Gentile redazione,
vi scrivo per informarvi di qualcosa che a mio avviso merita di essere raccontato. La Biblioteca comunale Antonelliana (la sola biblioteca a Senigallia, per quasi 60.000 persone) da oggi fino a fine agosto, applicherà un orario che definire ridotto mi pare una semplificazione.
Lunedì e venerdì solo mattina (8:30/12:30)
Martedì, mercoledì, giovedì (8:30/12:30 e 15:30 -non più 15:00- /19:00)
Il sabato si sta a casa, e anche la domenica.
Naturalmente, il locale chiuderà dal 12 al 17 agosto!
Il problema qual'è? Che chi frequenta l'università ha bisogno proprio in questo periodo di un posto nel quale andare a studiare, perché a differenza di dieci anni fa, gli appelli iniziano e finiscono a giugno, per poi riprendere a FINE AGOSTO, tutto settembre, e poi l'oblio fino a gennaio, o dicembre, ma non per tutti, e ci sarebbero anche gli esami di stato, per cui anche chi frequenta le superiori in questo mese dovrà studiare più del solito. Alla luce di queste novità (un posto che si occupa di libri e scuole dovrebbe conoscere questi dettagli) mi chiedo con che criterio vengano operate simili scelte.
E anche... come non notare che qualche anno fa la biblioteca ha sostenuto spese importanti per dotare gli ambienti di un servizio di aria condizionata? Per chi? A quale pro, se ora chiudiamo bottega proprio d'estate?
In principio gli orari erano continuati (bei tempi!) quindi si poteva andare tutto l'anno, dalle 8:30 alle 19:00 (no stop) e sabato mattina. Grande!
Poi è arrivata una direttiva dal cielo... e fu subito orario spezzato. Chiusura alle 13:30 (anche se dalle 13:00 non c'è più nessuno... per forza di cose?) e riapertura alle 15:00.
Con questa manovra si sono lasciati a casa i pendolari, i ragazzi che venivano da Corinaldo e dintorni, che non sapendo dove passare il tempo morto della pausa, hanno preferito, visto che comunque devono spostarsi, andare a Fano (orario continuato, dal mattino alle 18:00) o alla S. Giovanni di Pesaro.. che in estate ha uno spezzato peggiore del nostro, ma in inverno ci da dieci giri per servizi e tutto il resto (e sottolineo che a Pesaro ci sono almeno 4 biblioteche ben attrezzate, mentre noi, dicevamo, una sola!) e poi Urbino, che avendo le facoltà, è pieno di buchi dove andare a studiare, ma il costo di questi spostamenti a fine mese si fa sentire e di fatto, quello che offre Senigallia è un disservizio immotivato.
Che altro? Molte enciclopedie sono state spostate in magazzino (non vedendole, nessuno le chiede più, anche perché la ricerca richiede diverse consultazioni, quindi si preferisce non disturbare il personale. Follia! Ma qualcuno pensa così) questo è successo per fare spazio a libri di narrativa vecchi e meno vecchi. Assurdo! Ci sarebbe il posto per tutto se uno si organizzasse.
Sorvoliamo l'aula per bambini che hanno messo in fondo all'aula studio degli adulti... pare un dispetto se si considera tutto il posto di cui si disponeva (Andate alla S. Giovanni di Pesaro per capire di che parlo).
Infine, mancano film, musica e teatro, che sono l'ABC di ogni biblioteca e i giornali sono pochi e tutti in italiano. Cinema assente, e con lui tanto altro.
Il solo vantaggio che offriva quel posto, era l'immensità di un'aula studio sempre disponibile, e non stiamo parlando di poco. C'è un gran dire sui ragazzi che vanno in giro a pascolarsi come pecore, ma lì hanno modo di incontrarsi per studiare e fare due chiacchiere, e non mi pare il peggio che possa capitare a un ragazzo di questi tempi.
