Quando si apre un dibattito nella città, come quello sulla soglia del volume dell'intrattenimento musicale, credo sia doveroso che ogni cittadino esponga civilmente il proprio punto di vista.
Il diritto al benessere è un diritto collettivo e viene prima di ogni interesse individuale. Ma l'interesse individuale tende a mascherarsi da interesse generale sotto la denominazione di interesse economico.
Così, seguendo questa logica, anche Senigallia negli ultimi dieci anni è diventata più chiassosa e congestionata di un tempo, e non solo durante la stagione estiva.
Questo si giustifica con il dire che è il prezzo da pagare all'incremento del turismo. Ma chi dice che lo sviluppo turistico ha bisogno della musica ad alto volume o che non sia piuttosto un prezzo da pagare al malcostume?
Si sostiene che le esibizioni musicali portate a livelli estremi di decibel siano indispensabili a richiamare l'utenza giovanile.
Se anche questo fosse vero, chi ha condizionato l'utenza in questa direzione? Forse gli stessi che hanno deciso contro ogni regola anatomica ed estetica che i pantaloni vanno portati sotto l'ombelico?
Quando esercizi di ristorazione posti nel cuore del centro storico hanno bisogno del chiasso per farsi notare, vuol dire che manca qualcos'altro.
Ma poi siamo sicuri che un livello più basso e ragionevole di volume comporti una diminuzione della clientela? E quale clientela in ogni caso ? Quella dello sballo che chiede alla musica solo sensazioni forti e una discutibile esaltazione della emotività? Ma allora tollerarlo non significa incoraggiare questo malcostume ?
E in ogni caso il profitto, individuale o collettivo che sia, non giustifica la prevaricazione a danno di quei tanti cittadini che hanno diritto di vivere con tranquillità la loro residenza e che contribuiscono ugualmente all'economia della città al pari di altre categorie, soprattutto se è permesso loro di andare a lavorare dopo una notte di sonno.
E poi, siamo sicuri che il chiasso giovi a quei turisti, sicuramente la maggior parte, che preferirebbero conciliare l'offerta degli spettacoli con la tranquillità e il riposo per godersi la vacanza in pace?
Sicuramente non giova a chi ama veramente la musica, i quali sanno che va ascoltata ad un volume tale da permettere di cogliere le sfumature dei toni e non offendere la naturale sensibilità uditiva.
In ogni caso, qualunque siano le ragioni dei pochi o tanti che pretendono spettacoli musicali ad alto volume, non basteranno mai a giustificare l'offesa alle regole di una civile convivenza e ai diritti dei tanti cittadini senigalliesi, che la stagione turistica sono costretti a subirla come la vogliono gli altri, ma che vorrebbero viverla e goderla anche loro senza stress nella loro città, come avveniva in tempi non molto lontani.
di Virginio Villani
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Scritto da Visitatore anonimo il 2012-07-04 18:33:50 Mi rende felice questo suo articolo ed approfitto per aggiungere il mio pensiero perchè da anni mi batto per il forte volume della musica nella città ma in particolare in via Carducci, che oggi viene chiamata piazza, ma che piazza non è. E' ben delineata dalle case di qua e di là. Assicuro che dentro le nostre case, perchè abito vicino,non si riesce a parlare nè a ricevere una telefonata, tanto è forte il volume. Per non parlare del volume usato in occasione delle partite di calcio col maxi-schermo. Era pazzesco. Quando ho chiesto di far misurare i decibel, mi hanno risposto che devono venire da Ancona. E' lontana Ancona? Non lo si può fare? Se poi ci si rivolge ai batteristi, come ho fatto quando avevo mia madre malata e molto anziana,pregandoli di abbassare un pochino,cosa succede? Si suona ancor più forte e ti dicono di andar via che sei "Vecchia". grazie dell'opportunità di commento. | Civiltà? Scritto da Visitatore anonimo il 2012-07-10 16:43:29 E' l'Italia un paese che si possa definire "civile"? Forse no. E' Senigallia una città che si possa definire civile? Forse no. I decibel ne sono un esempio "sonoro" lampante e, nonostante i residenti e turisti si lamentino, nulla succede! L'Amministrazione è sorda. La domanda è sempre la stessa: forse per i decibel troppo alti? | Tommaso Bucci Scritto da Visitatore anonimo il 2012-07-10 16:43:55 Io direi chiassosa in senso lato ,purtroppo