Pubblicato giovedì, 21 aprile 2011 11:18 - 3205 -
Condividi
|
Piano arenili, "la scelta migliore in un momento di crisi" |
L'approvazione del piano degli Arenili è senza dubbio un passo importante per la gestione della spiaggia locale. La variante è stata condivisa da tutte le associazioni e garantirà maggiori opportunità a tutti gli operatori balneari.
La variante al Piano degli Arenili è stata fatta in pochissimo tempo, ricordiamo che la giunta Mangialardi si è insidiata da appena un anno, ed ha fatto seguito alla variante alla Rotonda, stralciata dal pacchetto perché giustamente questa struttura rappresenta un'eccellenza per la nostra città e come tale meritava di essere trattata a parte.
In questo momento era la scelta migliore che si poteva operare e senza dubbio va sottolineato l'impegno dell'amministrazione e di tutti nell'arrivare ad un punto di incontro ottimale.
Il punto di forza di tale variante sono di sicuro i consorzi, che daranno agli operatori balneari nuove possibilità e maggiori prospettive e che consentiranno ai cittadini e ai turisti di ricevere un offerta e dei servizi sempre più articolati e al passo coi tempi.
Le scelte sono state attuate con poche chiacchiere e molti fatti, come consuetudine di questa amministrazione, analizzando e intervenendo opportunamente in una situazione che rischia di mettere a repentaglio gli operatori balneari in vista della spada di damocle della direttiva Bolkestein che ha fissato nel 2015 il termine ultimo per la liberalizzazione delle licenze, una vera iattura per tutti i proprietari di stabilimenti che hanno acceso diversi mutui per mantenere la loro attività e che fanno economia creando nuovi posti di lavoro.
Questo in un momento di crisi drammatica per tanti cittadini non può e non deve essere tralasciato. Martedì inoltre si è svolto il convegno pubblico organizzato dall'ANCI Marche, a cui ho con orgoglio partecipato, insieme al Sindaco Mangialardi e al Presidente del Sib-Marche Enzo Monachesi sul rinnovo delle concessioni demaniali marittime per "Superare la Bolkestein", con le concessioni che andranno all'asta. E' stato un momento importante per sancire ancora di più gli interventi su questa direttiva: proprio la Regione Marche è l'istituzione che maggiormente si sta impegnando per gestire efficacemente quest'aspetto.
Il Sindaco Mangialardi si è attivato da tempo perorando la causa degli operatori di spiaggia, incontrando più volte il ministro Fitto,il quale sentendosi ormai solo ha riaperto recentemente il confronto con le categorie sindacali della categoria.
Questo non per fare polemica ma per riportare la verità dei fatti al centro della politica e per dire con forza che questa Amministrazione non si è fatta trovare impreparata e non deve essere sollecitata da nessuno ad impegnarsi su questo tema sentito ed importante, perché da tempo non sospetto il Sindaco Mangialardi è al fianco e lotta insieme, con i fatti e non con le parole, al fianco degli operatori balneari che vanno rispettati e che essendo preparati non si faranno prendere in giro e sapranno da chi diffidare.
Quindi da una parte l'approvazione storica di una variante al piano degli arenili che dà una risposta importante, attesa e veloce agli operatori balneari, dall'altra l'impegno concreto insieme alla Regione, ai Sindacati, all'ANCI MARCHE, per il superamento della Bolkestein, come sempre i cittadini, unici giudici, giudicheranno chi è stato sempre vicino a tutto il comparto, sin dalla prima ora,da coloro che invece, in modo pretestuoso, cercano solo di cavalcare l'onda.
da Mario Fiore
Vivi Senigallia
|
Cavalcare l'onda Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-25 18:36:41 Di gente che cavalca l'onda ce n'è sempre tanta, di gente che difende la Gente comune ce n'è sempre molto poca. In modo trasparente l'Italia - senza forse - è il paese delle non liberalizzazioni, è il paese delle caste, è il paese dell'orticello personale da difendere a tutti i costi. Se una direttiva Europea prevede una norma accettata da nazioni più civili della nostra, noi cosa facciamo? Ci opponiamo, cerchiamo dilazioni, rimandiamo. Dell'impoverimento di tanti non ci interessa niente, della impossibilità di fruire di un bene comune come il mare ancora meno, ci preme invece mantenere lo status-quo di pochi, i privilegi dei soliti noti. Siamo nel 2011 e continuiamo a ragionare come nel 1011, in pieno medio-evo. EffeGi | |