La storia dell’ennesima
figuraccia dell’Amministrazione comunale
sul Parco delle Saline, nasce da una precisa pronuncia giudiziale. I giudici del Tar, nell’ambito del procedimento avviato dai 400 cittadini contro l’
installazione illegittima del traliccio di telefonia mobile, mettendo in serio imbarazzo l’Amministrazione senigalliese, hanno sentenziato nella pronuncia parziale già emessa.
“
Va osservato che l'area sui cui è stato rilasciato il permesso di costruire e realizzato l'impianto ricade all'interno di un parco … e comunque a ridosso di impianti sportivi esistenti. E’ pertanto ininfluente - hanno affermato i giudici smentendo ciò che fino ad ora avevano sostenuto gli assessori Mangialardi e Ceresoni -
ai fini di valutare la legittimità del permesso di costruire che il modesto appezzamento di terreno che ospita detto impianto abbia una destinazione compatibile con lo stesso, poiché gli effetti elettromagnetici si propagano indubbiamente nelle aree sensibili immediatamente circostanti”.
Parole sacrosante e durissime per l’Amministrazione comunale. Anche perché il
Tar, che comunque si dovrà esprimere
nei prossimi giorni con
sentenza definitiva, ha già anticipato che la variazione urbanistica di una limitatissima porzione di terreno nel cuore di un'area con destinazione a parco pubblico non rende inapplicabile il divieto posto dalla legislazione regionale “
poiché, altrimenti, si produrrebbe una inammissibile ed evidente elusione del divieto stesso…”.
Ciò che il sottoscritto ha sempre sostenuto. Unica via di fuga per gli amministratori, a questo punto, era il negare davanti ai giudici non solo l’
esistenza del Parco (come succedeva in Unione Sovietica: si nega l’evidente) ma anche affermare che il Comune non ha
nessuna intenzione di realizzarlo. Né oggi, né mai.
Due verità insomma: una per i giudici che dovranno esprimersi sul traliccio (con le premesse già anticipate) e una per i cittadini. Senza contare che
il parco, in realtà,
è già in gran parte realizzato con la pista ciclabile, le aree verdi e la pista di pattinaggio perfettamente funzionanti.
Insomma: l’Amministrazione, pur di difendere il traliccio illegittimo, è disposta ad
abbandonare tutto e a cancellare, in un sol colpo, il Parco verde tanto decantato e tanto celebrato. Ogni ulteriore commento è superfluo. Attendiamo con fiducia che sia fatta giustizia.
da Avv. Roberto Paradisi
Comitato Civico Quartiere Saline