Pubblicato venerdì, 01 febbraio 2013 21:10 - 6278 -
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"Marco, il medico che ricordava Ippocrate" |
Roberto Paradisi ricorda il medico senigalliese recentemente scomparso
Ho conosciuto Marco Piccioni, come tanti altri donatori di sangue, tanti anni fa al centro trasfusionale di Senigallia. Ne sono diventato paziente, confidente, amico.
Era impossibile, con lui, non avere un rapporto che travalicasse i confini di un rapporto meramente professionale. Impossibile non uscire con un sorriso dal suo studio. Impossibile non avvertire una naturale empatia con il suo animo gentile e generoso.
Marco Piccioni non è stato (non è) semplicemente un medico disponibile, cortese e professionalmente preparato. Marco è stato (ed è) molto di più.
Aveva un approccio nei confronti dei pazienti, di tutti i pazienti, dal sapore antico. Prima del problema, della patologia, del male, c’era la persona con la quale Marco parlava, rideva, entrava in profonda empatia. Marco aveva un approccio con l’uomo prima ancora che con il male, consapevole che siamo un tutt’uno di corpo e spirito. Un approccio incompatibile con la “cultura” materialistica e manageriale di cui è intrisa la nostra sanità.
Per questo mi ricordava e mi ricorda Ippocrate, i suoi insegnamenti tramandatici da scritti senza tempo, i suoi principi legati a verità intangibili. Se al giuramento di Ippocrate dovessimo abbinare un volto, quello è il volto di Marco Piccioni.
Ho un unico rammarico: non essere riuscito a dirglielo.
da Roberto Paradisi
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Scritto da Visitatore anonimo il 2013-02-05 19:06:03 pure io come tanti l ho conosciuto mi ha aiutato molto in un momento critico della mia vita riguardante la salute...bhe sono tante le cose da dire su una grande persona come lui ...ma mi fermo qui..non ce lo scorderemo mai! elisa | |
Ultimo aggiornamento ( venerdì, 01 febbraio 2013 21:10 )
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