Pubblicato venerdì, 15 luglio 2011 17:59 - Letture Articolo 3641 - Condividi 
A proposito di urbanistica a Senigallia e della questione Colocci
Attilio CasagrandeSi discute molto di questi problemi in questi giorni e, secondo il mio punto di vista non nel tono opportuno. E' bene fare il punto della situazione anche rispetto al programma politico e amministrativo del Sindaco Mangialardi e della maggioranza di centrosinistra che guida la Città.

Punto saliente di quel Programma (pag. 27 Il governo della città e del territorio - Urbanistica: Obiettivi e Strumenti) così recitava: "… andrà privilegiata la sostituzione o la riorganizzazione dei tessuti insediativi esistenti, attraverso piani di ristrutturazione urbana a consumo zero di territorio… come nel caso di via Cellini, per la quale dovrà essere adottato un piano d'area che preveda una forte riduzione del carico antropico…".

Coerentemente l'Amministrazione Comunale ha approvato definitivamente, nel mese scorso, un atto di variante al Piano Regolatore: la Riduzione di Consumo del suolo e del Territorio, scelta unica nel panorama politico nazionale, trasformando in aree agricole o a verde privato inedificabile zone che prima erano edificabili.
Sono stati cancellati 10.218 mq di aree residenziali e 79.490 mq. di aree produttive; così si sono risparmiati 40 ettari di suolo ed evitati 587.000 metri cubi di cemento, compreso un intero comparto "di Via Cellini" che prima aveva una destinazione residenziale.

In quell'occasione l'opposizione proponeva invece 4500 mq di edificazione residenziale a Borgo Catena (!), suggerendo, senza alcuno studio approfondito, un cambio di destinazione d'uso di un'area oggi artigianale e senza prevedere almeno una quota di appartamenti destinati all'edilizia residenziale sociale, con il risultato che sarebbe stata autorizzato, "sul far della mezzanotte" dal Consiglio comunale, un proliferare di miniappartamenti a Borgo Catena (100… 150…?).
Grazie all'attenzione dei gruppi consiliari di maggioranza ciò è stato sventato, anche perché sarebbe stato l'unico provvedimento, che all'interno di questo atto avrebbe determinato un aumento del carico antropico.

Ancora in coerenza con il programma è da ricordare la rigorosa, in senso restrittivo, applicazione del Piano Casa imposto dal Governo Berlusconi che anche la Regione Marche, nella seconda versione Spacca aveva modificato a maglie larghe. Questa rigorosa e restrittiva applicazione del devastante Piano Casa è costata a questa Amministrazione Comunale le contumelie e le vibrate proteste tappezzate sulle mura di Senigallia di tutto il centrodestra.
Benvenute proteste, significa che il centrosinistra era nel giusto.

Da aggiungere la Delibera con cui si è data piena attuazione alla realizzazione di 20 ettari di parchi pubblici a Saline e a Cesanella in cui a breve saranno piantumati 8.000 alberi; il Piano particolareggiato recentemente approvato per Scapezzano, anche qui in maniera molto rigorosa senza consumo di un cm di territorio, ma recuperando e modificando l'esistente che favorirà circa 25 nuove unità immobiliari in quella frazione portando anche servizi che a Scapezzano da tanti anni si aspettavano, come ad esempio aree di sosta a servizio della pedonalizzazione del centro frazionale, un'area di verde attrezzato per il tempo libero e piccoli esercizi commerciali, anche legati alla produzione agricola tipica e di qualità.

Di più possiamo aggiungere che siamo alla vigilia del Consiglio comunale che, prima della pausa estiva, introdurrà una norma urbanistica che cancellerà definitivamente in tutto il territorio comunale, la possibilità di edificare i c.d. miniappartamenti, a favore di nuove unità immobiliari capaci di offrire un buon comfort edilizio per la vivibilità.

Ma la Città, più che su queste questioni, è stata ad inizio estate coinvolta in un estenuante dibattito sullo "scandalo" Piazzale della Libertà e in particolare sulla prima concessione balneare lato Ancona.
Al di là del fatto che quella concessione è stata autorizzata secondo quanto legittimamente prevede il Piano degli arenili compresa a fine stagione la rimozione di tutti i manufatti (vasca idromassaggio, spazio fitness, ecc.) escluso l'office ed i gazebo al pari di tutti gli altri stabilimenti, e che di stabilimenti di questo tipo che possono piacere o non piacere è piena la riviera adriatica da Fano fino ad Jesolo, personalmente ritengo che la situazione complessiva di quell'area di lungomare sia migliorata rispetto agli anni scorsi in cui a ridosso della Rotonda vi era una sorta di baraccopoli permanente.
E questo è stato fatto nel rispetto delle regole e dei diritti di tutti anche degli operatori che da anni avevano attività in quella zona.

