Il professor Guido Silvestri spiega il suo appoggio a Massimo Marcellini, descritto come l’Obama senigalliese

La mia partecipazione alla lista Marcellini e' anomala, dato che vivo da tempo negli USA. Però chi mi conosce sa quanto sia profondo il legame con la mia città, e con quante persone (amici, ex-pazienti, colleghi) sono in contatto. Poi oggi, con internet, si e' vicini anche se lontani. Per cui penso di avere il diritto, ed il dovere, di partecipare alla vita politica di Senigallia. Una decisione che non rappresenta una richiesta di voto, ma esprime un sostegno pieno ed incondizionato.

 
Non e' stata una decisione facile. E' la prima volta che metto il nome su una lista elettorale. Però ho delle idee. Alle elezioni politiche voto da molti anni per il centro-sinistra. Fui orgoglioso quando noi italiani all'estero facemmo vincere Prodi nel 2006. Però questa volta ho scelto diversamente, ed ora cercherò di spiegare perché.

Sostengo Massimo per quattro motivi:
la conoscenza personale,
la condivisione dei valori,
la sua storia politica,
il fatto che Senigallia abbia bisogno di una svolta.

La conoscenza non va intesa nel senso di chi si aspetta favori, non sono io tipo da chiederne né Massimo da farne. Invece mi riferisco al senso di sicurezza che si prova sapendo che una persona non ci deluderà. Magari sbaglierà, come tutti, ma senza secondi fini. Massimo ed io siamo amici da trent'anni, ed abbiamo condiviso momenti belli e brutti. La scelta di diventare medici, e di occuparci di malattie devastanti (come il cancro e l'AIDS); la passione per lo sport, i viaggi, le discussioni filosofiche. Poi ci sono stati anche dei disaccordi, ma sempre affrontati con sincerità.

Poi c'e' la condivisione di quei valori (politici giovanili, tutela di disabili e anziani, ambiente, sviluppo sostenibile, etc) che rispecchiano con assoluta coerenza quello che Massimo ha sempre fatto. A parlare, più delle mie parole, sono i fatti visibili a tutti, come l'impegno di Massimo nel volontariato. E mi piace l'idea di una lista senza "professionisti della politica". La ritirata della "casta", che tutti vogliamo, passa attraverso la riconquista, da parte dei cittadini che lavorano, delle realtà in cui vivono.

La storia politica di Massimo è una debolezza agli occhi dei signori della “casta”. Per me, invece, è una forza. Massimo, dopo 5 anni in Comune, ha imparato abbastanza da poter governare, senza essere diventato un politicante di mestiere. A chi lo accusa di passività, rispondo che Massimo, da studente, alle lezioni prendeva appunti silenziosamente, non si metteva in mostra, e poi agli esami era sempre tra i migliori. Sono certo che, come sindaco di Senigallia, Massimo non fallirà i tanti esami che questo incarico gli farà affrontare.

Infine c'e' la convinzione che Senigallia abbia bisogno di un forte cambiamento. Non entro nel merito dell'operato del sindaco uscente e del suo delfino. Invece, faccio un commento generale. In politica il cambiamento non e' un lusso, ma e' una necessità imprescindibile. In assenza di alternanza, la politica deriva verso l'oligarchia, e le tentazioni dell'interesse personale si fanno irresistibili. Una democrazia dove comandano sempre gli stessi non e' una vera democrazia.

Concludo con una nota personale. Nel 2008 ho visto il miracolo di uno sconosciuto senatore di Chicago che, con un messaggio di speranza e cambiamento, è diventato presidente degli USA. Ecco, io spero che Massimo sia il nostro Obama, e che chi si riconosce in quello che ho scritto, ripeta con me: “si, ce la possiamo fare!” In bocca al lupo Massimo!


Prof. Guido Silvestri (senigalliese)
University of Pennsylvania Philadelphia, USA


Guido Silvestri - Biografia
Senigalliese, e' professore universitario di ruolo presso l'Universita' di Pennsylvania a Philadelphia dal 2006, e dal giugno prossimo sara' professore ordinario e Direttore di Dipartimento alla Emory University di Atlanta. Il professor Silvestri e' uno dei piu' noti scienziati al mondo sul campo dell'HIV e dell'AIDS. E' autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche originali ed e' editore di Journal of Immunology, Journal of Virology, e del Journal of Infectious Diseases. Ha tenuto letture e conferenze in universita' ed instituti di 16 paesi diversi.
Tra i suoi riconoscimenti piu' prestigiosi figurano la membership nel Comitato Scientifico dell'ANRS (2007), la membership del Canadian Institute of Health Research (2008), il conferimento della XIV Jonathan Lax Lecture del Wistar Institute (2009), il Paul Harris Fellowship del Rotary International (2009), e la elezione a Georgia Eminent Scholar in Comparative Pathology (2010).


dal Comitato Marcellini Sindaco