Alcuni cittadini, allarmati per la piega che stava assumendo il contrasto nella piazza, mi hanno chiamato e chiesto di essere presente. Quando ho avuto davanti agli occhi la situazione mi sono reso conto che qualsiasi opera di mediazione sarebbe stata impossibile. Il copione, infatti, era già scritto e l’epilogo ben chiaro: le
forze di polizia non avrebbero tollerato alcuna azione al di fuori del contesto delle prescrizioni impartite dalla Questura nell’atto di autorizzazione della manifestazione, mentre al tempo stesso
il Mezza Canaja – come dagli stessi rappresentanti preannunciato -
non avrebbe rispettato le stesse prescrizioni. Ciò nonostante, ho deciso di rimanere sul posto come osservatore.
Gli avvenimenti che sono seguiti non vanno “normalizzati”: non è normale uno scontro in piazza tra giovani aderenti ad un centro sociale e le forze dell’ordine. Tali accadimenti rappresentano senza dubbio un momento la cui particolare gravità non va sottovalutata, poiché il limite civile e democratico della
espressione delle proprie idee non dovrebbe in alcun caso essere oltrepassato. Le azioni politiche fatte di fisicità e aggressività del centro sociale non mi appartengono e non le condivido. Ma più in generale sono
contrario alle azioni violente intraprese da chiunque, forze dell’ordine comprese.
Dopo i
fatti di sabato scorso vorrei allora trasmettere un richiamo a tutti i segretari dei partiti di centrosinistra della città:
la proposta politica della Lega, fondata su egoismo, chiusura e paura del diverso,
non può prendere campo a Senigallia!
Per questo il centrosinistra deve assumersi il compito e la responsabilità di governare i processi attinenti la crisi economica in atto e l’integrazione sociale di ogni individuo, affinché vengano date in merito delle risposte politiche e amministrative credibili, fondate sui
valori della legalità e dell’accoglienza. Occorre lavorare sui temi della sicurezza e dell’intercultura per realizzare una società inclusiva e multietnica, considerando interlocutori di questa azione politica soprattutto le fasce sociali più deboli.
Il
centrosinistra deve dunque essere in grado di elaborare una
proposta che tolga la terra da sotto i piedi alla Lega, che offra speranza a un progetto in cui a tutti siano garantite pari opportunità, evitando così che nei flussi migranti associati all’attuale crisi economica i cittadini vedano un pericolo per sé e per i propri legittimi bisogni, desideri e diritti.
Simone Ceresoni