Pubblicato lunedì, 19 luglio 2010 21:04 - Letture Articolo 5325 - Condividi 
Attilio Casagrande: "Ecco i problemi del Pronto Soccorso a Senigallia e non solo"
Ospedale di SenigalliaImmancabilmente ogni estate si ripresentano i problemi del Pronto Soccorso,con articoli di giornale sulle lunghe attese i presunti disservizi le proteste degli utenti ed interviste e commenti in cui molti si improvvisano esperti e danno consigli; parlare di Pronto Soccorso d'estate nella nostra città è come parlare della nazionale di calcio, ognuno dice la sua ognuno è commissario tecnico della nazionale.


Le cose in realtà sono un pò complicate ed in qualità di ex Primario del Pronto Soccorso che vi ha passato quasi trent'anni della propria attività ed è stato Presidente della SIMEU-Marche (Società Italiana di Emergenza-Urgenza) mi sento di esprimere alcune osservazioni (che per altro ho sempre esternato nelle sedi opportune) cercando di portare alcuni chiarimenti.
 
Innanzi tutto una premessa: fare il Medico di Pronto Soccorso è un pò come fare il Magistrato in quelle Procure del Mezzogiorno in cui ogni giorno si rischia la propria pelle oltre che l'impopolarità. Qui magari la vita non si rischia (anche se le minacce e le violenze psicologiche non mancano) ma  l'integrità psico-fisica sì, per chi volente o nolente si trova a lavorare in condizioni estremamemte difficili sacrificando le ferie estive i riposi e costantemente sotto organico.

Qui sta il primo punto, il Pronto Soccorso di Senigallia è cronicamente sotto organico. Per un Pronto Soccorso Medicina d'urgenza come quello di Senigallia che visita oltre 30.000 pazienti l'anno che ha 8 posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI)-Medicina d'Urgenza i Medici dovrebbero essere 18 invece attualmente sono 11, che spesso durante l'anno diventano 10 o 9, perchè molti non resistono e se si creano condizioni più favorevoli vanno a lavorare in reparti o sedi più tranquille.

E' impensabile che in un Ospedale come quello di Senigallia di notte vi sia solo un Medico, che la Notte Bianca sia affrontata solo con Medico, con peripezie organizzative tra reperibili, prolungamento di 4 ore del pomeriggio per creare sovrapposizioni ecc.

Questo accade perchè Medici disponibili a lavorare in PS non si trovano; oltre ai problemi organizzativi poc'anzi descritti, c'è un fattore di grave ritardo culturale-formativo nazionale che fa sì che noi siamo rimasti uno dei pochi paesi al mondo che non ha una Scuola di specializzazione in Medicina d'Urgenza, ma in PS si accettano Medici di specialità varie. Ma quando qualcuno poi con una sua specialità trova un posto disponibile nella sua branca specialistica, saluta subito e se ne va.

Occorre anche sapere che contro la istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina d'Urgenza si sono schierate potenti lobbies univeritarie e mediche timorose di perdere il loro "potere"(!) nell'ambito dell'Emergenza. In Italia accadono anche queste cose non è una novità.

Spesso si fa ricorso a contratti a termine con giovani Medici senza specializzazione, contratti che vengono rinnovati di anno in anno, finchè questi Medici da giovani diventano anziani ed esperti nel campo della emergenza, ma senza specializzazione non riescono a diventare di ruolo. Si è richiesto a più livelli, regionale nazionale accademico universitario, una sanatoria per questi Colleghi che spesso mandano avanti i Pronti Soccorsi italiani, senza nessuna risposta; anzi i recenti provvedimenti governativi probabilmente non permetteranno di rinnovare i contratti con questi "precari", gettando loro sulla strada ed i Pronti Soccorsi Italiani nel caos.
 
Inoltre c'è il problema dei Medici del 118  in talune realtà anche in numero superiore ai medici di PS. Essi sono amministrati con una legislazione farraginosa tra precariato, convenzionamento esterno dipendente dalla Medicina del Territorio, tempo indeterminato. Medici che operano a pieno titolo dentro il sistema dell'Emergenza ma con uno status giuridico apparentemente a sè, per cui nei momenti di non operatività, che in alcuni periodi dell'anno sono anche molto prolungati, potrebbero svolgere una funzione di supporto al Pronto Soccorso. Ma anche in questo caso, nonostante le innumerevoli sollecitazioni nessuno a livello politico decisionale ha mai dato chiare disposizioni in merito.

Occorerebbe arrivare alla figura dell'unico Medico dell'Emergenza così come in altri Paesi avanzati che opera alternativamente in PS-Medicina d'urgenza e sulla ambulanza-Emergenza territoriale con uniforme distribuzione dei carichi di lavoro.
 
Da ultimo una specificità del nostro Pronto Soccorso. Ammesso e non concesso che si trovino i Medici non si saprebbe dove farli lavorare visto che il PS di Senigallia è notevolmente migliorato come accoglienza sala di attesa triage, attesa barellati, ma è sostanzialmente rimasto a 20 anni fa come Ambulatori, Medicherie e spazi sanitari per l'emergenza vera e propria.

Attilio CasagrandeLa prima "emergenza strutturale" dell'ospedale di Senigallia ho sempre sottolineato in tutte le sedi, era ed è il pronto Soccorso ricavato in due angusti corridoi del vecchio Ospedale con enormi muri divisori. Non lo dico e non lo dicevo per per partigianeria di chi pensa solo al proprio reparto, ma basta girare un pò l'Italia e vedere i Pronti Soccorsi moderni  strutturati su ampi spazi intercomunicanti e flessibili senza barriere a stretto contatto con i servizi, radiologie, Laboratorio. Qui da noi si è a lungo parlato anche sulla stampa di "nuovo Pronto Soccorso" confondendo la sala d'attesa con gli spazi delle attività sanitaria e dell'emergenza.
 
