Pubblicato venerdì, 19 agosto 2011 17:47 - 3118 -
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IdV: "Bassa propaganda del governo sulla sicurezza stradale" |
Durante la classica conferenza stampa di Ferragosto dal Viminale il Ministro dell’Interno Roberto Maroni e il neo-Ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma hanno attirato attorno a sé numerose telecamere visto l’annuncio di impegnarsi ad introdurre nel Codice Penale il “reato di omicidio stradale”.
I dati dicono che nel 2010 sono stati 105 mila gli incidenti stradali (incremento del 6,1% rispetto all’anno precedente) con 2.458 decessi (-3,2%) e 75 mila feriti (-6,1%). Nei primi mesi del 2011 si è visto un leggero incremento della violazione del codice stradale per guida in stato di ebbrezza mentre sono calate le guide sotto effetto di stupefacenti.
L’annuncio di Roberto Maroni, tanto per rinfrescare un po’ le idee è colui che venne condannato per 4 mesi e 20 giorni di carcere per resistenza a pubblico ufficiale, e di Nitto Palma, colui che aveva proposto sostanziali modifiche all’immunità parlamentare, suona tanto di spot propagandistico senza peli sulla lingua ma con il solito modo di fare politica di stampo leghista che oggi viene copiato per filo e per segno da un PdL perso nei meandri della depressione berlusconiana con annunci volti ad aumentare il consenso dei cittadini nei confronti dei due partiti di maggioranza senza però portare a casa nulla di concreto.
Noi siamo abituati a ben altro modo di fare politica. Siamo abituati a fare politica a testa bassa, lavorando per i cittadini ed avendo anche soddisfacenti risultati.
Esempio lampante è il Sindaco IdV di Napoli Luigi De Magistris che ha una cosa in comune con Silvio Berlusconi, impegnarsi entro una certa data a ripulire Napoli dalla “monnezza”, la differenza sta’ però nel fatto che il calendario di casa Berlusconi è alquanto sfalsato mentre De Magistris preso l’impegno con i cittadini il 15 agosto, mentre Maroni e Nitto Palma si accingevano ad esibirsi in una delle loro migliori performance pubblicitarie, Napoli era priva di rifiuti.
Questa è la politica che l’IdV vuole fare, che cerca di fare e che spesso riesce a fare.
Tanto per chiarire le idee l’art.589 del Codice Penale recita: “Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sette anni. Si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da: 1) soggetto in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell’articolo 186, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni; 2) soggetto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici.”
Il reato quindi già esiste. Un annuncio serio che potrebbero fare i due ministri sarebbe quello di convocare tutti i capi delle procure per chiedere le ragioni di un difetto di applicazione. Ma certo non lo faranno perché non è interesse primario.
Di primaria importanza invece è il fingersi belli per beccarsi due pacche sulle spalle da chi ignorante in materia crede nella buona fede dei due. Fare bassa propaganda con la vita delle persone è da conigli. Autoproclamarsi paladini della sicurezza stradale ronde alla mano con un altro ministro (Matteoli, Infrastrutture) che fino a pochi mesi fa’ spingeva per aumentare il limite consentito in autostrada è da sfacciati.
Crediamo invece che chi amministra è colui che non pensa a fare propaganda ma è colui che fa’ funzionare il paese, colui che lavora dietro le quinte senza tante autoproclamazioni, è colui che ha come unico interesse finale quello del bene comune.
Noi, nel nostro piccolo abbiamo aiutato la nostra città anche in termini di sicurezza stradale con una mentalità diversa da quella propagandata dai ministri Palma e Maroni. Noi spingiamo per la rieducazione e cerchiamo di lavorare sulla civiltà delle persone perciò qualche mese addietro abbiamo spinto (propulsiva è stata la spinta dei Giovani IdV) per far approvare un protocollo di intesa fra Comune e Tribunale di Senigallia sulla commutazione di guida in stato di ebbrezza in lavori socialmente utili. Siamo soddisfatti di questa intesa tra Comune e Tribunale votata peraltro da tutto il Consiglio comunale.
di Dean Hajredini
Coordinatore IdV Giovani Senigallia
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Scritto da Visitatore anonimo il 2011-08-20 20:02:48 Si da il caso che c'è l'Associazione dei parenti delle vittime della strada ( per quanto ne so molto numerosa e molto impegnata) che non sa che farsene di chi si finge belli dando pacche sulle spalle ma che non sa che farsene anche di chi , non ritenendosi "ignorante in materia" la butta superficialmente e presuntuosamente ( eh, già la spinta propulsiva del Noi!) sulla rieducazione e sulla commutazione in lavori socialmente utili ( ma dai!). E' cronaca di questi giorni di svariati incidenti mortali causati da persone un pò alticce, e svariati incidenti (anche a Senigallia) con persone che nemmeno si fermano. Le interviste alle persone che dopo diversi anni portano ancora i segni di incidenti , (offesi perchè i responsabili continuano ancora a girare indisturbati e ri-causare incidenti) non pare che mettano in risalto grandi apprezzamenti verso il lavoro "sulla civiltà delle persone". | |