Pubblicato mercoledì, 02 febbraio 2011 12:10 - 6608 -
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Crollo del ponte di Corinaldo: "Ora si indaghi sulle responsabilità" |
Il racconto di Matteo Venturini, residente in zona
Sono un cittadino che abita a quattro passi dal ponte che collega San Michele e Corinaldo, e mi sono permesso di seguire il degrado che ha portato l'inevitabile crollo del ponte accaduto la sera del 31 gennaio. In questo articolo le foto sono state scattate prima (circa un mese fa) e dopo il crollo. Mi chiedo come sia potuto accadere, chi ha permesso che un ponte crolli senza chiudere il traffico, senza prevedere la possibilità di una disgrazia che solo per fortuna non è accaduta.
Mia moglie con le mie figlie sono passate sopra il ponte solo cinque minuti prima del crollo; dietro di lei altre mamme con figli di ritorno dalla scuola di pattinaggio hanno superato il ponte, senza nemmeno pensare al rischio di morte che hanno attraversato.
Il semaforo era verde e, come in una trappola, hanno accelerato per poter evitare il rosso, notando in effetti una "buca" che prima non c'era.
Negli articoli che ho letto in internet e nei giornali locali è stato scritto che erano già iniziati i lavori di ristrutturazione, informazione falsa, a meno che non si considerano lavori di ristrutturazione di un ponte un cavo volante che porta corrente ad un semaforo provvisorio. Questo è l'unico intervento fatto dal novembre 2010, quando la diga sotto il ponte è crollata a seguito di una piena che poi ha portato via la terra sotto i pilastri del ponte, lasciando di conseguenza che il fiume facesse il resto del lavoro.
Ora vedo foto di sindaci, vice sindaci all'opera come se si trattasse di eroi: vi prego di fare il vostro lavoro ed indagare sulle responsabilità di chi non ha chiuso il traffico su un ponte che è crollato mettendo in serio pericolo le persone che lo attraversavano. Vi chiedo anche di vegliare sulla ricostruzione per non permettere il perdurare di un disagio e l'inadeguatezza delle persone che dovrebbero salvaguardare la sicurezza delle strade.
Testo e foto di Matteo Venturini
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La "responsabilità" è anche un po' S Scritto da Visitatore anonimo il 2011-02-03 15:29:46 Se era a conoscenza di questa situazione da tempo, doveva moralmente provedere a sollecitare, a fare presente pubblicamente il problema, sollecitare gli oragni di competenza...non ci si può affidare agli altri, siamo i primi a dover tutelare noi stessi, con la mentalità assistenziale non si va da nessuna parte.Io conosco quel ponte, lo ho percorso tante volte, è uno dei pochi raccordi dell'entroterra fra il sud e il nord della Val Cesano.mai mi sono acorto di niente.Lei ha la responsabilità di tutelare se stesso e gli altri, poi le inchieste opportune stabiliranno le inadenpienze degli enti. Se avesse posto in precedenza il problema(presumo di no), magari non crollava il ponte.Faccio presente un certo fenomeno di lassimo tutto italiano:le responsabilità sono sempre degli altri, ma la pelle è nostra. Se attraversiamo le strisce pedonali non dobbiamo fare affidamento sul fatto che gli automobilisti si fermeranno, le strisce pedonali non ci tutelano, sono delle strisce dipinte sulla strada, non delle barriere elastiche.Vorrei che tutti facessero tesoro di questo che dicoensare più con se stessi...nella vita ci si fa spazio,il proprio spazio non si aspettano gli altri, altrimenti succede quel che succede.è andata bene, che non ci sia un'altra volta.Io non mi sono mai accorto delle condizioni del ponte, perché il manto stradale sopra era in buone condizioni.Per fortuna, per fortuna è andata bene. Tommaso Bucci | CONCORDO Scritto da Visitatore anonimo il 2011-02-03 15:30:12 Concordo pienamente con l'articolo di Matteo. Mi Chiamo Pizziri Marco ed abito nella Zipa di S.Isidoro con la mia famiglia...mi vengono i brividi solo a pensare quello che poteva succedere. Da novembre il ponte era, consapevolmente da parte delle varie amministrazioni, evidentemente pericolante. Ma veramente chi dovrebbe amministrarci e tutelarci (e parlo di sicurezza pubblica) è così "miope"!!!!! | CONCORDO Scritto da Visitatore anonimo il 2011-02-03 15:30:36 cONCORDO PIENAMENTE CON QUANTO ESPRESSO DAL SIG. MATTEO VENTURINI. QUEL PONTE ANDAVA MONITORATO PIù CHE QUOTIDIANAMENTE, IL FATTO CHE LA DIGA AVESSE CEDUTO DOVEVA FAR PENSARE ALL' ACCADIMENTO ATTUALE. CHI DOVEVA VIGILARE NON L' HA FATTO. CHI NON L' HA FATTO DEVE RENDERE CONTO AI PROPRI CITADINI | FACCIAMO PAGARE I DANNI AI RESPONSABILI Scritto da Visitatore anonimo il 2012-03-12 11:08:19 IL PONTE SI POTEVA SALVARE TRANQUILLAMENTE, BASTAVA FARE DELLE FONDAMENTA, MA SICCOME CI SONO MOLTI DIRIGENTI POLITICI, E ALTRA GENTE CHE SE NE FREGANO ,E' ANDATA COSI', COMUNQUE E' UNA GRAN VERGOGNA, PERCHE ANNO FATTO E' STAN FACENDO BUTTARE DEI GRAN SOLDI, POLITICI E DIRIGENTI VERGOGNATEVI!!!!! | |
Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 02 febbraio 2011 12:15 )
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