Penso allora a quelle mamme disperate perché ai loro figli hanno tolto la merendina all'asilo. Fra molti anni scopriranno che, come per lo spot che di recente danno in TV, ai loro figli stanno tagliando non la terza media (non ancora) ma la biblioteca (da orario continuato a spezzato, da spezzato a spezzato e ridotto... che sarà di noi fra dieci anni se questo è l'andazzo?). Se ritenete che l'argomento sia degno di nota, parlatene, altrimenti pazienza.
Non ci facciamo scrupoli a spendere 400 mila euro di tricolore in cielo, fuochi a volontà, Summer Jamboree etc etc etc, ma poi, tanto per cambiare, andiamo a tagliare nel settore cultura.
Io ho 40 anni, e quindi parlo soprattutto nell'interesse dei ragazzi, anche se mi piace usare quello spazio per leggere e consultare giornali, e penso che, come cittadini, ci spetti di diritto. Aggiungo infine che in biblio vanno anche tante persone anziane, a leggere giornali e conversare. Molti li hanno scoraggiati perché per ospitare i bambini si è tolto spazio all'aula lettura, ma nessuno ci fa caso!!
Grazie per l'attenzione.
Luisa
|
Ridateci la biblioteca con orario contin Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-03 06:10:26 La Biblioteca Antonelliana rappresenta un luogo fondamentale per tanti ragazzi che non hanno la possibilità di studiare a casa e che vengono qui per preparare gli esami, a partire dalla maturità. Qualche anno fa ho passato diverse estati sotto il tetto del foro annonario e al tempo la biblioteca osservava anche d’estate l’orario continuato dalle 8:30 alle 19:00, con una minima riduzione durante la settimana di ferragosto. A parte il gran caldo, senza la biblioteca non so proprio dove sarei potuto andare per concentrarmi e studiare per gli esami. E' un peccato che col passare del tempo l'orario di apertura estivo si sia sempre più ridotto, pensando anche a chi viene dall’interno e ha difficoltà a spostarsi. Le risorse ci sono e non mi sembra così difficile tornare a offrire con orario continuato un servizio fondamentale per la cultura dei nostri ragazzi. | Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-03 09:51:55 Grazie per aver pubblicato le mie riflessioni. Non credo servirà a nulla, ma ci ho provato. Parlo soprattutto ai genitori che si lamentano per le merendine... Queste realtà riguardano i vostri figli. Fra vent'anni, se continua così, sul foro ci saranno pub e ristoranti! E preciso che non ho nulla contro operatori come Sonia, Diego e altri di cui non so il nome, perché sono sempre disponibili e fanno quel che possono. Il problema è a monte mi sembra. E non lo dico per il gusto di alimentare polemica, piuttosto per l'amore incondizionato che ho sempre avuto verso l'istituzione BIBLIOTECA. Luisa. | Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-03 10:26:57 dov'è finito il mio commento?? | Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-03 15:55:54 Pienamente d'accordo con Luisa. Io vivo a Senigallia, ho fatto un dottorato di ricerca e insegno a scuola, ma solo raramente ho frequentato la biblioteca di Senigallia. Per me è come se nella mia città non ci fosse alcuna biblioteca. Non investire in una biblioteca è non investire nel futuro - questo l'ho detto ai vari responsabili di turno, ma paiono non capire. A volte mi è capitato addirittura di rimproverare gli addetti al prestito perché chiacchieravano durante l'orario di apertura al pubblico: mi è stato consigliato di spostarmi più indietro. | Ridateci la biblioteca Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-03 19:41:50 ..non lasciatela in mano agli studenti. Dategli un capannone in periferia e restituite la biblioteca pubblica ai cittadini. Un genitore | Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-03 20:46:02 Perché gli studenti non sono forse cittadini? | Ridateci la biblioteca? Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-04 05:33:53 Non lasciatela in mano agli studenti??? E a chi dovrebbe servire maggiormente una biblioteca, scusa, se non alle nuove generazioni che si stanno formando attraverso un percorso di studi? Gli studenti non sono forse i primi cittadini a cui dovrebbe pensare un'istituzione di cultura pubblica degna di questo nome? | Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-04 19:53:15 ...Non lasciate gli studenti in mano ai genitori !!! specialmente se sono della specie ottusa e linguacciuta come quello che ha commentato prima "non lasciate la biblioteca in mano agli studenti" !!! Ma si può essere così gretti e di mente atrofizzata? E chi ci dovrebbe andare in biblioteca se non quelli che ne hanno bisogno per leggere e studiare?? Ah mi firmo anche io un genitore e insegnante... tanto per rimarcare che non siamo tutti uguali!! | Ridateci la biblioteca Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-04 22:18:34 é risaputo che gli studenti vanno in biblioteca solo per sedie e tavoli, si portano i loro quattro libri e dopo qualche anno...alla fine dei sudatissimi studi, smettono addirittura di leggere anche la gazzetta dello sport. Una fabbrica in disuso nei dintorni della città sarebbe più che sufficiente accontentarli | Ridateci la biblioteca Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-19 17:58:58 studiare è solo una declinazione, tra le mille possibili del leggere, e a senigallia con le tasse di tutti si pagano le spese per far studiare 100 studenti. Le ricordo, gentile genitore, che a senigallia abitano 40 mila persone d'inverno e molte di più in estate e che non hanno garantito un servizio di pubblica lettura all'altezza. é un caso secondo lei che le marche figurino, insieme alla calabria, tra le regioni con il più basso tasso di lettori? Si informi. | E' inconcepibile! Scritto da Visitatore anonimo il 2013-06-19 18:04:14 Certo tagliano i giorni di apertura, gli orari, ma ci fanno lavorare 8 persone che sono inutili. Non fanno niente tutto il giorno se non rispondere al telefono e pescare qualche libro dagli archivi. Lavoro che potrebbe essere svolto abbondantemente da 3 persone! Io preferirei di gran lunga tagliare il personale e assicurare più giorni di apertura e magari anche l'orario continuato. | Tre anni dopo. Scritto da Visitatore anonimo il 2016-06-03 10:08:29 Sono passati tre anni da questo articolo, e grazie ad alcuni studenti che hanno raccolto firme, ora le cose vanno molto meglio, anche se, a quanto ne so, a luglio tornerà l'amatissimo spezzato (a a fine agosto, i soliti esami universitari) Leggo qualche commento qua sopra, e sento che la bile si fa arancione. "E' risaputo"... che il qualunquismo è l'aviaria di troppi cervelli che viaggiano lungo le nostre strade, e si dice che si firmi "anonimo" o anche "un padre di famiglia", come se avesse senso. Alla voce "Gli studenti", ci sono persone che domani, signor anonimo, le chiederanno di calarsi le braghe per curare eventuali problemi alla prostata o, Dio non voglia, in zone ancora più imbarazzanti, fra loro ci sono quelli che domani, grazie al loro operato, terranno la città pulita da tutta l'immondizia che produciamo. Fra quella gente c'è il prossimo sindaco, ci sono lì in mezzo, i futuri ricercatori, quelli che poi nei TG andremo a "piangere" perché geni da noi poco apprezzati e "rubati" dai paesi stranieri, questi cattivoni! Certo, come lei mi dimostra, signor anonimo, qualsiasi cosa sarà di loro, dipenderà dal fatto che ogni volta che abbiamo avuto modo di sminuire e banalizzare le loro esistenze, l'abbiamo fatto fieramente e senza scrupoli di coscienza. In mezzo a quei ragazzi ci sono anche i futuri lavativi, ma non mi stupisco. Sono figli di qualcuno, amici di qualcuno che gli ha insegnato il cinismo e l'ovvietà dell'esistenza. Signor anonimo, io sto dalla parte dei ragazzi, sempre! E spero che ci seppelliscano coi nostri bei paraocchi e col nostro disfattismo genetico. Riccitelli Luisa. | |