Pubblicato lunedì, 10 ottobre 2011 11:54 - 3662 -
Condividi
|
Hajredini (IdV): "Il lavoro 'flessibile' dell'On. Paolini. O flessibilità creativa?" |
Nella seduta del 28 Settembre della Camera dei Deputati il deputato della Lega Nord Padania, Luca Rodolfo Paolini ha preso la parola per esprimere il suo pensiero sugli stipendi dei deputati.
L'esponente ha dichiarato: "Prendiamo 5.090 euro netti al mese da 11.700 lordi. Noi prendiamo tanto, prendiamo come i magistrati, prendiamo molto meno di tanti direttori, segretari comunali e dirigenti locali, che zitti zitti portano a casa molti più soldi con molto minore impegno orario. Infatti, se consideriamo un parlamentare medio – io mi considero un parlamentare medio – che viene qui il lunedì pomeriggio e se ne va il giovedì sera, fa circa 330 ore al mese. Prendiamo 10mila, 12mila euro netti a seconda dei casi. Noi della Lega versiamo anche molto al partito, ma non tutti lo fanno. Noi portiamo a casa intorno ai 9.000 euro netti, con busta paga di 20 o 25 euro l'ora".*
Come molti sapranno il deputato leghista è nato a Senigallia e proprio in un momento dove Senigallia si trova in una situazione economica non delle più felici per colpa di questo governo che non mette le mani nelle tasche degli italiani ma le fa'mettere a qualcun'altro, Paolini si permette di esternare tali dichiarazioni.
Come Senigallia, tutti i comuni d'Italia si trovano a dover affrontare questa crisi che il governo delega ad altri per evidente incapacità. Nelle parole di Paolini però vi sono alcuni tratti non del tutto chiari, per usare un eufemismo.
Andiamo per ordine: l'On. Paolini inizia il suo intervento dichiarando che i deputati prendono 5.090 euro netti al mese, a metà discorso invece lievitano a 10-12mila per poi scendere definitivamente a 9mila. Vediamo che ha un po' le idee confuse sulle sue buste paga.
Successivamente Paolini dichiara che un parlamentare medio (speriamo che presto ci spieghi con che criterio si suddividono i parlamentari in piccoli, medi o grandi), come lui ritiene di essere, sta a Roma da lunedì pomeriggio fino a giovedì sera lavorando quindi 3 giorni a settimana e poi dice di fare circa 330 ore al mese.
Ora, calcolatrice alla mano, facciamo due conti: 330 ore divise per quattro settimane fanno sì che il deputato medio On. Paolini lavori 82.5 ore a settimana e dunque il doppio di quello che fa un operaio. Lavorando tre giorni a settimana le 82.5 ore vanno ripartite su tre giornate lavorative. Dividendo le 82.5 ore settimanali per tre apprendiamo che il deputato della Lega Nord lavora circa 27.5 ore al giorno (speriamo che ora ci spieghi come mai le sue giornate sono di tre ore e trenta minuti più lunghe delle nostre).
Insomma, da questo intervento non si capisce quante ore lavora il deputato medio On. Paolini e quanto prende all'ora.
Mentre succedono fatti incresciosi come il crollo del laboratorio tessile di Barletta (dove sono morte quattro operaie che lavoravano in nero per 4 euro l'ora e una ragazza di 14 anni) e mentre più di tre morti al giorno sul lavoro sono la prassi, fa male sentire certi discorsi che, oltre ad essere fuori da ogni logica matematica, fanno venire la nausea per la totale mancanza di sensibilità e di un briciolo di rispetto per chi Lavora (senza considerare chi non ha il privilegio di farlo).
Il nostro gruppo consiliare dell'Italia dei Valori Senigallia opera in maniera concreta a differenza della demagogia Leghista e ha presentato anche lo scorso 30 marzo un ordine del giorno sulla prevenzione e la sicurezza sul lavoro in Consiglio comunale di Senigallia dove si sono impegnati Sindaco e Giunta a promuovere politiche volte ad incentivare gli imprenditori ad investire in sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro del nostro territorio.
di Dean Hajredini
Coordinatore comunale IdV Giovani
* Potete leggere l'intervento completo dell'on. Paolini alla pagina 56 del verbale ufficiale della Camera dei Deputati che troverete su questo link: http://nuovo.camera.it/_dati/leg16/lavori/stenografici/sed526/SINTERO.pdf.|
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-10-10 15:47:22 "Odine del giorno sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro in Consiglio Comunale". Verrebbe da chiedere quali siano i risultati a a sei mesi di distanza, dal momento che in a materia di sicurezza l'unica competenza del Comune è quella di mandare i vigili che poi, se arrivano, ........rimandano tutto al competente ufficio dell'ASUR. E' dal 1954 , con la prima legge sulla sicurezza nel lavoro,che si intona il solito ritornello "incentivare gli imprenditori,investire in siscurezza". Tra l'altro ricordo diversi interventi del giudice Guariniello contro l'allora Ministro Di Pietro. reo di voler annacquare il Decreto sulla sicurezza dei cantieri. Riuscirà oggi il Giovane Eroe dell'IDV a modificare una situazione ingessata?
| Scritto da Visitatore anonimo il 2011-10-11 18:09:34 Bravo Dean! | |