L’iniziativa natalizia promossa dalla CNA locale in collaborazione con 25 negozi residenti nel Centro storico (il cosiddetto Centro di velluto) e denominata “ Straordinari sconti in centro” è risultata gradita alla clientela per l’originalità e un certo “coraggio” dei commercianti per aver praticato sconti addirittura prima di Natale.
Questa promozione la racconta giusta sul fatto che un grande ‘Centro commerciale naturale’ come il nostro ha bisogno di azioni, ma più in generale di una strategia competitiva integrata che si contrapponga a quella delle strutture extraurbane, per la cui definizione è necessario avviare un processo di cooperazione fra i soggetti che, operandovi a vario titolo, sono interessati al miglioramento decisivo del nostro centro storico.
Il giudizio negativo, derivante dall’analisi del contesto e degli elementi urbanistici relativi a viabilità, zone pedonali, accessibilità, localizzazione dei parcheggi e arredo urbano, ha determinato una tale conflittualità tra Pubblica Amministrazione, Associazioni di categoria e operatori che ad oggi ancora nessuna azione integrata è stata possibile per rilanciare l’economia del centro. Prova ne sia che questo Natale all’iniziativa autonoma del Centro di Velluto si è affiancata quella del “Mare di Natale” con altrettante autonome iniziative.
Pertanto, il problema del rilancio del centro storico risiede non solo nella scelta delle azioni da realizzare, ma ancor prima nell’individuazione dei soggetti da coinvolgere e nella definizione di obiettivi comuni, sotto un’unica regia in grado di conferire al centro urbano una competitività pari a quella delle strutture extraurbane.
L’analisi delle diverse esperienze in materia, italiane (Perugia e Trento) ed estere (Gran Bretagna) ha evidenziato come, ai fini di un’efficace azione di coordinamento, sia di fondamentale importanza il fatto che i vari operatori presenti nel centro storico sviluppino una forma associativa (Consorzio?) che rappresenti le molteplici componenti esistenti. In tale aggregato è bene ricordare che sarà necessario includere non solo i commercianti, ma anche gli artigiani, i liberi professionisti, le banche e le assicurazioni, i residenti, i proprietari e le società immobiliari.
Fatto questo, il passo successivo sarà quello di formalizzare una partnership con l’Amministrazione, che si andrà presto ad insediare, sulla visione di sviluppo del centro storico per il lungo periodo e su un programma strategico fatto di azioni per il medio e breve periodo. Su questo modello di governance si delinea la necessità di una figura manageriale (Town Center Manager) che gestisca e lavori quotidianamente alla realizzazione della visione e della strategia che tutte le componenti in gioco si sono date.
di Alberto Di Capua |
consorzio? Scritto da Visitatore anonimo il 2010-01-28 11:42:45 Salve, per implementare la sua proposta, occorrerebbe la presenza di un leader condiviso. Secondo lei, chi tra Confcommercio, Confartigianato, Cna e Confesercenti sarebbe disposto a non anteporre la propria bandiera ai fatti? | |