Pubblicato martedì, 09 novembre 2010 12:52 - 2817 -
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Paradisi: "Mangialardi si scusi con i bagnini e dica chi li risarcirà" |
Vi è da rimanere sconcertati dalle parole del sindaco Mangialardi in relazione alla vicenda dell’assoluzione dei primi bagnini trascinati in Tribunale a seguito della comunicazione di notizia di reato inviata alla Procura della repubblica da parte degli stessi uffici comunali.
Il sindaco, in poche parole, senza senso del limite, ha dichiarato pubblicamente che è giusto che non ci siano sanzioni penali contro i bagnini. Di più: ha detto di essere contento per quanto ottenuto in tribunale (assoluzione dei primi operatori balneari per le strutture non smontate a fine estate) assicurando di non volere la criminalizzazione della categoria. Sappiamo che in politica, per qualcuno, esiste una faccia diversa per ogni giorno dell’anno. Ma a tutto c’è un limite. E’ quello della spudoratezza.
Se l’Amministrazione comunale non voleva la “criminalizzazione” dei bagnini, perché ha solertemente inviato decine di notizie di reato (dimostratesi infondate!) contro tutti i bagnini? Perché il dirigente Roccato, collaboratore fedele del sindaco Mangialardi, ha sottoscritto comunicazioni inviate alla Procura della Repubblica segnalando le infondate ipotesi di reato di cui alla legge 380 del 2001? Se oggi Mangialardi afferma che è giusta l’assoluzione, perché l’Amministrazione comunale ha chiesto l’avvio del procedimento penale e non si è limitata a sanzionare amministrativamente i bagnini?
Ma vi è di più. Cosa significa l’espressione utilizzata dal sindaco secondo cui “ci siamo mossi per fare in modo che le sentenze penali fossero annullate”. Espressione gravissima perché i giudici agiscono in assoluta autonomia e non possono essere influenzati da nessuno decidendo in modo assolutamente indipendente.
Spieghi allora Mangialardi il senso delle sue imbarazzanti e grottesche dichiarazioni. La realtà è che la linea dell’Amministrazione che voleva la criminalizzazione dei bagnini è stata sonoramente sconfitta dall’applicazione della legge da parta della magistratura (che si era già espressa su casi identici anni fa).
Non faccia il furbo Mangialardi, si scusi con la categoria e risponda alla domanda: chi risarcirà ora gli operatori balneari per essere stati ingiustamente trascinati in Tribunale sulla scorta di ipotesi di reato già bocciate dai giudici?
da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
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questo ed altro Scritto da Visitatore anonimo il 2010-11-13 02:17:34 Non dimentichiamoci che qualche anno fa relativamente ai gazebo un bagnino che allora era presidente di categoria, venne condannato a pagare un multa considerevole credo 2000 euro, "parlava troppo sui giornali contro l'amministrazione". La sentenza che fu emessa diceva che a differenza di altri questo aveva tamponato il gazebo con pareti in legno......cosa assoutamente non vera visto che passavo di li ogni giorno.....a dimostrazione di cio il giudice Melucci (...omissis...) disse che viste le foto da lui visionate, ma clamorosamente sbagliate (erano del capanno centrale e non del gazebo) le prove erano inconfutabili. NO comment questo è quello che riescono a fare i nostri politici senigalliesi e i loro compari giudici. | Scritto da Visitatore anonimo il 2010-11-12 20:51:53 Su questa storia ci piacerebbe sentire la voce dei bagnini, perchè quella di Paradisi...che non è un bagnino, mi sembra poco significativa.... | |