” che trova le sue punte più alte proprio nel Centro Storico.
Se non si risolvono da subito questi, ed altri problemi legati alla presenza delle famiglie, non solo si vanificherà ogni politica tendente a riportare la residenza in centro, ma si permetterà la continuazione del processo di espulsione dei residenti, soprattutto dei meno abbienti..