Pubblicato martedì, 13 luglio 2010 16:01 - Letture Articolo 2601 - Condividi 
Il Testamento Biologico e la buona Politica
logo della lista Città FuturaSi è conclusa una intensa settimana di attività del Consiglio Comunale con risultati buoni e meno buoni ma come spesso accade i secondi hanno avuto più risalto ed attenzione. Si è già detto della mozione sull’acqua pubblica che se diversamente proposta avrebbe rappresentato la conclusione di un percorso virtuoso iniziato con l’approvazione della mozione del Sindaco che introduce nello Statuto Comunale il principio che l’acqua è un bene comune privo di rilevanza economica.
Noi di “Città Futura” riteniamo che siano da ricercare momenti di elaborazione comune, su temi condivisi anche dalla minoranza di sinistra, come avvenuto per il “Testamento Biologico” (dichiarazione anticipata di autorizzazione a trattamenti sanitari).

Personalmente ritengo il dibattito che ha preceduto l’approvazione della mozione sul Testamento Biologico un momento politico di alto livello per le competenze mostrate, la chiarezza e la ricchezza dei riferimenti.

Un po’ paradossale è stato il voto contrario del PDL che invece, a Fano, accoglie un’analoga proposta e impegna il proprio assessore ai servizi demografici alla realizzazione di un registro ad hoc.

Ma molto più grave e  paradossale è che non ci sarebbe bisogno di ulteriori disposizioni se le leggi in materia avessero avuto piena applicazione.

In Italia negli ultimi 10 anni abbiamo perduto tante conquiste di civiltà ereditate dagli anni ’60-’70 come la regolamentazione dei rapporti di lavoro, l’accoglienza dei cittadini stranieri, l’abbandono di principi secondo cui la “Salute” e la “Conoscenza” sono beni comuni non soggetti alle leggi del mercato .L’elenco sarebbe lungo.

Ma forse la cosa più grave è la perdita della laicità dello Stato. Negli anni ’70 il Parlamento fu capace di approvare leggi sul nuovo diritto di famiglia, sul divorzio, sull’interruzione di gravidanza dando prova di autonomia dall’autorità ecclesiastica. Negli ultimi anni invece abbiamo avuto la Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, che tra le tante assurdità, prevede il trasferimento in utero di embrioni senza poter sapere se affetti da gravi malattie genetiche . L’ultima perla è l’impossibilità,nei fatti, di poter usare la pillola Ru 486 che renderebbe meno traumatizzante l’interruzione volontaria della gravidanza.

Uno stato non laico che assume come etica di stato l’etica di una religione, per quanto importante e maggioritaria, è uno Stato debole,confessionale e pertanto non credibile.

Tornando al “Testamento biologico”, l’art.32 , comma2 della Costituzione sancisce che”nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. La Convenzione di Oviedo sui Diritti dell’Uomo e sulla Biomedicina del 1997, recepita formalmente dall’Italia con Legge145 del 2001 recita:” i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento di un intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà, saranno tenuti in considerazione”.

Il governo berlusconiano non poteva esimersi dal recepire una Convenzione unanimemente riconosciuta da tutto il mondo civile, ma in 10 anni si è ben guardato dal  ratificarla presso il Consiglio d’Europa rendendo di fatto nulla l’adesione.

Perciò l’Italia non aderisce alla Convenzione di Oviedo, ciò è gravissimo e ci fa capire in quale livello di civiltà siamo caduti.

Una proposta di legge sul testamento biologico, che recepisce le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, è stata già approvata in Senato ed è attualmente in discussione in Commissione Affari Sociali della Camera. E’ una proposta di legge illiberale che non riconosce qualsivoglia diritto all’autodeterminazione.

E’ opportuno che ciò venga fatto conoscere ai cittadini e che il Comune di Senigallia come tanti altri comuni italiani, in assenza ancora di una legge e dando seguito all’approvazione della mozione,predisponga al più presto un Registro per la dichiarazione anticipata di autorizzazione dei trattamenti sanitari.

Ciò è un atto che dobbiamo ai nostri concittadini.


da Carlo Girolametti
Lista "La Città Futura"

Commenti
Registro Comunale per i Testamenti Biolo
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-07-16 03:06:09
A nome dell'Unione Atei Agnostici Razionalisti (UAAR), sento il dovere di ringraziare tutti i membri del Consiglio comunale che nella scorsa seduta, hanno fatto in modo che la proposta dell'istituzione di un registro comunale sui Testamenti Biologici dei cittadini senigalliesi, fosse accolta ed approvata. 
 
Probabilmente l'On. Roccella, l'On. Binetti e tutte le altre "pedine" e "soldatini" politichi targati CEI comodamente sedute in parlamento, ogni volta che un comune (O addirittura un'intera provincia!), aderiscono all'istituzione di un registro sulle dichiarazioni anticipate di autorizzazione a trattamenti sanitari, trasaliscono, si imbarazzano o si mordono i gomiti e le mani. 
 
Quella della CEI o del Vaticano che dir si voglia, e' una vera e propria battaglia contro il riconoscimento legislativo del diritto all'autodeterminazione. Per loro la vita non appartiene certo all'essere umano...Appartiene solo a qualche loro amichetto immaginario presunto creatore di tutto e tutti! Solo a questo loro immaginario amichetto, spetta l'ultima parola sulla vita e sulla morte degli esseri viventi. Si pensi alle loro bassezze nei casi Welby ed Englaro, dove sono addirittura arrivati a dare dell'assassino al povero Peppino, papa' di Eluana. 
 
Come Associazione di promozione culturale, noi dell'UAAR ci battiamo innanzi tutto per la laicita' dello stato e susseguentemente per i diritti umani e quelli dei non credenti. Abbiamo inoltrato la proposta di istituire un registro sui TB a Senigallia e abbiamo invitato Beppino Englaro, proprio per sensibilizzare il tema nella nostra citta' e...L'esempio di laicita' e civilta' dimostrato da molti personaggi politici senigalliesi, che si sono battuti per questo diritto e questo registro, e' davvero encomiabile, checche' ne dicano e pensano i vari CEI, Cardinali, Papi e politici succubi e prostrati a certe ingerenze confessionali. 
 
L'Italia e' un paese LAICO e non confessionale. Va da se' che certe leggi di natura etica, devono essere fatte da politici laici e non certo affiliati ai vari "Opus Dei" o "Comunione&Liberazione". 
 
Avanti così quindi. Un diritto e' un diritto per tutti, non certo solo ed esclusivamente per una maggioranza, proprio perche' la' dove c'e' una maggioranza, necessariamente c'e' una minoranza che viene in qualche modo discriminata. Uno stato moderno deve saper guardare avanti al futuro...Non al Medioevo! 
 
Un caro saluto ai lettori, 
Paul Manoni 
un grazie all'uaar di senigallia?
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-07-16 23:15:52
vorrei vedere un grazie all'uaar di Senigallia che ha fatto venire a spese proprie Englaro a testimoniare della sua vicenda e a stuzzicare riflessioni e sensibilizzazioni sul tema, politica o no, riconosciamo i meriti alle associazioni apartitiche che lottano sul territorio per la sensibilizzazione dei diritti civili

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