Pubblicato lunedì, 11 ottobre 2010 08:40 - Letture Articolo 2482 - Condividi 
L'intervento di Mario Fiore al Consiglio Grande di Senigallia

Il Consigliere di Vivi Senigallia: "il Patto di stabilità una spada di Damocle"

Mario Fiore (Vivi Senigallia)Entro subito nel vivo della questione di cui peraltro ci siamo già occupati in una recente sessione del Consiglio Comunale del 03 giugno 2010 approvando un ordine del giorno con oggetto "Richiesta di revisione Patto di stabilità interno per gli enti locali della Regione Marche." Mi preme ricordare in questa sede, se ce ne fosse bisogno, che il Patto di stabilità grava sui Comuni come una spada di Damocle privandoli dell'autonomia finanziaria di entrata e di spesa come stabilito invece dall'art. 119 della Costituzione Italiana.
 

I cittadini devono sapere che il Patto di cui sopra stringe le Amministrazioni locali in una morsa togliendo loro ossigeno e libertà di movimento, bloccando molti investimenti che hanno invece bisogno di ripartire per creare nuove strutture, per completare quelle già in atto e per dare un rinnovato impulso a nuove fonti occupazionali.

Senigallia, e ne siamo tutti orgogliosi, è a pieno diritto annoverata fra i Comuni virtuosi per la sua attenta e saggia economia e avrebbe avuto tutti i crismi per usufruire di una deroga al Patto stesso che gli avrebbe permesso di realizzare tutti quegli investimenti in opere infrastrutturali necessari per la popolazione (spese per la Sicurezza, per la Sanità, per l'istruzione,per lo Sport e ancora di più per il Sociale).

La voce che con forza si è levata da Senigallia e da altri illustri Comuni virtuosi, per citarne solo alcuni: Bologna, Pescara, Perugia, Potenza, Pistoia, Modena e la vicinissima Chiaravalle purtroppo non solo non è stata ascoltata ma abbiamo assistito all'inasprirsi delle sanzioni per quei Comuni che non riusciranno a rispettare i vincoli stringenti ed opprimenti imposti da tale Patto. Qui va detto che si sta rasentando anche il dubbio di costituzionalità perché molti Comuni non hanno avuto il tempo di rientrare e addirittura si è inventato la sanzione retroattiva, l'apice del paradosso.

Non possiamo nascondere ai cittadini che l'Amministrazione si vedrà costretta suo malgrado a scelte difficili ed importanti, se necessario anche impopolari pur di mantenere il bilancio nei binari del freddo ed arido Patto di Stabilità.
Il Sindaco e i suoi Assessori, supportatati da noi tutti, dovranno muoversi abilmente attraverso i meandri del bilancio Comunale cercando di non penalizzare i cittadini nei loro fabbisogni primari e di preservare il mondo del lavoro dal grave rischio della disoccupazione.

L'amministrazione, con il sindaco Mangialardi in testa, già dimostratasi attenta e competente continuerà a fare il possibile e l'impossibile per non far sentire alla città il peso delle restrizioni imposte e avrà bisogno per questo di tutto l'appoggio e la comprensione dei cittadini. In questa direzione va la convocazione di questo Consiglio Grande che deve servire a rendere edotti, consapevoli e partecipi tutti i cittadini sugli effetti devastanti e dirompenti che questa manovra provocherà nelle casse del nostro comune.

Solo uniti si riuscirà a fronteggiare il problema e a viverlo in maniera meno traumatica possibile.

Agli autorevoli rappresentati di Governo e Regione chiediamo, senza stancarci, di veicolare a Roma le nostre istanze e di rimodulare il Patto di Stabilità rendendolo più elastico e duttile, flessibile alla situazione economica dei singoli comuni.
Chiediamo ancora una volta di premiare l'efficacia e l'efficienza degli enti locali virtuosi cercando al contrario di penalizzare con pesanti sanzioni quelli con dubbia gestione ed in evidente dissesto finanziario.

Mentre i Comuni che sono gli enti più vicini al cittadino e quindi in prima linea dovrebbero essere gli ultimi a subire le restrizioni ed i tagli, finiscono per essere i primi a soccombere sotto il peso della crisi.

Bisognerebbe dare ossigeno ai Comuni per far pesare meno i problemi sui cittadini, considerando i Comuni stessi non come malattia del paese bensì medicina attraverso la quale curare il paese stesso.

Ringraziando tutti per l'ascolto prestatomi, mi auguro vivamente che altri vengano sacrificati alla manovra fiscale e che i Comuni vengano salvaguardati e protetti per il bene dei cittadini e del paese tutto.

Un ultimo concetto e termino veramente Presidente, lo dedico al ruolo che Vivi Senigallia svolgerà in questa delicata fase per la nostra città.
Supporteremo e sosterremo con convinzione il sindaco Mangialardi e la sua giunta cercando di contribuire con passione, entusiasmo e competenza alla stesura del bilancio e avremo come stella polare il bene dei nostri concittadini perché per noi sono loro la parte più esposta dagli effetti di una manovra che diciamo con forza non condividiamo perché iniqua e repressiva ma stando con la gente e tra la gente, uniti, ce la possiamo anzi ce la dobbiamo fare consapevoli come siamo che con questa giunta siamo in buone e rassicuranti mani.


da Mario Fiore,
Vivi Senigallia

Commenti
Scritto da Visitatore anonimo il 2010-10-12 11:13:13
ottimo commento....

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Ultimo aggiornamento ( lunedì, 11 ottobre 2010 08:40 )
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