Pubblicato martedì, 10 maggio 2011 18:08 - 3318 -
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Strade sporche, aria inquinata a Senigallia: cantieri non in regola? |
Nota di Generazione Futuro (giovani FLI) sul rispetto delle leggi in materia di traffico
Ora Senigallia si gode il sole ma nei giorni scorsi, e nella giornata del Patrono in particolare, transitando per la città, mi sono accorto che le strade erano tutte sporche di fango quasi al limite della praticabilità. La pioggia caduta ne era ovviamente la causa ma nulla si è fatto per porvi rimedio.
Verrebbe quasi da dire che l’Amministrazione di Senigallia è fuorilegge, ed il perché è facilmente deducibile dalla lettura dell’art.15 del Codice della Strada, che vieta la circolazione sulla sede stradale con automezzi che abbiamo ruote e sottoteli sporchi e prevede severe sanzioni ad aziende e trasportatori che non rispettino tale divieto, causando l’imbrattamento del manto stradale e la dispersione di materiali inquinanti, con conseguenti rischi per la sicurezza degli automobilisti e dell’ambiente.
Inoltre: la presenza di cantieri vicini a centri abitati genera per i cittadini grandi disagi, a tal punto che gli Enti competenti mediante monitoraggi delle aree in oggetto hanno riscontrato che le polveri derivate dai suddetti cantieri aumentano i valori di inquinamento aereo dispersi relativi alle polveri fini (PM10) oltre i limiti di legge consentiti.
Ci si chiede se utili accorgimenti siano stati adottati per i vari cantieri attivi nella nostra operosa cittadina (terza corsia, complanare..) che poi equivarrebbe a rispettare le norme.
Il dubbio, difficile da ricacciare indietro, è se i cantieri sul nostro territorio siano “sfuggiti” ai controlli senza i quali pantano ed inquinamento prodotto troverebbero una facile giustificazione: inquinamento stradale, soprattutto nel periodo delle piogge dove gli automezzi sporcano continuamente il manto stradale con fanghi, ed emissione in atmosfera di polveri derivate dalle demolizioni o movimentazione degli inerti i facilmente intuibili risultati.
Pur esistendo dei rimedi a tutto questo, come gli impianti di lavaggio ruote alle uscite dai cantieri o gli impianti di nebulizzazione per abbattere le polveri, i cittadini senigalliesi devono subire oltre il danno anche la beffa.
Poche e semplici domande (ma soprattutto le risposte) potrebbero fornire il quadro di una città davvero rispettosa dei suoi cittadini; noi di Generazione Futuro Senigallia vorremmo sapere se prima dell’entrata in vigore del divieto di circolazione siano state effettuare delle misurazioni delle polveri senza i cantieri della complanare? Se e quanti controlli siano stati fatti presso i cantieri della complanare e dell autostrade? Quante le eventuali sanzioni amministrative effettuate dalla nostra polizia municipale presso i suddetti cantieri?
Prendiamo ad esempio il comune toscano di Scandicci, vi sono state inflitte sanzioni fino a €700 a trasportatori e cantieri fuori legge, soldi finiti direttamente nelle tasche di quell’amministrazione che ha preteso solo che si rispettasse la legge in materia.
La fotografie mancanti, a corredo di questa nota, sono le immagini che tutti i cittadini (e non solo questi) hanno fisse nella loro mente, nei loro polmoni, e sulle ruote delle loro automobili.
di Alan Canestrari
Generazione Futuro Senigallia |