Pubblicato lunedì, 15 febbraio 2010 11:15 - 2973 -
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"Decreti penali contro i bagnini: la colpa è dell'Amministrazione" |
Stanno arrivando in questi giorni i decreti penali di condanna contro i bagnini senigalliesi a seguito delle segnalazioni inoltrate, gli anni scorsi, dall’ufficio urbanistica del Comune di Senigallia.
Sotto accusa è la mancata rimozione di alcune strutture presenti sull’arenile alla fine della stagione estiva.
Senza entrare nel merito dei troppi lacci e delle autentiche vessazioni subite dagli imprenditori balneari per insipienza e insensibilità degli amministratori locali (lo faremo quando cambieremo il piano degli arenili in accordo con gli operatori di spiaggia), vi è da chiarire un aspetto di non poco conto in riferimento alle pesantissime sanzioni penali di questi giorni. Lo dico, come mia abitudine, con la dovuta nettezza: si tratta di una forzatura pianificata dal Comune di Senigallia e voluta dall’assessorato all’urbanistica che ha ben pensato di segnalare alla Procura della Repubblica un’ipotesi di reato che non sussiste in nessun modo: la violazione dell’art. 44 del testo unico sull’edilizia.
Si tratta della contestazione più grave che viene contestata dal Comune ai bagnini (la norma prevede una ammenda penale fino a circa 20 mila euro) con una leggerezza che desta più di una perplessità. Non possono infatti non sapere l’assessore Mangialardi e i dirigenti comunali che lo stesso Tribunale Monocratico penale di Senigallia, già in passato, ha dichiarato nettamente con sentenze passate in giudicato non sussistere in nessun modo la violazione di quella norma così pesantemente penalizzante per gli operatori di spiaggia.
Se un giudice penale ha già stabilito che le attrezzature non rimosse di cui si parla (tipo giochi, recinzioni e altro) non hanno consistenza urbanistico-edilizia e quindi non doveva essere contestato quel tipo di reato, non si comprende per quale motivo l’Amministrazione comunale continui a insistere sul punto con un accanimento che non trova giustificazione alcuna. Anche perché il destino di questi procedimenti penali sarà quello di vedere vittoriosi i bagnini i quali comunque dovranno affrontare spese e disagi.
La realtà è che vi è una continua vessazione contro gli operatori di spiaggia da parte di questa Amministrazione comunale. Che non dialoga, non comprende, non interagisce con i suoi cittadini. L’unica arma che hanno Mangialardi e compagni è quella della repressione (in questo caso del tutto inopportuna) e della coazione. Ma la pazienza dei senigalliesi è finita.
da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
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paradisi fiscali Scritto da Visitatore anonimo il 2010-02-16 16:59:53 forse il buon paradiso fiscale non sa o meglio fimge di non sapere che altri bagnini in regola con le rimozioni e gli impianti pensano che le contravvenzioni siano giuste... cosa dirà a loro lo stanco paradiso... che sono dei minchioni as rispettare le regole perchè tanto governerà (dio ci salvi e ci slavi) la casa delle libertà ovvero del famo tutti come bip ce pare??? | finche la barca staaa... Scritto da Visitatore anonimo il 2010-02-16 17:09:19 un commentino al cartellone pubblicitario che propaganda l'immagine del sinistro marcantonio in veste di uomo della libertà e della vela. Faccio notare che si intravede nella foto che la barca è sicuramente ormeggiata alla solida banchina del vituperato porto ben dentro la darsena. Metafora azzeccata, anche perchè resta vero che se mai salpasse la barca delle libertà guidata da un ex sinistrorso pentito e invelenito si troverebbe presto ..in alto mare... O forse si allude che l'ex sinistrato invidioso marcantonio è uomo di lungo corso e navigato alle esperienze della politica?? Si abbiamo visto la passata volta che ha provato a navigare... Finche la barca staaaaa... | il merito Scritto da Visitatore anonimo il 2010-02-17 09:14:49 C'è una regola urbanistica che tutela il patrimonio della spiaggia (che non è proprietà privata dei bagnini ma interesse di tutta la cittadinanza) che prevede che le cose che si costruiscono sulla spiaggia siano temporenee e facilmente rimuovibili e che debbano essere rimosse a fine stagione. Ci sono parecchi bagnini che rispettano la regola. poi ci sono i "furbi" del quartierino che sostenuti dalla solita Casa di Piacere e Libertà del famo come ce pare che quando montano le strutture già lòe fanno di cemento e inamovibili consci fin dall'inizio che non solo non le rimuoveranno ma si faranno beffe di regole e di colleghi onesti. A stare a sentire marcantonio e paradiso, mostro destro-sinistro in corsa per la poltrona, i giusti son dei minchioni e i furbi sono invece delle vittime ingiustamente perseguitate dalla magistratura comunista e dalla amministrazione. Vorrei proprio vedere a confronto i paldini della libertà, e non della giustizia parlare a quelli che le regole le rispettano. Forse contano sul fatto che essendo tanti i furbi e i disonesti anche i voti siano tanti.... Beati loro che come porci in brago si razzolano con gusto nella melma della loro ideologia del malaffare... Votate gente votate il partito del come ce pare...!!! Una chicca: mi pare che l'attuale piano degli arenili fu approvato mentere marcantonio sinistrorso pentito era sindaco...Non credo di sbagliare. Ironia della sorte | giusto! Scritto da Visitatore anonimo il 2010-02-17 18:52:58 il litorale è di tutti e tutti dovrebbero rispettare le leggi e i cittadini. D'inverno la spiaggia sembra un cantiere a protezione delle strutture, mentre dovrebbe essere uno spazio naturale, libero e non artificioso. Almeno d'inverno. Quale altra nazione fa costruire sulle spiagge? | |
Ultimo aggiornamento ( lunedì, 15 febbraio 2010 11:28 )
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