…da non sportivo ho sempre guardato le varie discipline sportive con ammirazione perché avrei sempre voluto praticarne una ed invece la pigrizia e la scarsa scioltezza hanno sempre portato ad allontanarmi da queste. Ho il fare di un vecchio marinaio navigato, capace solo di stare sul suo vecchio molo ad osservare il mare con sopra i loro gusci di vecchio fasciame che si allontanano all'orizzonte.
In particolar modo ho sempre osservato il ciclismo ed i loro praticanti come ragazzi all'avanguardia avanti anni luce rispetto a me con tecniche e stili di vita futuristici, frequentatori di discoteche, incalliti adulatori di tecno music ma MAI avrei pensato che uno di questi avesse avuto cosi tante cose in comune con me.
Prima di proseguire consiglio a voi lettori di giocare oggi questi due numeri, il 67 ed il 53 perché questi sono state le fondamenta di una vera e sana amicizia di altri tempi, di quando gli uomini non si recavano in studi notarili per formalizzare i loro accordi ma si costruiva tutto con una semplice ma solida parola data.
Angelo Di Liberto, era un semplicissimo ragazzetto amante delle due ruote a pedali e grazie a queste ha annoverato grandi successi e soddisfazioni ma mai paragonabili a ciò che ha potuto creare la sua vera e profonda passione. Amante del vintage retrò, con il rock and roll che gli scorre nelle vene, e le articolazioni che si muovono a ritmo di boogie woogie, swing e jive, Angelo insieme ai suoi stretti fedelissimi ha fatto si che questa grande passione, curata tra le mura di una semplicissima cameretta, venisse esternata oltre le mura di un'intera città coinvolgendo centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo ad accorrere ad uno straordinario ed unico evento a livello Nazionale denominato Summer Jamboree.
Il Summer Jamboree di Senigallia vede la sua natalità all'alba del terzo millennio. Nasce quasi come una piccola festa per pochi intimi appassionati per poi evolversi nel corso degli anni in un evento tra i più importanti a livello Europeo, caratterizzato per lo più da usi, costumi e sonorità d'oltre oceano e non, si toccano i 40's i 50's.
I più attenti riescono a carpire anche atmosfere 20's e 30's anni in cui le musiche gracchianti di vecchi spessi vinili prive di bassi invadevano il nostro globo colorate da scintillanti abiti da sera con armoniose rotondità che soltanto il Liberty style poteva regalare, atmosfere che potremmo ritrovare nei piumatissimi e coloratissimi burlesque.
Ma non distogliamoci troppo dall'obiettivo perché il fulcro nevralgico del Summer Jamboree sono senza dubbio i 40's e 50's, una vera e propria cultura ricostruita di quando nell'immediato dopo guerra i successi economici, le grandezze delle rotondità materiche, l'accensione dei colori ed il maremoto aerobico che invase tutta la nostra atmosfera con ritmi sempre più incalzanti sbocciando in un tripudio di note elettrizzanti definite rock and roll, coprirono tutta la crosta terrestre. Uomini e donne, vecchi e bambini non si potevano sottrarre a questa ipnotica melodia che faceva muovere le loro articolazioni incondizionatamente.
Oggi grazie alla grande passione di questi uomini e donne per questi fantastici tempi, rivive tutta la polpa, il vero concentrato di allora nel Summer Jamboree… prima di questo il vuoto, si okay c'erano già tante iniziative, tanti focolai pronti ad esplodere ma Il SJ è stata la miccia, il vero detonatore di questa grande avventura che ad oggi raduna centinaia di migliaia di anime tra grandi e piccini, appassionati e curiosi alla grande Mecca del rock and roll, che quest'anno per la gioia degli addetti ai lavori e non il SJ nella sua 14a edizione del 2013 ha superato le 300mila presenze.
Ma torniamo al ciclista e al vecchio marinaio. Il marinaio con la stessa passione del ciclista frequenta il SJ già dalla seconda edizione. Il ciclista con la sua passione e determinazione, insieme a i suoi discepoli, cura la crescita del SJ fin dai primi suoi passi come se fosse un bambino.
Dovranno passare ben 11 edizioni del SJ per far sì che il ciclista ed il marinaio si incontrino e scoprano di avere un mare di cose in comune, tra le quali le tre più rilevanti:
1 il pacchetto completo vintage, retrò, rock and roll;
2 l'anno di nascita 1967;
3 il più eclatante, il loro numero magico…..il *53*;
Fu il ciclista che notò il marinaio: durante l'11a edizione del SJ una delle sue società di decorazione, in mostra all'evento, inglobava il numero magico nel proprio logo a cui entrambi erano legati…..in realtà i due si erano già annusati in passato come accade tra due cani al loro primo incontro. Quando durante gli anni '10 del terzo millennio il marinaio chiese al ciclista il permesso di poter linkare al proprio web site di allora www.rnr53.com (adesso non più attivo) la propria scaletta di eventi musicali del suo web site www.oldwoogies.com.
