Pubblicato lunedì, 06 dicembre 2010 16:22 - Letture Articolo 3555 - Condividi 
Decreto Brunetta: Battisti replica al Sindaco Mangialardi

Il Consigliere di Partecipazione Paolo Battisti: "Approvare il Decreto Brunetta senza analizzarlo politicamente è un autogoal senza precedenti"

Paolo BattistiLeggo da un’intervista al Sindaco: "La polemica con Partecipazione continua anche in merito ai criteri generali per la definizione del nuovo regolamento degli uffici e dei servizi, presentati e approvato in Consiglio, alla luce della legge Brunetta. “La polemica di Partecipazione è sciocca, strumentale e non mi sorprende - replica Mangialardi - abbiamo semplicemente approvato un regolamento che recepisce una legge e dunque era obbligatorio e non si poteva fare altrimenti”.
 

Il Sindaco Mangialardi fa finta di ignorare che la nostra “polemica sciocca e strumentale”, che invece per me si è trattata di una giusta e doverosa analisi politica da parte di Mancini e Rebecchini sugli effetti del decreto, ha immediatamente prodotto:

1) Il fatto che il Consigliere e Compagno della Sel Carlo Girolametti, componente di maggioranza, ha subito preso la parola dicendo che lui non avrebbe votato un decreto presentato in quella maniera (cioè documento redatto da un tecnico senza aggiungere nulla).

2) Che è stata subito convocata una riunione di maggioranza durata 40 minuti e nella quale (anche se per me assolutamente ininfluente) è stata apportata una modifica al documento portato dal Sindaco.

Il decreto legislativo è un attacco senza precedenti ai lavoratori, ai loro salari, ai servizi pubblici.
E’ il secondo durissimo colpo, dopo la pessima riforma del modello contrattuale, che ha aumentato l’emergenza salariale tra i lavoratori. Questo decreto di fatto sancisce il furto del salario accessorio, l’azzeramento della contrattazione collettiva, la gerarchizzazione del personale, la modifica/accorpamento dei comparti pubblici, l’inasprimento delle sanzioni disciplinari.

In ogni amministrazione viene costituito un Organismo indipendente di valutazione, che, sulla base dei livelli di performance attribuiti ai valutati, compila una graduatoria delle valutazioni individuali del personale. In soldoni questa cosiddetta Autorità Indipendente per la Valutazione avrà il compito di distribuire il salario accessorio che non sarà più oggetto di contrattazione, ma sarà disciplinato per legge attraverso un meccanismo per cui solo il 25% dei lavoratori potrà prendere il massimo della produttività.

Di fatto il fantomatico Organismo indipendente di valutazione della performance darà gli indicatori ai Dirigenti per effettuare le singole valutazioni, i quali avranno, quindi, piena autonomia nella gestione delle risorse umane, nella gerarchizzazione del personale e nella distribuzione del salario accessorio conseguente.

In sostanza aumenta il potere discrezionale del dirigente, aumenta la casistica dei comportamenti soggetti a provvedimento disciplinare; e si introducono le premesse per il licenziamento dei lavoratori in seguito ad una “valutazione di insufficiente rendimento”.

Siamo di fronte a un progetto di pratica cancellazione della contrattazione sindacale e di sua sostituzione con provvedimenti legislativi, in un quadro in cui le risorse finanziarie da destinare al personale sono schiacciate tra vincoli sempre più asfissianti di bilancio e leggi finanziarie, finalizzate a ridurre drasticamente la spesa pubblica. Quindi fine del potere di contrattazione, e perfino di concertazione. Così muore la democrazia…e si ritorna al Fascismo.

Questo della Giunta di non analizzare politicamente il Decreto Brunetta è stato un autogol senza precedenti. Cosa significa “dovevamo approvarlo per forza”?
Si DEVE accettare supinamente tutte le cose che ci vengono ordinate di fare? E’ possibile che il Sindaco non abbia un giudizio proprio su questa cosa, che non si mobiliti a favore dei diritti dei lavoratori, già vessati da anni dalla crisi economica e con stipendi da fame? Si doveva dare un giudizio politico fermo e deciso su questo Documento…e poi magari approvarlo se si doveva.

La Giunta e il Sindaco e tutti noi abbiamo la facoltà di poter intervenire su temi e dibattiti che coinvolgono anche situazioni sulle quali non abbiamo “potere” di intervenire.

Il Sindaco ha indetto un Consiglio Grande sulla Manovra Finanziaria…in quel caso poteva intervenire e far cambiare idea a Tremonti? Penso proprio di no. Devo pensare che in quel caso gli serviva fare una strumentalizzazione?

E che dire del Testamento Biologico, del Rigassificatore a Falconara o della Centrale Turbogas a Corinaldo, tutte giuste battaglie che il Sindaco ha fatto sue? Su queste cose il Comune di Senigallia non ha potere di intervenire direttamente, ma il Sindaco l’ha fatto lo stesso… Ci sono due comuni in Italia che hanno fatto ricorso e si sono appellati al Decreto.

In Consiglio (una settimana dopo aver votato il documento) Mangialardi dice che è d’accordo su tutto quello che abbiamo detto noi di Partecipazione…solo oggi però. Ma i fatti (e sono quelli che rimangono) dicono che è stato votato il Decreto dalla Maggioranza senza battere ciglio.


da Paolo Battisti,
Consigliere Comunale Partecipazione

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