La replica di Luca Chiostergi della “TNT crew” alla stampa locale sulle proteste degli esercenti durante e dopo la manifestazione di sabato 5 dicembre

Sono Luca e faccio parte della “TNT crew”. Essendomi interessato sin dal principio (con l’intervento successivo della “TNT crew” e del “Collettivo Zenit”) di tutte le problematiche relative allo skatepark, portandole a conoscenza delle autorità (gli Assessori Volpini, Mangialardi e la Signora Sindaco), posso testimoniare come si sono svolti realmente i fatti. Negli articoli letti su internet e sui giornali locali, ho notato alcune incongruenze che vorrei evidenziare.

 
Questa è la realtà:

* per ricostruire completamente lo skatepark, sono necessari 45.000 €, io stesso presentai un progetto all’Assessore Mangialardi il giorno 29 giugno 2009. I giornali hanno invece parlato di 28.000 €, che sarebbero in realtà i soldi necessari alla sostituzione della sola struttura centrale dello skatepark, la più degradata;

* si è detto che costruire uno skatepark in cemento sarebbe costato addirittura meno. Non è vero. Non si è mai parlato di skatepark in cemento poiché da subito abbandonai l’idea di proporre un progetto di questo tipo, perchè il Sindaco mi disse: “Non voglio un altro blocco di cemento in questa città”;

* alcuni articoli hanno dichiarato che il comune non è mai intervenuto effettuando la necessaria manutenzione. In realtà, il comune è intervenuto due volte. Gli interventi sono stati però diversi dalle richieste da noi esposte: interventi palliativi.

* l’Assessore Mangialardi, ha parlato di “devastazione” da parte di una minoranza di “fruitori”. Così dicendo, potrebbe sembrare che “i cattivi ragazzi dello skatepark”, come purtroppo da alcuni siamo visti, abbiano “devastato” le strutture. In realtà negli anni sono avvenuti spesso atti vandalici, non commessi da noi, ma da persone del tutto estranee al nostro ambiente. Sassi lanciati nello skatepark dal campetto di calcio a lato, bottiglie di birra spaccate per terra, carrelli della spesa spuntati dal nulla, bici rubate e nascoste dentro le rampe, pali della luce aperti per farne uso di corrente elettrica, focolai spenti, contenuto di estintori sparso su tutte le strutture e così via. Perché i “fruitori” commetterebbero mai atti del genere? Noi amiamo lo skatepark, è stato un posto che ci ha cambiato la vita, che ci ha fatto crescere anche nei momenti peggiori.

* La manifestazione di domenica, come afferma la stampa locale, ha scatenato “proteste” dei titolari dei bar ed esercizi pubblici. In realtà lo stand del Commercio Equo e Solidale ha incassato quasi il doppio delle vendite di una normale domenica. La pizzeria di fianco al “Bar del Duca”, ha avuto un grande flusso di persone. La pista di pattinaggio era gremita come al solito. Il “Bar del Duca” potrebbe essere l’unica attività ad aver esposto lamentele, per il fatto che molti presenti alla manifestazione abbiano usufruito delle sedie appartenenti al locale.

Avete mai visto attirare da 20 ragazzi in skate così tante persone? Avete mai visto coinvolgere in una manifestazione mutata in “show” così tanta gente? A Senigallia? Io mai. Tutti erano stupiti, a bocca aperta per una cosa mai vista. Eppure son volate proteste, gli articoli affermano.

Questa è la verità dei fatti. A nome della “TNT crew”, del “collettivo Zenit” e di altri Team di skateboard della zona, dichiariamo l’intenzione di manifestare una volta al mese, con lo scopo di raccogliere firme, dare spettacolo ed esporre/difendere i nostri diritti.


da Luca Chiostergi