Roberto Paradisi: "
Crisi profonda del Pd: arroganza e miopia. Mangialardi? Qualcuno gli dica che a marzo verrà scartato"
Il
segretario del Partito Democratico Volpini non finisce di stupire. Mentre pezzi giganti del suo partito si staccano e la città assiste ad un esodo dalla maggioranza di proporzioni storiche, lui fa come Tareq Aziz mentre i carri armati statunitensi entravano a Baghdad: rassicura tutti e garantisce che tutto è sotto controllo. Scuola iraqena e, un pizzico, sovietica.
Non comprende (o finge di non farlo) Volpini che la
crisi del Partito Democratico nasce dai gravissimi colpi inflitti dalla sua maggioranza alle finanze pubbliche (già si è dimenticato gli oltre due milioni di euro persi per la ex Gil in un contenzioso in cui il Comune ha deciso di non difendersi?), alla
immoralità politica legata ai
conflitti di interessi pesantissimi che investono la maggioranza, ad una politica aggressiva e miope condotta non per la città ma contro la città e i cittadini (con comitati che crescono come funghi), alla penalizzazione scientifica di intere categorie come i commercianti, i bagnini, gli automobilisti, i professionisti.
Una
crisi profonda alimentata dall’arroganza, anche personale, di certi assessori (Volpini in testa che, proprio durante l’ultimo consiglio comunale, ha dato in escandescenza ancora una volta dimostrando un temperamento non molto incline al rispetto degli avversari), del sindaco accentratore (del quale i consiglieri di maggioranza, dimostrando una schiena non particolarmente dritta, hanno una paura epidermica), da una
politica miope che fa carta straccia dei valori identitari, come Palazzo Gherardi, e avanza con la forza di un caterpillar verso la cementificazione di ogni angolo della città.
In tutto questo cosa propone il Partito Democratico per arginare l’esodo e continuare a chiedere consensi (in libera uscita)? Il faccione stile cinecittà del delfino della signora Angeloni appeso in tutti i muri di Senigallia. Il
candidato più improbabile che la sinistra poteva presentare appare come il
Mickey Rourke dei poveri scambiando forse la politica per un provino televisivo. Qualcuno gli dica che a marzo verrà scartato… .
da Roberto Paradisi - Coordinamento Civico