Intervento di Maurizio Perini sulla situazione generale della città: turismo e sviluppo
Potremmo essere la perla della riviera delle Marche, invece perdiamo posizioni nel mercato turistico regionale e dell’Adriatico. In questi giorni di grandi dibattiti su piano arenili, con convergenze bi-partisan per tutelare le posizioni e gli interessi ragionevoli ma privati di alcuni, si omette di dire che la città, nonostante il “can can” pubblicitario di una bandiera Blu e spot pubblicitari (che proprio non si capisce siano stati girati a Senigallia), sta lentamente morendo, abbandonata dai turisti e cosa più grave, dai giovani.
Il nostro primo cittadino non può non confrontare Senigallia con le varie Gabicce, Cattolica, San Benedetto, Grottammare e verificare questo stato di cose; con un turismo eugubino, jesino e fabrianese in netto calo come quello della terza età; un lungomare trascurato alla faccia del piano arenili con piante malate, poca illuminazione e parcheggi a pagamento; un centro storico che perde i pezzi e tranne poche rare eccezioni è vuoto già alle otto della sera; una pista ciclabile pericolosissima con buche e tombini pitturati di rosso; ma soprattutto con una offerta turistica che l’Amministrazione non è in grado di ammodernare facendo pressione sulle categorie, i cui interessi devono essere sì rispettati, ma nell’ottica dello sviluppo della città e non a suo discapito.
Se poi affrontiamo il tema dello sviluppo industriale del territorio dovremmo semplicemente dire che Senigallia è nell’arco di 15 anni divenuta una città statale e parastatale, senza lavoro che non sia offerto dal “pubblico”; cosa questa grave perché danneggia il dinamismo del territorio e oggi ancor più drammatico perché in una fase di crisi in cui occorre risparmiare, interventi che minimamente vanno a toccare sanità e P.A. incidono pesantemente sul bilancio delle famiglie senigalliesi, al cui interno almeno uno o due membri lavora per un ente ospedaliero, amministrativo o comunque pubblico; senza parlare poi delle ricadute che restringimenti dell’offerta sanitaria possono avere sulla qualità della vita di tutti.
Allora chiedo al Sindaco che nel suo auto elogio di qualche settimana fa definiva questo primo anno di governo come meraviglioso, se questa situazione che tutti hanno innanzi, sia invisibile alla politica per incapacità o per un politicamente corretto garantismo dello status quo cui la gran parte dei Partiti intende mantenere alle spalle del bene del territorio e dei cittadini.
da Maurizio Perini
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Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-24 14:53:23 Tra i troppi che tacciono , se guardi bene, ne trovi parecchi nella tua parte politica. | farvalla Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-24 14:53:46 si avete ragione sono del estero che abito qua non ce niente a senigallia poi si paga troppo il parchegio i turisti speriamo che campia la situazione non ce muzica e allegria niente di piu vi saluto
| PERFETTAMENTE D'ACCORDO Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-24 14:54:49 Sono assolutamente d'accordo!!! Io sono senigalliese da almeno 4 generazioni. Ricordo da bambina i turisti tedeschi che venivano, avevo un'amichetta tedesca allora. Ma oggi mi rendo conto di quanto sia diventata morta la nostra città. E non c'è bisogno di essere politi per accorgersene. Per i ragazzi non viene fatto assolutamente nulla se non vietare. Vietate le feste in spiaggia, vietato il bagno di mezza notte anche a ferragosto, vietati i gavettoni, vietata la musica dopo l'una di notte. Vietato andare in skateboard e anche i giardini Catalani, in ristrutturazione, dove da bambina ho imparato ad andare in pattini e in bici, non avranno più la bella pista che li circondava. Non esistono opportunità lavorative, mia sorella, sposata con due bambini, non riesce a trovare uno straccio di lavoro e io stessa lavoro a 30 ore in un centro commerciale, costretta ai lavori più pesanti che mi bloccano la schiena che non può supportarli. Il problema, a mio avviso, è che il nostro sindaco tiene più a un'immagine di facciata che ad altro. Lo so bene perchè con lui ho avuto a che fare per via degli espropri x conto dell'ente autostrade. Non so, ma se continuiamo così la nostra città, già malata da tempo, con questo sindaco non sta morendo, è già morta. | Guardatevi attorno Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-25 09:37:55 Cari signori, e signore, ma davvero credete che dalle altre parti si stia meglio? Provate ad andare nei luoghi indicati dal caro Maurizio Perini, io ci vado tutti i giorni per lavoro e credetemi non cambio una virgola con Senigallia! Signore che vieni dall'estero, da dove vieni? Come mai se qui se si sta così male? E la signora che non trova lavoro la sorella? Sicuro che sia colpèa del Sindaco? Sicuro che sia giusto fare casino tutta la note? Ma forse è solo questione di quanto si aspettava per l'espriprio.......... Ciao a tutti, io a Senigallia ci sto bene! Franco | Niente di niente Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-25 15:34:59 Concordo pienamente: sono senigalliese da generazioni, e a parte fare di tutto per il turismo, cioè per quei quattro alberghi in cui c'è anche lavoro nero (e ci ho fatto diverse stagioni) a Senigallia non c'è niente di niente. | Il problema Scritto da Visitatore anonimo il 2011-04-25 18:30:21 Il problema vero di Senigallia in piccolo - e di buona parte dell'Italia in grande - è la classe politica che abbiamo. 1. Politici di professione che curano in primis la permanenza in posti di potere per i vantaggi diretti ed indiretti che ne derivano; poi - quando non sono più eletti - si spostano nel para-pubblico in posti sempre ben remunerati. 2. Non esiste - a nessun livello e per nessun partito - il politico vero che è un cittadino prestato alla Politica, che sospende il proprio lavoro per il periodo del mandato, e poi ritorna alla sua professione, al suo lavoro. 3. Manca in sostanza il concetto di politica vera, cioè di uomo della cosa pubblica al servizio della Città e dei Cittadini. Questo il problema, ma quali possono essere le soluzioni? 4. Una misura utile è senz'altro fissare il limite massimo di rielezione in due mandati, dopo non si può più essere eletti. 5. Poi bisogna fare spazio a chi ha dato prova di essere bravo nella sua professione. 6. Infine largo ai Giovani che sono forse meno esperti ma di certo più puliti ed integri. Il partito che si proporrà con principi simili troverà largo seguito in chi crede in Senigallia e nel suo futuro. EffeGi
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