Pubblicato mercoledì, 24 febbraio 2010 10:37 - Letture Articolo 4701 - Condividi 
Vasche di compensazione a Bettolelle: le osservazioni di Floriano Schiavoni
Floriano SchiavoniOggetto: Osservazioni relative alla “Realizzazione di area agricola di compensazione idraulica in località Bettolelle di Senigallia”.

Responsabile del procedimento Ing. Massimo Sbriscia:  prot. n.102885, classifica 10.04.09.105.

Il sottoscritto agronomo Floriano Schiavoni nato a  Jesi il 19/12/1953 residente a Senigallia via delle rose 7 tel 3338462238 nella veste di consulente tecnico di alcuni proprietari di terreni agricoli e fabbricati interessati alla realizzazione di aree agricola di compensazione idraulica nella zona di Brugnetto con la presente, in riferimento alla realizzazione dell’area agricola di compensazione idraulica in oggetto, presa visione dei relativi elaborati progettuali per la realizzazione del progetto, fa presente quanto segue:

• nel piano particellare di esproprio, relativamente al terreno cadente  all’interno dell’area di compensazione idraulica, è stato previsto un indennizzo limitato alla sola area di sedime dei nuovi argini di contenimento dell’acqua: non è stato previsto alcun indennizzo per il resto del terreno, comunque fortemente deprezzato sia per la realizzazione degli argini che per la sua nuova destinazione;

• per l’indennizzo della superficie da espropriare, è stato previsto, in genere, il “V.A.M. (valore agricolo medio), pari ad €.1,70 a mq. per i seminativi, anziché il reale valore di mercato così come prevede l’Art/lo 40 della legge 327/01 e smi, di fatto assai superiore anche perché trattasi, come per il resto della zona, di semi-nativi irrigui.
• Si precisa che il piano particolareggiato di esproprio non prevede alcun indennizzo per il minus-valore delle aree agricole.
• Con rifermento alla vs comunicazione del 27/05/2010 prot 42559 (che si allega alla presente sotto il n°1) si richiede pertanto l’indennizzo del minus-valore delle aree agricole  interne all’area di compensazione.

• I rilievi altimetrici in  mio possesso evidenziano inoltre che i fabbricati civili censiti alle particelle n° 53, 54,76,173,186 e 172 hanno una reale altimetria compresa tra 22,41 e 22,97  mentre l’argine del fiume, in prossimità dell’attuale ponte per le Bettolelle, ha un’altimetria ha maggiore mt 24 e il livello del troppo pieno previsto dal progetto è pari a metri 23.  Questo comporta di conseguenza che, nel caso in cui il fossato situato a nord delle proprietà Ferretti Paolini e Turchi, non sia più in grado di far defluire le acque (a causa del riempimento di tutte e due le sottovasche) nel successivo tratto, e, a causa della  mancanza di dislivello precisata in precedenza, non sarà nemmeno in grado di far convogliare le acque presso il fiume in prossimità del ponte delle Bettolelle (questa eventualità è stata precisata nella riunione del 18/01/2010 presso il comune di Senigallia). La conseguenza ovvia che ne deriva è quella che ogni volta che si allagherà la seconda sottovasca (adiacente alla corinaldese) si allagherà anche detti fabbricati civili e i campo adiacenti esterni alle vasche.

• In relazione a quanto precisato nel punto precedente si propone, al fine di evitare i danni ingenti a detti fabbricati con ovvie ripercussioni alle casse pubbliche, di studiare soluzioni tecniche appropriate e, in ultima analisi, che siano espropriati anche detti fabbricati.

• L’esame delle quote altimetriche reali delle sponde situate a monte del ponte che collega Brugnetto alle Bettolelle (circa 25 ml) sottolinea, in caso di piena, una elevata probabilità di rottura del medesimo con gravi danni al centro sociale delle Bettolelle e altre abitazioni limitrofe. Non si può fare a meno di sottolineare che anche questo aspetto è stato precisato nella riunione del 18/01/2010 dal signor Torregiani Giancarlo e che i rilievi altimetrici sopracitati  in mio possesso non possono far altro che confermare.

• In relazione alla situazione dei luoghi si consiglia di studiare la possibilità di espropriare l’intera superficie destinando l’area interna agli argini alla produzione di pioppi per biomasse adatti alla produzione di energia rinnovabile (pellet). In questo caso il pur elevato costo iniziale dell’opera potrà essere ammortizzato dalle spese evitate (svalutazione promessa nel maggio 2009 e indennizzo a favore degli agricoltori per i danni  molto elevati in quanto, dati alla mano, in questa zona si coltivano prodotti di tipo orticolo). L’impianto di un pioppeto a ciclo breve (SRF) permetterà inoltre alla cittadinanza di poter usufruire di un polmone verde di notevoli dimensioni (450000 metri quadrati) e, per l’ente pubblico, una sicura redditualità economica successiva.

Disponibili per ogni eventuale chiarimento in merito e fiduciosi in un positivo riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.

Senigallia li 20/02/2010

Il Tecnico Agronomo
Floriano Schiavoni

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