Pubblicato mercoledì, 21 aprile 2010 12:58 - 2537 -
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Paradisi: "Pronto il regolamento 'ad personam' per Monachesi" |
"Come prevedibile, è già sul tavolo il diritto alla faziosità del presidente"
La presidenza Monachesi comincia, come prevedibile, con il piede più sbagliato. Con la solita tecnica del “blitz”, appreso dalla scuola monteradese, il capo-gruppo del Pd Simeone Sardella, in conferenza dei capigruppo ha posto una questione preliminare chiedendo una modifica “ad personam” del regolamento comunale in favore di Enzo Monachesi.
La questione è presto detta: il regolamento del Consiglio Comunale (votato all’unanimità da maggioranza e opposizione), punto fermo della vita istituzionale civica, prevede giustamente l’impossibilità e il divieto da parte del presidente del consiglio di partecipare alle commissioni consiliari permanenti.
La logica è chiara: il presidente è figura super partes e non può e non deve partecipare alla vita politica diretta delle commissioni. Inoltre, vi sarebbe un chiaro conflitto di interessi fungendo il presidente da controllore dei presidenti stessi di commissione.
La maggioranza, per bocca di Sardella, ha allora chiesto preventivamente la modifica del regolamento per poter permettere all’Italia dei Valori e al suo rappresentante Monachesi di sedere anche in tutte le commissioni permanenti con una forzatura degna della miglior logica politichese.
In pratica, si dice: esiste in consiglio il gruppo dell’Italia dei Valori che, pur essendo sfornito di uomini, ha diritto secondo il regolamento a sedere in tutte le commissioni. Ora, un gruppo di consiglieri sfornito di consiglieri, a casa della gente normale, non è un gruppo. E’ una fantasia ingegnosa.
Perché la realtà è molto più semplice della politica: Monachesi (che si è ben guardato dal dire una parola chiara e, da politico fazioso quale è, pretende di sedere anche nelle commissioni mantenendo il ruolo di presidente) ha scelto di fare il presidente del consiglio comunale, così sciogliendo il gruppo dell’Italia dei Valori. Ergo, l’Italia dei Valori non può essere rappresentata né in conferenza dei capi-gruppo né nelle commissioni.
La soluzione c’era: eleggere un altro e migliore presidente del consiglio. Una strada che avrebbe portato a due risultati: avere un presidente capace e super partes e permettere all’Italia dei Valori di essere rappresentata.
L’ultima cosa che si può fare è modificare a colpi di scure un regolamento in corsa per adattarlo alle esigenze personali di Monachesi e alle logiche della maggioranza.
Se così sarà, è facile prevedere un inizio legislatura improntato ad uno scontro durissimo.
da Roberto Paradisi,
Coordinamento Civico |
Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 21 aprile 2010 12:59 )
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