L’ex preside del
liceo Classico Giuseppe Amati, in occasione del giubileo per i festeggiamenti del 125° anno di vita del “
Perticari” (correva l’anno 1986), definì il liceo come un “
bastione proteso sul deserto dei tartari”. Lucidissimo, il prof. Giuseppe Amati denunciava l’assalto alla cultura classica da parte delle schiere di politici e intellettuali senza identità e senza amore per le proprie tradizioni.
Oggi, come allora,
Palazzo Gherardi, che resta il luogo in cui la città identifica idealmente la cultura classica,
è un bastione che va ancora difeso, senza arretrare di un centimetro.
I tartari però, questa volta, non sono entità astratte. Hanno un nome e un cognome: si tratta di quella schiera di consiglieri comunali di
maggioranza senza alcuna sensibilità culturale e senza spina dorsale politica che, nell’ultima seduta del consiglio comunale, ha
bocciato la destinazione pubblica dello storico palazzo senigalliese.
Consiglieri, tutti stretti a difesa delle posizioni indifendibili del sindaco e dell’assessore Mangialardi i quali pretendono la vendita dell’immobile a privati e la
trasformazione di Palazzo Gherardi in appartamenti per ricchi. Uomini e donne senza coraggio civico e senza alcun pudore nei confronti dei 1500 cittadini che avevano firmato per salvare Palazzo Gherardi dalla vendita a privati, pronti a riverire i potenti che gestiscono la città e ad alzare la mano a comando del sindaco.
Nei prossimi mesi che ci separano dalle elezioni di marzo, pubblicheremo ad oltranza (nei manifesti, nei giornali, nei volantini…)
i nomi di quei consiglieri comunali che hanno bocciato gli emendamenti che prevedevano il vincolo pubblico (per finalità culturali) per Palazzo Gherardi perché si assumano di fronte alla città le proprie enormi responsabilità. E perché spieghino ai cittadini, che finalmente potranno individuare i responsabili di una scelta così degradante per la città, i motivi del loro voto.
Vediamo se i senigalliesi si accontenteranno delle spiegazioni politicanti e fumose che questi signori hanno farfugliato in consiglio comunale.
da Roberto Paradisi - Coordinamento Civico