non solo a Senigallia, ma è come dire che "il problema è il traffico", sì, il traffico putroppo è un problema, molto più grave dei decibel, finché ci sarà la cultura del particolarismo e non della moarle sarebbe megli che nessuno si lamenti di ciò ci cui egli stesso con la sua neutralità è complice.Via Mamiani,4. | Ferdinando Perretti Scritto da Visitatore anonimo il 2012-07-10 16:45:13 Apprezzo che finalmente qualcosa si muove:la mia famiglia ha casa sul lungomare di Marzocca (dal 1934) dove da sempre si passa il periodo di ferie e di riposo. Da qualche anno non è più possibile rinfrancarsi, riposare e dormire perchè i gestori de "il Chioschetto" credono di avere una discoteca anzicchè un locale all'aperto sul lungomare! Soprattutto nei fine settimana la musica viene "sparata" a tutto volume dalle 23 fino ad oltre le 3 non consentendoci di dormire! L'amministrazione probabilmente è troppo interessata per i voti per intervenire: il Sindaco fa solo richiamo al buonsenso ed alla capacità dei villeggianti a sopportare; la Municipale non fa nulla, i carabinieri sostengono che non possono intervenire, ma non è più possibile andare avanti. Se loro hanno il diritto di far chiasso e convogliare gli avventori che bevono ed urlano fino all'alba, noi dobbiamo solo pagare le tasse e non aver alcun servizio? | Condivido al 100% Scritto da Visitatore anonimo il 2012-07-12 14:59:14 Condivido l'articolo del Sig. Villani al 100%. Ho lo stesso problema vivendo di fronte al Foro Annonario, ma... non mi riferisco ai concerti legati ad eventi o spettacoli "isolati" e "particolari", per i quali CAPISCO le deroghe (penso ai recenti concerti della "Festa della Musica", o a quelli del "CaterRaduno" o ai prossimi del "Summer Jamboree"), quanto, piuttosto, alla musica che tutti i sabato sera, anche in pieno inverno, viene sparata a tutto volume da alcuni locali del Foro Annonario, musica (che tra l'altro, arrivando distorta, si avverte solo come RUMORE) che non solo impedisce di dormire (e, specialmente alle due di notte in pieno inverno, un residente nel centro storico "potrebbe" voler dormire...) ma che copre anche il volume della radio o della tv, stando dentro casa con le finestre chiuse. ASSURDO. Tra l'altro, mentre molti dei concerti iniziano verso le 22 e finiscono verso le 24, questi locali, ai quali "qualcuno" lascia la possibilità di fare da ristorante, prima, e da discoteca, poi, INIZIANO a mettere la musica sparata A TUTTO VOLUME da mezzanotte, spesso anche più tardi. Approfitto per segnalare la (recente) nascita di questo gruppo, su facebook dove si sta cercando di far nascere un comitato per portare avanti questa "battaglia": invito chiunque fose interessato a leggere ed a vedere di che si tratta... Ulima cosa (non ultima come importanza): in quel gruppo facebook / comitato si sta valutando, con l'aiuto di avvocati esperti in materia, la LEGITTIMITA' delle due ordinanze comunali del 2008 che consentono "IN DEROGA" ad un D.P.C.M. (che, però, non ammetterebbe e non consentirebbe deroghe...) limiti di decibel e di orari, in maniera assolutamente ARBITRARIA, diversi da quelli stabiliti da leggi nazionali e regionali. Oltre tutto, queste "deroghe" (probabilmente illegittime e molto spesso neanche rispettate) sono, nel tempo, diventate "regole", visto che non riguardano più SOLO i concerti, gli eveni e gli spettacoli "isolati" ed "occasionali", ma hanno finito pe regolare l'intera materia, con la "geniale" estensione delle deroghe dagli 8 (...?!) mesi estivi (inizialmente le "deroghe" erano valevoli dal 1 marzo al 31 ottobre... un'estate... "come dire"... un po' allungata...) anche ai restanti 4 mesi (dal 1 novembre al 28 febbraio). Grazie per l'attenzione e rinnovo chiunque fosse interessato a visitare quel gruppo facebook, da quale speriamo possa nascere presto un comitato. Roberto Fornaroli via Narente Senigallia | Link (nel commento sopra) Scritto da Visitatore anonimo il 2012-07-12 14:55:06 Vedo solo adesso che il link, nel commento sopra, non è stato "accettato". Chi fosse interessato, può cercare su facebook il gruppo, aperto, "CSPA - Comitato Salute Pubblica Ambientale". Il primo obbiettivo di questo gruppo è di raccogliere e di riunire il maggior numero possibile di cittadini costretti a SUBIRE lo stesso problema. Grazie. Roberto Fornaroli | |