Pubblicato martedì, 28 giugno 2011 18:38 - Letture Articolo 3704 - Condividi 
Lettera aperta da Mangialardi a Sandro Donati sul rigassificatore di Falconara
Il Sindaco di Senigallia scrive all’Assessore all’Ambiente della Regione Marche

Sindaco di Senigallia Maurizio MangialardiCaro assessore Donati, ti scrivo in nome di quella lealtà e collaborazione che ha sempre caratterizzato i nostri rapporti. Ci eravamo lasciati dopo l’ultimo incontro della da te convocato per ascoltare il parere mio e di alcuni altri sindaci del territorio sul progetto del nuovo rigassificatore.

La mia posizione di assoluta contrarietà alla nuova opera, in piena sintonia con gli ordini del giorno approvati in tal senso dal Consiglio Comunale di Senigallia, non è in alcun modo mutata ed ho ragione di credere che essa coincida con quella di tutti i 16 comuni.

Una contrarietà che non è in alcun modo pregiudiziale ma che si fonda al contrario su un’analisi concreta delle caratteristiche di questo progetto.

Dalla stampa apprendo invece come la fase di riflessione invocata dalla regione sarebbe sfociata in una sorta di adesione preliminare ad uno schema di accordo con l’API per la realizzazione del nuovo impianto.
Spero che le cose non stiano davvero così perché, in caso contrario, la Regione starebbe commettendo un grave errore.

Comprendo bene le validissime motivazioni che sarebbero alla base della posizione della Regione, in primo luogo il mantenimento dei circa 380 lavoratori per i prossimi 10 anni.
Il destino dei lavoratori è certamente un valore non negoziabile ed è un bene che sta a cuore a tutti noi.

Tuttavia questa vicenda coinvolge tutta una serie di interessi collettivi e chiama in causa una nozione molto più ampia di bene comune.

L’interesse pubblico ad evitare di realizzare un impianto ad elevata pericolosità come un rigassificatore a pochi chilometri dalla raffineria dell’API, da un aeroporto, dalla ferrovia, con il conseguente rischio di un devastante effetto domino in caso di incidente.

Il diritto dei cittadini utenti ad un uso razionale delle risorse pubbliche, che significa evitare di veder realizzato un rigassificatore come questo che non risponde al reale fabbisogno energetico del nostro paese, che non razionalizza il sistema ma si limita ad aggiungere un nuovo impianto e che tra l’altro contrasta con la programmazione energetica regionale.

Dobbiamo, più  in generale, tutelare il diritto del nostro territorio a veder salvaguardata la propria identità legata alla qualità dell’ambiente e della costa.
E’ proprio su questa eccellenza ambientale che si fonda un’industria come il turismo che offre opportunità lavorative a migliaia di donne e uomini della nostra regione.

Per questo ritengo che sia necessario affrontare seriamente il tema del futuro ambientale del nostro territorio, lavorando per un mantenimento dei livelli occupazionali in una nuova prospettiva di bonifica e riconversione della raffineria di Falconara.

Per tutto questo, caro assessore, dobbiamo avere il coraggio di dire no al rigassificatore, come primo concreto passo per porre al centro dell’azione delle Istituzioni non soltanto la gestione dei conflitti di oggi, ma piuttosto la costruzione del futuro delle nostre generazioni ed il loro diritto a vivere in un ambiente sicuro e di qualità.


Maurizio Mangialardi

Commenti
bravo
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-06-29 09:41:39
:? bravo,fatti sentire,noi cittadini ci sentiamo impotenti--- 
mah
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-06-29 09:42:35
più che altro mi chiedo: la gente sa a cosa serve un rigassficatore? 
la gente sa quanto sia dannoso per l'ambiente?  
 
