Inoltre sono previsti 16 alloggi con canone convenzionato a
Marzocca (zona lottizzazione ex Bonvini); altri alloggi, a seguito del recupero del complesso di edilizia popolare di Villa d'Aosta, in Via Raffaello Sanzio; altri alloggi a canone concordato, e in libero mercato, nel comparto ex Veco in Via SS. Adriatica (
Cesanella); altri 20 alloggi nell'area PEEP a
Cesano, che saranno realizzati con il contributo dell'ERAP; 20 alloggi saranno realizzati a Cesano con il metodo dell'autocostruzione; altri alloggi ERP a
Borgo Bicchia e
Bettolelle.
Se la città fosse stata piena di spazi liberi, e con una fascia costiera non interessata da un groviglio di case sempre più vicine fra loro, queste iniziative avrebbero potuto essere apprezzate.
Il problema è che tutti ormai capiscono che la vita nelle frazioni non è più bella come prima, perchè
già adesso la viabilità senigalliese vede sempre più code, lungo tutte le direttrici, e la vivibilità del nostro territorio sembra iniziare al di fuori del grande agglomerato di insediamenti abitativi che si sta formando nella cintura periferica intorno al centro.
Un altro problema è che accanto a questa lodevole espansione di edilizia agevolata, un'altra
forma massiccia di espansione edilizia ha interessato ed interesserà la città.
Nuovi appartamenti saranno realizzati nelle colonie
ex Enel; nella zona
ex Sacelit; nel Comparto edificatorio I° della
Cesanella; nella zona vicino al Fosso della Giustizia; nella zona del
centro storico (sopraelevazioni), nelle zone che saranno interessate dalla variante
Corinaldese ed
Arceviese, e forse alla fine di uno o più dei sei svinvoli in uscita dalla Complanare.
Questo modello di sviluppo può piacere o non piacere, ma una cosa è certa: lo
sbilanciamento dell'economia locale verso le esigenze del comparto dell'edilizia deprime le potenzialità di espansione del verde pubblico e di un certo turismo che ricerca tranquillità, centri abitati poco densamente popolati e poco sovraffollamento.
Questa pianificazione dell'edilizia agevolata, sovvenzionata e convenzionata, inoltre, sposta
verso le periferie i ceti sociali meno abbienti, e libererà molti appartamenti che si trovano vicino al centro storico, in posizione appetibile per una fascia di mercato medio alta.
Stiamo già vedendo la chiusura dei negozi alimentari e dei piccoli artigiani, nel centro, che lasceranno il posto a banche e grandi investitori disposti ad acquistare immobili di valore, per consolidarli, ristrutturarli e consolidarli in modo da destinarli a bar, ristoranti, negozi di pregio e immobili per chi può spendere.
Per chi abita in centro potrebbe essere conveniente vendere la propria casa ed acquistarne una nella periferia, di una
città divisa in quadranti, a seconda del reddito.
dal Comitato Proce Cesanella... e non solo!
www.comitatoprocesanellaenonsolo.blogspot.com