Porcata, mezza porcata e tentativo di porcata: le accuse di Floriano Schiavoni all'emendamento della maggioranza sul Piano Casa
Alle due di notte, la maggioranza, con un maxi emendamento, ha cambiato il piano casa. Il dubbio è sempre lo stesso: tutti ci hanno capito tutto? Viene a pensare, visto che non è la prima volta, che ci fanno di proposito. Questo, in sintesi, è quanto successo nella notte tra giovedì e venerdì della passata settimana.
Il tentativo di porcata è stato indirizzato agli agricoltori di Senigallia ai quali, se non avessi gridato allo scandalo, era vietato ampliare gli accessori agricoli (basta fare un giro in campagna per osservarne la necessità). Il piano casa inizialmente, in virtù di una frase incomprensibile per i comuni mortali, prevedeva, infatti, la possibilità di ampliare detti accessori solo ai non agricoltori (sicuramente utile per il benestante di turno). Devo ringraziare a questo punto il collega (come agronomo) Gaggiottini che, dopo il dovuto chiarimento alla mia domanda, grazie al suo peso decisivo (il sedicesimo voto) ha imposto alla maggioranza di cambiare rotta.
La mezza porcata riguarda l’impossibilità per le persone singole (con normali disponibilità finanziarie) di sfruttare il piano casa per andare ad abitare in campagna. In fatti, in questo caso, la proposta della maggioranza prevedeva che tutte le unità immobiliari a uso abitativo dovevano avere una superficie superiore a 95 mq calpestabili. Il che si traduce in almeno 200.000,00 €) Il sottoscritto aveva proposto una superficie media superiore a 80 mq calpestabili (con minimo di 60). Questo avrebbe permesso di realizzare con maggiore elasticità le dimensioni delle abitazioni in funzione delle disponibilità economiche dei cittadini senza incorrere (perché la media doveva superare gli 80 mq) certe schifezze di condomini realizzati in passato. Con un sub emendamento solo in parte (95 la media 65 la minima) sono riuscito ad evitare una penalizzazione nei confronti di chi ha minori disponibilità di denaro.
La porcata si è verificata alla fine quando anche il sottoscritto, preso dal sonno, non ha capito perché per una zona di Senigallia (la BR4 V (29)) è stata concessa la possibilità di avvalersi dei benefici del piano casa quando per le sue simili no. Vista l’astensione al voto di un consigliere di maggioranza ( con evidenti interessi personali in detta zona) la più che probabile porcata è passata. Rimane il rammarico che noi della minoranza ( se eravamo un po’ più svegli), togliendo le schede, potevamo bloccare tutto ( avevano 15 voti). Rimane il rammarico che la ricerca di equità di trattamento nei confronti dei cittadini, ancora una volta, nei fatti, è smentita dalle scelte della giunta Angeloni.
dal consigliere Floriano Schiavoni |