Pubblicato venerdì, 07 gennaio 2011 19:01 - 5225 -
Condividi
|
Cliché australiano... in salsa d’azzardo |
A quanto pare non sono solo voci quelle che vedono gli Australiani come grandi appassionati di birra: un fondo di verità lo troviamo tra le curiosità recenti dall’altra parte del globo. A Sydney la sala da gioco "Star City" ha subito una multa di 10.000 dollari per aver permesso ad un pokerista seduto in uno dei tavoli la più che rispettabile cifra di 42 birre, distribuite su 17 ore di permanenza nel Casino.
La cosa che stupisce di più, a parte l’evidente resistenza delle pareti gastriche dell’uomo, è l’abilità del nostro nel nascondere il suo stato alcolico ai dealer del Casino, che per legge non possono accettare al proprio tavolo nessuno che presenti uno stato di alterazione alcolica.
Se non altro si può apprezzare quantomeno la resistenza dell’uomo, il quale è rimasto seduto al tavolo verde durante il giorno di capodanno finchè la chiusura delle porte alle 7 di mattina gliel’ha permesso. Al rispettabile ritmo di quasi tre ordinazioni all’ora ha consumato litri e litri di birra anche se, secondo quanto riferito in seguito dagli altri avventori di slot machine e blackjack, non sembrava affatto alterato.
Ciò non è però servito a convincere la polizia locale a non emettere la multa, nonostante la dirigenza della sala abbia prevedibilmente fatto riferimento alle capacità di pokerista dell’uomo che avrebbe, per così dire, bluffato anche loro.
Purtroppo pare non se la siano cavata con poco alcuni sfortunati dipendenti del casinò, che pare siano incorsi in penalità come il derank od addirittura il licenziamento, in un caso.
La legge australiana, infatti, è molto severa in proposito: l’alto tasso alcolico indurrebbe difatti i giocatori a giocare in maniera più aggressiva, ed a prender rischi che normalmente non prenderebbero.
E, a differenza ad esempio di chi gioca alla roulette, per i pokeristi le scelte fanno la differenza.
Articolo Pubbliredazionale |
Ultimo aggiornamento ( martedì, 14 ottobre 2014 20:12 )
|