Che poi "prima non si vedeva bene la Rotonda ma benissimo il Conero, ora si vede benissimo la Rotonda ma non bene il Conero ma bisogna spostarsi di qualche metro"… Bè questa interessante discussione la lascerei a noi pensionati che girovaghiamo a perditempo nei vari angoli della Città.

Tutto bene dunque in questo delicato settore? Credo di poter dire di si, stiamo rispettando il programma nei contenuti e nei tempi.

Se mi posso permettere di dare un suggerimento all'Amministrazione Comunale direi di dare un pò più di attenzione al rapporto territorio e alla questione giovanile: spazi pubblici, giovani, attività culturali.
Alcune cose sono state fatte, molto c'è da fare (basti pensare al Centro sociale Mezza Canaja ma non solo) ancora alla ricerca di un suo spazio autonomo di aggregazione.

Questione Colocci
Sgombriamo subito il terreno da chi in questa vicenda tira in ballo "la questione morale ed il conflitto di interessi di Berlusconi": chi dice queste cose, è già stato detto, offende solo la propria intelligenza.

C'è a mio avviso un problema di sostanza ed un problema di forma.
Innanzi tutto si evidenzia la annosa questione del rapporto tra professionisti che operano e lavorano nella Città, Politica e Democrazia. In molti Partiti ed in molte liste, anche nelle ultime elezioni amministrative, si annidavano professionisti che lavorano a Senigallia soprattutto nei settori caldi dell'urbanistica e del territorio.

E' una questione antica: c'è chi vorrebbe escluderli dalla vita politica come qualcuno in Italia vuole fare con i magistrati, ma questo va contro le regole della democrazia; occorrono appunto regole chiare e trasparenti, non bastano i "Testi unici sul Regolamento degli enti locali" che magari rischiano di far diventare incompatibile ad un ruolo politico amministrativo un giovane precario che lavora a tempo determinato a 400 euro al mese in qualche ente controllato dal Comune.

Questo problema, tra l'altro, lo conosco direttamente perché molto presente nel vecchio PCI negli anni '70 ed '80; per esperienza diretta posso dire che erano più pericolosi quei professionisti che lavoravano dietro le quinte nel Partito, che non si esponevano ma che brigavano con la politica, rispetto a quelli che invece apertamente ed alla luce del sole facevano politica nel rispetto delle regole e nella trasparenza dei ruoli così come ha fatto l'architetto Colocci che è un galantuomo vecchio stampo a cui nulla si può rimproverare in quanto nella "sostanza" Colocci è così poco influente nelle scelte in campo urbanistico che la Lottizzazione di Via Cellini che lo riguarda viene drasticamente ridimensionata se non quasi annullata dall'Amministrazione Comunale.
E questo la dice lunga sul conflitto di interessi e le stupidaggini di chi tira in ballo in questa vicenda Berlusconi ed i suoi loschi affari.

Ma c'è un problema di forma. Anche la forma è importante ed in questo l'Amministrazione Comunale è stata carente e poco preveggente. E non è sufficiente "che garantisca il Sindaco", come non sono sufficienti le "dimissioni" di Colocci, agitando poi il suo scalpo in giro per la Città a dimostrazione della vittoria giustizialista conseguita "contro i soliti affaristi del centrosinistra".
Servono regole chiare e trasparenti che ad esempio dimostrino ed esplicitino sul piano amministrativo la completa estraneità dell'Architetto Colocci alla pratica che lo riguarda, come già la sostanza dimostra, ma occorre anche rispettare la forma.

Non ho dubbi che L'Amministrazione Comunale così attenta e capace nella sostanza sia sensibile anche alla forma e a breve chiarirà e definirà regole chiare e trasparenti in merito.


da Attilio Casagrande
Coordinatore SEL Senigallia

Commenti
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-07-16 00:18:17
Ripetizione pari pari , anche in modo prolisso, di quanto detto dal collega Girolimetti.C'era proprio bisogno di questo intervento?
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-07-16 17:08:54
A proposito di urbanistica a Senigallia la realtà è un pò diversa da come la dipinge Casagrande.

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