Dai giornali del 5/11/09 si apprende che l'
Amministrazione è stata lasciata all'oscuro del progetto per la realizzazione di un
rigassificatore, presentato alle competenti amministrazioni statali. Il progetto, se autorizzato, permetterebbe la trasformazione di 5 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all'anno, in modo da immetterlo allo stato gassoso nella rete nazionale di distribuzione.
In genere questi
impianti sono
insediati a 35 km dalla costa, ricevono gas liquido e lo riportano allo stato gassoso con procedimenti di riscaldamento. Inoltre si apprende sempre dalla stampa locale che i processi di riscaldamento del gas produrranno, se autorizzati, un
cambiamento della temperatura del mare circostante, modificandone gli equilibri.
Non sappiamo le dimensioni, la distanza precisa dalla costa, il movimento di traffico marittimo che porterà, e se l'opera apporterà benefici economici, e soprattutto a chi.
Conosciamo i
problemi del nostro mare, poco profondo e poco esposto alle correnti marine, che con il surriscaldamento estivo vede nascere fioriture di microalghe che riducono la disponibilità dell'ossigeno vitale per la fauna marina, che è pesca, reddito e vita, per l'economia del turismo.
L'iter autorizzativo dei rigassificatori è disciplinato dalla legge 99/09. Serve un'intesa con la Regione, ed una valutazione di impatto ambientale, prima dell'autorizzazione Ministeriale.
Il Comune e la Regione hanno dei programmi, in materia di energia, ma non prevedono questo rigassificatore, e non si sa quale peso possa avere la programmazione regionale e comunale su questo punto, perchè il coinvolgimento del Comune non è ancora avvenuto dopo oltre un anno dall'inizio del procedimento.
Proponiamo all'Amministrazione Comunale, che ha dichiarato attraverso la dichiarazione dell'Assessore Comunale all'Ambiente di essere contraria in linea di principio a questo tipo di impianti, di pubblicare nel sito internet comunale tutti gli atti e le informazioni che riuscirà ad avere grazie ad una apposita richiesta di accesso ai documenti amministrativi, che è stata inoltrata dal Comune, oscurando le parti che non possono essere pubblicate per motivi di privacy e di tutela della proprietà industriale.
Il modo migliore di reagire ai tentativi di passare sopra la testa dei cittadini è
utilizzare la trasparenza e la comunicazione, perchè tutti sappiano e siano sensibilizzati riguardo all'esigenza di garantire la più corretta informazione, perchè ciascuno possa farsi un'idea, senza dover leggere solo quelle degli altri.
Ammesso e non concesso che nelle Marche finora nessuno sapesse niente di questa opera.
dal Comitato pro Cesanella e non solo
I Referenti Giacomo Giraldi, Laura Mengucci, Michela Vicari
www.comitatoprocesanellaenonsolo.blogspot.com