Pubblicato giovedì, 09 giugno 2011 11:15 - 2705 -
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Appello IDV Senigallia: "Il 12 e 13 giugno non andate al mare" |
Dean Hajredini: "Andate a votare per il futuro: 4 Sì"
Il 12 e 13 Giugno, come molti sapranno, si aprono le urne per votare i 4 referendum abrogativi (due contro la privatizzazione dell’acqua che deve rimanere un bene di tutti, uno contro le energie nucleari in Italia e uno contro il legittimo impedimento che permette al Presidente del Consiglio dei Ministri e a tutti i ministri di non doversi presentare davanti al giudice nel caso in cui abbiano un impedimento legato ad incarichi istituzionali).
Ora, sappiamo tutti la fatica che si è fatta un anno fa per raccogliere le firme sia da parte dell’Italia dei Valori che da parte dei vari comitati, come "2 Sì per l’acqua bene comune". Un lavoro fatto in mezzo alla gente spiegando a tutti i motivi per cui crediamo che l’acqua sia un bene pubblico, per cui crediamo che il nucleare sia un’energia attinente al passato che nulla ha a che fare con il futuro e che la legge deve essere uguale per tutti come per il potente così anche per chi non detiene tale potere ma deve avere eguali diritti come sancito dall’art.3 della Costituzione italiana.
Non starò qui a spiegarvi perché dovete votare sì in quanto credo che ognuno di noi abbia l’intelligenza di capire tre concetti fondamentali e fondanti dello Stato. Chiedo però a tutti di recarsi alle urne il 12 (dalle 8 alle 22) e 13 giugno (dalle 7 alle 15) e di esprimere il loro parere su queste scelte fondamentali per il futuro del paese e per il futuro delle prossime generazioni.
Noi stiamo decidendo per chi verrà dopo di noi, per le future generazioni che dovranno respirare le scorie nucleari, che dovranno pagare salatissimamente l’acqua e che dovranno vedere il potente ancora più potente di quanto è adesso. Chiedo a tutti di fare una scelta razionale e di rispettare il referendum perché è uno di quei pochissimi strumenti che ci permettono di decidere direttamente qualcosa per noi e non di votare in rappresentanza di qualcuno (e oggi con la legge elettorale in vigore ci hanno tolto anche questo diritto).
Importante è anche l’attivismo civile che dovete svolgere presso familiari, amici e conoscenti e spingerli alle urne per raggiungere il quorum e per chiudere le porte in faccia ad un modo di fare politica che vuole il male del paese.
Il mare aspetta, il 12 e 13 giugno dedicate mezz’ora della vostra giornata per decidere. Non andate al mare ma andate a votare. Per rendere valido il referendum è necessario che il 50% più uno degli aventi diritto al voto vadano ad esprimere il loro parere.
di Dean Hajredini
Giovani dell’Italia dei Valori Senigallia |