Mi ci sono voluti esattamente 20 anni per decidermi a votare ed occuparmi un po’ più dal di dentro di politica. Nata nel ’68, votante nell’86, ho subìto il ventennio più grigio e burrascoso dello scenario politico.
Da bambina mi sono buttata nel mondo artistico fino a fondare una compagnia di teatro e non mi sono mai voluta “volontariamente” occupare di politica, ho sempre visto in essa un ostacolo alla libertà di pensiero e alla creatività.
Stavolta ho deciso di conoscerla più a fondo possibile perché non rappresenta più un pericolo per la mia libertà e per la mia creazione artistica ormai consolidata, rappresenta invece un modo per partecipare attivamente e provare a cambiare una società che mi sta stretta, ecco perché ho deciso di candidarmi come consigliere.
Certo sono un’idealista, vivo nella pura utopia direbbe qualcuno, ma non sopporto più l’atteggiamento di chi si lamenta e poi se ne sta a casa nel suo guscio.
E’ difficile ritrovare l’entusiasmo e la speranza che davvero qualcosa potrà cambiare, ma è proprio sulla nostra rassegnazione che i potenti hanno coltivato il loro orto, ecco perché mi sento di scrivere questo articolo rivolto a tutti coloro che come me appartengono ai non votanti.
Qualunque sia la vostra idea politica, esprimetela, facciamoci sentire, sono fermamente sicura che i cambiamenti non avvengono dall’alto, ma dal basso, è la voce del popolo che deve farsi sentire, e la votazione è un primo passo.
Ma ciò che è più importante è che al voto è necessario andarci consapevolmente, perciò informiamoci, leggiamo i programmi presentati dai cinque candidati, parliamo direttamente con i potenziali eletti, facciamo domande, guardiamo loro negli occhi, sentiamo come ci stringono la mano, insomma utilizziamo l’osservazione e l’ascolto prima di decidere.
Facciamo capire loro che non vogliamo assistere a scontri dove l’uno cerca d’infangare l’altro, articoli che parlano di tutto meno delle cose concrete, ma piuttosto una vera dimostrazione di amore verso la città e in primis verso i cittadini.
Che io sia eletta o non eletta poco importa, l’importante è esserci e dare il proprio contributo, con questo voglio rivolgermi a tutti coloro che stanno in disparte di risvegliarsi e combattere per una società migliore.
da Catia Urbinelli |
Fatto molto positivo! Scritto da Visitatore anonimo il 2010-03-09 08:35:28 Bene, anche tu sei entrata in politica e questo, conoscendoti come persona dai tempi della scuola, mi fa ben sperare per un futuro migliore per Senigallia. Grazie. (Reality) | Illusione? Scritto da Visitatore anonimo il 2010-03-09 08:39:44 Penso che chiunque oggi voglia entrare in politica dal basso, facendo perciò la gavetta fino ad assurgere a posizioni decisionali o perlomeno propositive con speranza si risultato, lo faccia o perchè è un illuso o perchè vuole far parte di quelli che si spartiscono la torta! la seconda ipotesi è inutile spiegarla; comporta una serie di accettazioni, sottomissioni e per finire complicità che daranno un posto a tavola, per banchettare con "gli altri". La prima invece è più complessa, perchè prevede un primo momento di entusiasmo e volontà, speranza e certezza nel cambiamento secondo i propi ideali, per poi, o abbandonare, se si capisce in tempo che con questi politicanti incalliti non la si spunta o adeguarsi e allora si finisce nella prima ipotesi! La domanda che sorge spontane a è allora cosa bisogna fare? O, prima si diventa qualcuno e poi si entra in politica avendo già il potere di fare ciò che si vuole, creando un partito e portando avanti lapropia politica, come abbiamo visto con BERLUSCONI, DI PIETRO e così via, oppure bisogna scendere in piazza e creare un movimento popolare organizzato che risponda alle esigenze del cittadino comune e attui delle strategie vincenti... Entrare oggi a far parte di un partito già consolidato, significa accettarne tutte le idee, azioni, decisioni, altrimenti si viene espulsi! AUGURI!!! | Scritto da Visitatore anonimo il 2010-03-10 17:26:22 il fatto di essere espulsi perchè si propongono strade diverse non significa essere il male...anzi! Significa tenere a cuore quel progetto e volerlo solo migliorare... | Relative Scritto da Visitatore anonimo il 2010-05-11 18:33:30 Dear Catia, My grandmother was an Urbinelli, came to the U.S. at age 3, 1904(?). Looking for relatives in Italy. trishvic18510 at yahoo please email me. Patricia | |