Quindi per concludere, a parte questa ultima peculiarità strutturale tutta senigalliese, occore un grande intervento regionale e nazionale sui Pronti Soccorsi, con incentivi economici e di carriera a lavorare in condizioni comunque di disagio e di difficoltà. Occorre una formazione adeguata multidisciplinare; non dimentichiamo che il Medico di PS è una delle poche figure di Medico completamente dedito alla medicina pubblica, difficilmente svolge attività privata, egli deve essere formato non solo in tutti i settori della emergenza urgenza, ma deve essere anche un buon comunicatore esperto di problematiche sociali e psicologiche, visto che è proprio nei PS che spesso si rivolgono e scaricano tante tensioni e problemi sociali e famigliari anche legati alle nuove povertà della migrazione.
 
Questo è quanto, e non tutto su un problema molto grande che spesso non viene affrontato perchè mancano gli strumenti anche culturali per farlo e che riguarda non solo il Pronto Soccorso di Senigallia  ma tutti i Pronti Soccorsi marchigiani ed Italiani. Per cui anche se questa estate qualcuno aspetterà 8 ore per una distorsione della caviglia oppure un Medico dopo 10 ore da solo di turno notturno non sorriderà al quarantesimo paziente che entra nella medicheria, un pò di comprensione da parte degli utenti e delle istituzioni sanitarie e non che poi chiedono immancabilmetne conto "di quella lunga attesa e di quella mancanza di cortesia".

da Attilio Casagrande
ex primario Pronto Soccorso Medicina d'accettazione e d'Urgenza Ospedale di Senigallia
Presidente SIMEU Marche

Commenti
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-07-20 11:04:26
Alle problematiche esposte dal dott.Casagrande occorrerebbe aggiungere il problema dei pazienti che non necessitano di ricorrere al PS. 
Esempio: piccola scottatura x la quale il medico di base invia il paziente al ps x la medicazione. Non potrebbe farla lui? 
Distrorsioni varie: sempre il medicio di base dovrebbe fare una impegnativa x una radiografia da effettuare pero' in giornata. Spesso la gente ricorre al ps x avere radigrafie veloci e non dopo settimane. 
Morale il medico di base potrebbe essere un valido aiuto x snellire le code al ps.
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-07-20 11:07:20
caro attilio ti dovevi batterre e dovevi combattere quando eri in servizio .... 
adesso fai solo l'opinionista dall'isola dei pensionati :grin :zzz
pronto soccorso
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-07-20 11:08:02
ho letto con attenzione l'articolo del Dr.Casagrande e volevo fare un mio commento sull'argomento . 
Ho portato mia madre in p.s. dall'Abruzzo , per motivi logistici , qui in Senigallia ( risiedo in Ripe ) per una brutta frattura . Ho potuto constatare di persona la dedizione e l'impegno , nonche' la professionalita' che contraddistingue i medici del p.s. , nonostante il carico di lavoro notevole . Personale infermieristico dotato di cortesia e disponibilita' completano il quadro che ho verificato di persona . Non posso che esprimere congratulazioni per l'opera che si svolge e che , debbo aggiungere doverosamente , continua tuttora con lo stesso servizio nel reparto di lungadegenza . saluti . francesco palma
BLA BLA BLA....
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-07-20 11:09:43
Ma che bravo l'ex primario...ha scoperto l'acqua calda....però guarda caso da buon "compagno" e quindi ideologicamente vicino alla classe operaia, ha in effetti difeso solo la sua lobby...dei medici...fregandosene altamente delle condizioni in cui lavorano gli "schiavi della plebe" cioè gli INFERMIERI; GLI O.S.S.: GLI O.T.A; GLI AUSILIARI. Ha difeso i medici, per carità alcuni veramente dei martiri del lavoro...ma per altri ci vorrebbe la frusta...e sappiamo benissimo a cosa alludo vero caro Dott. Casagrande??? 
Noi in sala Triage a combattere con l'utenza ed il medico in medicheria che fà resistenza perchè deve creare disservizio....non siamo ipocriti, abbiamo dei bravissimi e validissimi medici in Pronto Soccorso...ma anche qualche mela marcia...lo stesso dicasi in tutte le categorie presenti...se poi il tanto decantato potenziamento del personale è solo un bluff e presa per il cu....sia per l'utenza che per il personale stesso...non additiamo sempre le colpe ad altri....abbiamo dei vertici dirigenziali che fanno pena, non sanno in che situazione vive e lavora il 90% del personale...mezzi logori o fuori uso (vedi AMBULANZE)...personale non sostituito is aesso in pensione o in malattia lunghissima....ma se chi comanda risparmia poi a fine anno il "bonus-benefit" se lo becca lui...mica altri....quindi....caro Dott. secondo me ha perso un occasione per recuperare un pò di stima da parte dei suoi ex sottoposti....si è dimostrato appunto un DOTTORE.... che se ne frega di tutto e tutti basta che alla fine la vostra LOBBY sia soddisfatta nel portafogli.... 
e vi vantate di essere di "SINISTRA" questo è il colmo!!!! 
Mi stia bene, un suo ex infermiere  
DI DESTRA SOCIALE.....Max.

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