Pubblicato giovedì, 25 marzo 2010 16:00 - 2862 -
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Lettera Aperta a Aderenti ed Elettori del PD |
Carissimi Amici e Compagni,
uso questi appellativi, perché la fusione tra DS e Margherita non ha dato vita a un Partito Nuovo, ma si è limitato alla speranza di sommare i voti di due vecchie culture.
Come ciascuno di Voi, anch’ io avevo riposto tantissime speranze nel P. D. Con tanta energia ho partecipato alle cosidette “primarie” nonostante le liste bloccate. Nell’occasione in cui ci si poteva esprimere con una preferenza, l’applicazione pratica ha preteso il candidato unico. Per le elezioni politiche speravo si volesse rinvigorire il legame con gli Elettori mediante la procedura, sia pure insufficiente, delle “Primarie”, ma si è preferito scimmiottare Berlusconi nel concorrere a cooptare tutto il Parlamento in barba alla Costituzione che riserva la sovranità al popolo.
Ho esultato per lo Statuto, la Carta dei Valori e il Codice Etico del PD e mi ero sentito sinceramente fiero di diversi contenuti; ma ad ognuna di quelle impostazioni e indirizzi hanno fatto seguito cocenti delusioni applicative come nella prima Assemblea Comunale del P.D. senigalliese a S. Rocco quando è stato votato un documento rafforzativo di quei principi, cioè la distinzione netta tra responsabilità politiche e amministrative, ma poi è stato eletto a Segretario il Dott. Fabrizio Volpini che non ha avuto la sensibilità di onorare quel principio dimettendosi da Assessore.
In tutto il Paese, come a Senigallia, i “capi-bastone” hanno fatto di tutto per aggirare la filosofia e i valori di riferimento che il P.D. era riuscito a darsi. La pratica applicazione ha deriso la filosofia e gli obiettivi della “predica”. Dalle notizie che mi giungono rilevo tutto il disagio che in molti vivono dentro il P.D. locale dove la vita democratica interna è assente o langue, perché vige il pensiero unico dell’Angeloni e dei suoi accoliti. Ritengo, come molti di Voi, irrinunciabile la distinzione tra ruoli politici e incarichi amministrativi, così come ritengo essenziale la pratica e il rispetto delle regole democratiche a qualsiasi livello. Sono questi i due motivi politici che mi portano a pensare che sia bene per tutti evitare la continuità tra l’Angeloni e Mangialardi.
E se gli elettori con il proprio voto, impedissero una simile deleteria continuità, all’interno del P.D. si aprirebbe un salutare dibattito politico utile tanto per ricalibrare il proprio modo di essere, quanto per favorire un ricambio generazionale necessario per ridefinire un ruolo di governo per la Città libero dall’arroganza, dalla protervia e dal conflitto di interessi portati dall’Angeloni.
A chi mi dice che questa Amministrazione ha lasciato una Città più bella di come l’ha ricevuta, rispondo che probabilmente è vero, ma a costoro faccio notare che anche Mussolini, almeno fino al 1938 ed in particolare per le opere pubbliche, fece del nostro Paese una Entità migliore di quella del 1921, ma ciò non impedì ai sinceri democratici, di preparare la Resistenza e di lavorare per la futura democrazia.
Cordiali saluti.
Tarcisio Torreggiani
P.S.
Una integrazione di verità alla lettera inviata al Dott. Michele Guzzonato:
Forza Italia, agli albori della sua vicenda politica, fu ospitata gratuitamente? nell’appartamento di proprietà di famiglia in C.so 2 Giugno e con tutta “probabilità” i cimeli di Forza Italia sono ancora in quei locali. Forse matura da qui il sospetto scambio di voti tra Comune e Regione?
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Scritto da Visitatore anonimo il 2010-04-08 19:17:18 Di quale famiglia era la proprietà dell'appartamento in corso 2 giugno che ospitò Forza Italia? | |
Ultimo aggiornamento ( giovedì, 25 marzo 2010 16:02 )
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