Pubblicato martedì, 28 giugno 2011 16:20 - 2548 -
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Giovani IDV: "Il web 2.0 fa paura" |
"L'Autorità delle comunicazioni avrà il diritto arbitrario di oscurare siti"
Siamo seriamente preoccupati per la delibera Agcom che arriverà il 6 luglio sulla tutela del copyright online che sarà a tutti gli effetti una forma di censura del web, una legge ad aziendam.
Infatti non si può non osservare che andrà a favorire Mediaset, di cui il Presidente del Consiglio è il padrone, e le lobby dell'audiovisivo di cui sempre il Presidente del Consiglio ha interesse, con il beneplacito del centrodestra ovviamente, Lega Nord compresa, facendo emergere che sono tutte chiacchiere lo smarcarsi dalle leggi ad personam e dalle “porcherie” del governo. E’ l’ennesimo esplodere del conflitto d’interessi.
L'Autorità delle comunicazioni avrà il diritto arbitrario di oscurare siti senza un processo. Una norma che non esiste in nessun Paese libero. Saremo l’esperimento più avanzato di censura del nuovo millennio.
Mentre il Web si sta mostrando in tutta la sua magnificenza, in tutta la sua capacità di mobilitazione, in tutto il suo potenziale di sviluppo per la società – basti pensare che noi dell’Idv e altri partiti del centrosinistra abbiamo annunciato di voler utilizzare le immense possibilità di partecipazione diretta che la rete ci offre per i prossimi stati generali, per avere la possibilità di scegliere candidati nonostante il porcellum, per i punti programmatici, etc – siamo costretti a combattere contro una legge reazionaria e ad avvertire all’Italia e tutti gli utenti del web l’incubo in cui stiamo per finire.
Ci appelliamo a voi quindi che avete usato la rete per far passare contro ogni probabilità i referendum, voi che leggete questo post, questa è una battaglia da fare tutti insieme. Il web 2.0 fa paura a certi poteri invischiati a cricche e P4.
Chiediamo all’Agcom di fare marcia indietro e di scongiurare quella che si configura come la censura più grande della storia della Rete. Si ritiri la delibera 668/2010 dell’Agcom che contiene norme sul diritto d’autore nel campo digitale, mira ad introdurre un meccanismo che le consentirà di inibire completamente l’accessibilità ai siti posti fuori dal territorio italiano e di rimuovere contenuti sospettati di violare il copyright in modo automatico, prescindendo da qualsiasi requisito di colpevolezza accertato dell’Autorità giudiziaria.
Noi giovani Idv riteniamo pericoloso che l’Autorità Garante si spinga a regolamentare direttamente ambiti che la nostra Costituzione affida al potere legislativo e al potere giudiziario e che negli altri Paesi sono stati oggetto di lunghe discussioni parlamentari o, come spesso è accaduto per la Rete, di un’autoregolamentazione all’interno dei perimetri che le leggi tradizionali consentivano.
Siamo pronti a batterci in Parlamento e fuori affinché la Rete continui ad essere il luogo d’incontro del libero pensiero e del libero accesso alle informazioni
di Stefano Canti, Dean Hajredini, Emanuele Piloni
Giovani Italia dei Valori Senigallia |