In un periodo di crisi economica come quello in cui ci troviamo a vivere, i Comuni hanno la possibilità di agire concretamente per affiancare i cittadini e sostenerli utilizzando diverse opportunità. Ci sono dei movimenti che da anni stanno applicando un semplice principio per acquistare generi alimentari a un costo più basso, cioè quello di fare acquisti insieme.
I GAS: i gruppi d’acquisto solidale sono formati da cittadini che si uniscono per comperare principalmente generi alimentari, con un occhio di riguardo ai prodotti freschi, biologici e locali.
Non si guarda solo alla convenienza economica per la scelta dei prodotti, ma ci sono altri aspetti che vengono riscoperti: la solidarietà inizia con il rispetto dell’ambiente, i prodotti infatti sono locali, a km zero, con la scelta logica di mangiare i pomodori coltivati dai nostri agricoltori piuttosto che provenienti da altre regioni o addirittura dall’estero.
Questo ha ulteriori vantaggi per il consumatore che si trova ad avere un prodotto fresco, più buono e salutare, rispetto ad uno rimasto nelle celle frigorifere e trasportato da un capo all’altro del nostro paese.
L’altro aspetto della solidarietà è rivolta al produttore, il quale grazie ai gas riesce a vendere a dei prezzi equi, giusti per entrambe le parti coinvolte.
Il produttore non viene strozzato dalle logiche della grande produzione, prezzi troppo bassi, in cui non ci starebbe, e quantità elevate, che non potrebbe rispettare perché troppo piccolo, ma il prezzo risulta equo anche al cliente, il gasista, che riesce a risparmiare lo stesso perché salta molti passaggi intermedi.
A Senigallia sono 4 i gas che ormai da anni stanno operando e ve ne sono altri in fase di avvio, la mia proposta è quella di dare loro degli spazi in gestione in cui oltre ad avere un locale adatto per il magazzino potranno svolgere attività di formazione, informazione, incontri.
Un altro supporto ai piccoli produttori locali, bio e non, potrebbe essere quello di creare un mercatino con cadenze fisse per promuovere i loro prodotti e non solo nel periodo estivo come attrattiva per i turisti, ma per tutto l’anno per fornire una fonte di reddito costante nel tempo.
La mia proposta è quella di individuare un luogo, possibilmente al coperto, in cui questo scambio possa avvenire, in cui la filiera corta possa diventare un appuntamento fisso e reale, che verrà spiegato e pubblicizzato a tutta la cittadinanza anche tramite la rete. La cadenza potrebbe essere quindicinale o mensile.
Un’altra iniziativa che è già stata svolta con successo da alcuni Comuni della nostra Regione e che vorrei riproporre, è quella di fungere da garante della qualità dei prodotti locali, rilasciando un marchio di qualità del prodotto, gratuito, ai piccoli produttori che hanno prodotti genuini di alta qualità.
Un’altra iniziativa che vorrei proporre è quella dell’autoproduzione.
Il comune mette a disposizione dei piccoli pezzamenti di terra provvisti di impianto idrico, in cui i cittadini possono coltivare il proprio orto, pagando solo l’utilizzo dell’acqua. In altri Comuni questa possibilità è stata data solamente agli anziani, mi piacerebbe estendere l’accesso all’iniziativa anche ai cittadini più giovani che hanno voglia di ritrovare un contatto con la terra e riscoprire la voglia di coltivare i propri ortaggi.
So che a Senigallia c’è già un’associazione di giovani che hanno questa sensibilità di autoproduzione in cui un privato mette a disposizione il suo terreno e i volontari che coltivano, in cambio del lavoro, ricevono la verdura da loro stessi coltivata.
Per concludere questo argomento legato ai nostri prodotti alimentari, genuini e locali, mi sento di rivolgere uno sguardo attento alle mense scolastiche, sarà importante garantire che i prodotti siano biologici, locali e freschi a tutela dei nostri figli e nipoti.
da Primo Gazzetti
Candidato Sindaco
Lista civica- UDC |