gente, aprite gli occhi ed informatevi da soli, non ascoltate quei soliti abbraccia-alberi, che dicono tante false verità. fatevi una vostra opinione da più punti di vista. :) 
 
tornando alla lettera, sul fatto puramente di soldi non mi cimento in quanto non ho informazioni, quindi mi fido del sindaco. 
per quanto riguarda invece l'impatto ambientale, dico solo che un rigassificatore ha un impatto molto limitato. 
la necessità di questo impianto è nel semplice fatto che oggi siamo dipendenti da libia, russia ed altri paesi da cui importiamo via gasdotto. Un rigassificatore consente un miglior approvvigionamento di gas anche da altre nazioni produttrici. 
 
spero che, visto cosa è successo con la guerra in libia, vi rendiate conto da soli di quanto la possibilità di scegliere da chi importare gas (ed altro) sia importante per l'economia del paese, ma sopratutto per le nostre tasche.  
;)
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-06-29 12:47:24
avanti così, riprendiamoci il nostro futuro!
rigassificatore
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-06-29 13:32:17
Le cose quando vengono dette in favore dell'ambiente sono giuste e sacrosante , c'e' un piccolo particolare pero' ed e' ke nella raffineria Api non vive un branco di esagitati pronti a sacrificare la salute e la sicurezza propria ed altrui in nome del lavoro ( ricordo al riguardo ke la cifra di 380 lavoratori e' sbagliata , ci sono altri 400 lavoratori di ditte ke lavorano nel sito , il 50 % del porto di Ancona ke campa con la raffineria ed altre 1.000 pesone dell'indotto che ne traggono profitto ). Chiarito questo non ho nessuna simpatia per i miliardari quindi ragiono con la mia testa . Qui tutto puo' essere pericoloso o no , bisognerebbe in sede progettuale stilare piani di controllo che non diano scampo a chi sciaguratamente commette errori che ricadrebbero sulla pelle della comunita' . Non si puo' sempre dire no a tutto , il piano turismo ? benissimo , ricordiamo che la stagione estiva cosi congegnata e' molto breve e a parte simpatiche iniziative di tempo libero ed enogastronomiche non puo' sostituire investimenti previsti di centinaia di milioni di euro , ke sono cosa ben piu' concreta . Per quanto riguarda gli impatti ambientali avrei qualcosa da ridire sui pochi MGW di potenza che i pannelli solari ,devastando le campagne , e le pale eoliche , deturpando le montagne , possano costituire una valida alternativa come energia rinnovabili . Mi rendo conto che le autorita' sono strette da politiche di impatto comunicativo sulla popolazione , ma quando si affronta un argomento di questa portata se permettete bisogna dire tutte le verita' e non solo quelle che generano applausi scroscianti . Con amicizia Francesco P.
non sentite puzza di gas....???
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-06-29 14:57:20
nooohhh??? allora basterebbe leggere la delibera 178/2005 dell'Autorità per l'Energia in cui si dice ai proprietari dei Rigassificatori:"...assicura anche in caso di mancato utilizzo dell'impianto la copertura di una quota pari al 70% dei ricavi di riferimento. Tale copertura è riconosciuta dal sistema tariffario del trasporto e ha durata per un periodo di 20 anni." 
Io comincerei a togliere questa clausola...e forse una parte del puzzo di gas comincerebbe a dissolversi. 
L'API assicura il lavoro ai 380 lavoratori per i prossimi 10 anni. Che brava...Punto 1) sostituirà quelli che andranno in pensione ? o si adeguerà al metodo Brunetta del braccino corto. Punto 2) Alla inevitabile riduzione degli operatori della pesca ed al suo indotto nonchè a quelli del turismo ... ci ha pensato o ritiene che non sia suo compito? Punto 3) Problema salute e sicurezza. Qui non pongo domande ... non vi hanno mai pensato, figuriamoci se lo faranno ora. Per costoro il punto è uno solo : Profitto!! Ma il male maggiore di tutto ciò, non sta su quello che fanno i proprietari dei rigassificatori (loro curano i loro interessi), ma sta nella prospettiva che una giunta regionale di sinistra, invece di far sentire la sua voce (e curare gli interessi dei cittadini) si sia prostratta in un servile atteggiamento. Le Marche, si diceva una volta, è una regione rossa...anche oggi...ma mi duole dirlo... di vergogna! 
Franco Giannini

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