Oggi sono contentissimo di aver visto ed aver partecipato personalmente alla crescita di questo grande evento chiamato Summer Jamboree ma allo steso tempo il mio cuore è triste nel vedere tanti amici, appassionati del genere cresciuti ed alcuni NATI con il SJ, che ad oggi snobbano questa grande manifestazione.
Sappiamo da sempre che l'italiano medio di per sé è predisposto ad estremizzare le cose ma è veramente triste per me vedere persone amici che sono cresciuti insieme a te e tanti nati in questo evento venirti a dire:
"…no, io ascolto solo musica dal 33 al 42…" oppure "…No, io in Italia non partecipo più ad un festival, vado solo all'estero…" oppure "...il Summer Jamboree è diventato una carnevalata, ci sono solo famiglie incuriosite da questa arlecchinata…"
Tutto questo fa veramente male, sentire certe cose tra l'altro da persone che è grazie a questo evento che hanno conosciuto questo mondo e che adesso lo rinnegano.
E' un po' come disconoscere i propri Padri, è come se Elvis ripudiasse il rock and roll stesso ma la cosa più assurda è come se di quei meravigliosi tempi si prendessero soltanto degli spicchi di tempo sospesi nel vuoto senza vita.
Questo è un fenomeno che viene sussurrato nelle orecchie di anno in anno, ma che nessuno ha il coraggio di esternarlo apertamente. Per questo, anche se io non sono nessuno, mi sento in dovere di mandare un messaggio a tutti senza tralasciare nessuno, anche l'ultimo arrivato e ben accetto per far sì che questo movimento riprenda la vita di una volta. Vorrei dire all'organizzazione di fare qualcosa perché i figli prodigi tornino a casa…non so come...creando un evento nell'evento, coinvolgendoli direttamente, insomma fare qualcosa perché ritornano all'ovile. Ed invece direi ai dissidenti di ascoltare ed aprirsi di più verso nuove opportunità per far sì che tutta questa immensa passione non tramonti MAI.
Quest'anno per la prima volta il vecchio marinaio è stato parte integrante dell'evento. Non solo dal lato passionale, ma dal lato "collaboperativo" e devo dire che è stata un'esperienza unica che consiglierei fortemente a tutti i dissidenti del sistema perché solo cosi avrebbero l'occasione di conoscere un intero popolo sommerso: solo vivendolo dall'interno si può arrivare a capire quanto importante sia mantenere questa grande manifestazione attiva.
Ho partecipato al SJ come appassionato, come espositore e adesso come parte integrante dell'evento stesso ed ho conosciuto persone che mai mi sarei sognato di incontrare se non avessi potuto vedere il mondo sommerso del SJ e di tutti i suoi abitanti. C'è un'intera popolazione che dà tutto di sé per far sì che il grande festival si svolga nel migliore dei modi. Ho potuto conoscere persone estranee a questa passione ma che lavorano e si battono per questo come se fosse la loro cosa più importante al mondo. E' incredibile vedere il dietro le quinte della grande macchina organizzativa ed è ancora più difficile spiegare tutto ciò che accade prima dell'evento.
Alla vigilia pensi che sia impossibile che l'evento abbia luogo il giorno seguente ed invece la notte della vigilia tutto va a posto magicamente, quasi come se una polvere magica cadesse nella nera notte sull'intera Senigallia, per poter mettere al suo posto ogni singolo tassello ed aprire il giorno dell'evento in tutto il suo sfavillante splendore.
Potrei andare avanti all'infinito descrivendovi tutti gli angoli, tutta l'armonia, tutte le magiche sfumature che produce questo evento ma non vorrei tediarvi troppo con questa mia innata passione per questo mondo e quindi vi lascio con il mio più grande sentito ringraziamento nei confronti dei personaggi che mi hanno supportato e sopportato e che mai avrei potuto conoscere se non mi fossi mai tuffato nel mondo sommerso di Senigallia e del suo grande evento il Summer Jamboree.
Un Grazie ad:
Angelo, Arianna, Andrea, Piero, Mascia e tutto il resto della stellare organizzazione... al mio team dell'Hemingway Cove, David, Manila, Michaela e Sonia... a tutto lo staff del KEYS' BBQ BUN compagni di banco… agli instancabili Europe… ed a tutti quelli con i quali ho avuto il piacere di collaborare in questi giorni e con i quali mi scuso se non ricordo il nome di tutti (per loro io ero semplicemente "Firenze" a causa della mia natività e residenza)… ed un saluto grandissimo va anche alla moltitudine di amici che per motivi editoriali non riuscirei ad elencarne il nome.
Un abbraccio a tutti da un vecchio marinaio Vinciano
Alberto Marconcini, alias
Don Kam |